Chávez pone in allerta su
attacchi degli Stati Uniti
contro il Venezuela
Caracas 19 nov.'05 (PL)
|
Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, pone in
allerta su un'altra
offensiva del governo degli Stati Uniti contro il Venezuela e gli aperti
attacchi di Washington contro questo paese latinoamericano.
In un discorso tenuto ieri sera, il primo mandatario fece riferimento alle
dichiarazioni di alti funzionari nordamericani che ammisero pubblicamente
l'esecuzione di azioni contro Caracas.
Sottolineò che l'offensiva antivenezuelana ha luogo dopo il
fallimento degli Stati
Uniti nel recente Forum delle Americhe, dove si registrò un forte rifiuto alla
loro pretesa di riattivare l'Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA).
Chávez chiuse ieri sera il Primo Incontro Interregionale Venezuela-Paraná (stato
brasiliano) e diede lettura alle dichiarazioni del sottosegretario nordamericano
di stato, Thomas Shanon, che riconobbe che Washington lavora contro il governo
venezuelano.
"Loro, (gli Stati Uniti) sono l'Impero, e si attribuiscono il diritto di
intervenire maleducatamente in qualunque paese che decidano loro", osservò e
notò che "questa potenza rappresenta il pericolo più grave che affronta il
pianeta".
Ugualmente, denunciò quei gruppi venezuelani di opposizione che la Casa Bianca
chiama organizzazioni sociali."
Secondo Chávez, si parla in realtà degli stessi raggruppamenti che assaltarono
il Palazzo di Governo durante il colpo di stato del 2002, massacrarono il paese
per le strade ed ordinarono di ammazzare il giudicee Danilo Anderson per le
investigazioni che portava avanti.
Il presidente venezuelano affermò che il suo paese è pronto per resistere quanto
bisognerà resistere e continuerà la sua lotta per una rivoluzione democratica e
pacifica.
Affermò che la battaglia tra due concezioni ora é iniziata : Sud-America per i
Sud-americani (inalberata dal Libertador Simón Bolívar) ed America per gli
Americani (dell'ex presidente di nordamericano James Monroe).
"Gli Stati Uniti sono governati da un assassino, un genocida, un matto"
concluse.