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Secondo ‘Juventud Rebelde’ gli USA hanno un
piano per proteggere i terroristi anticubani
L’AVANA, 9 ottobre 2005 (PL)
La pubblicazione sottolinea che la messa in scena, apparentemente legale, imbastita adesso per Luis Posada Carriles ad El Paso (Texas) è identica a quella armata per Orlando Bosch Ávila vari anni fa, che terminò con l’indulto emesso dal presidente George Bush, padre.
È già abbastanza tragico che per un solo assassino venga disonorata la giustizia. Ma ancora più grave è il disegno di una strategia per proteggere tutti coloro che nell’ambito del criminale Piano Condor e nella lotta anti-sovversiva facevano il lavoro sporco per gli USA, afferma il quotidiano.
JR denuncia che per Bosch, complice di Posada nel sabotaggio contro un aereo cubano nel 1976 e per i fratelli Guillermo e Ignacio Novo Sampoll, assassini di Orlando Letelier, Washington disegnò un piano di fuga comune che fece sparire con l’impunità le prove contro gli USA.
Allo stesso privilegio ebbe accesso Félix Rodríguez, boia del guerrigliero argentino cubano Ernesto "Che" Guevara ed esperto della CIA in operazioni di guerra sporca.
Il giornale aggiunge che si tenta di far sì che la gente dimentichi che la pratica del terrorismo non è iniziata con un paio di aerei lanciati contro il World Trade Center.
La pubblicazione afferma anche che le prove sono contenute nei quotidiani di Miami e che con una semplice ricerca negli archivi de El Nuevo Herald chiunque può constatare, a diversi anni di distanza, che gli itinerari di Bosch e di Posada sono identici.
Visti i precedenti non è difficile immaginare quel che infine accadrà se Posada Carriles uscirà dal carcere.
Il giornale riferisce i particolari di quanto pubblicato su Bosch in date diverse dal quotidiano di Miami (dal 9 settembre 1987 fino al 13 settembre 1997).
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