REPUBBLICA BOLIVARIANA DEL VENEZUELA
Il caso
|
dicembre 2005
novembre
ottobre
settembre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
Accuse 13
gennaio
|
Hugo Rafael Chavez Frias nasce a Sabaneta il 28 luglio del 1954. Dopo la scuola dell’obbligo entra in Accademia. L’austerità della vita militare contribuisce a formarne il carattere. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 è alla Scuola Superiore dell’Esercito. Nel 1982 fonda il Movimento Bolivariano Rivoluzionario. Nell’89 l’allora presidente del Venezuela, Carlos Andre Perez, impone un piano economico neoliberista che scatena una sommossa popolare. La repressione dell’esercito provoca migliaia di vittime. Per il Paese comincia un periodo di tensione e instabilità. Il 4 febbraio del ’92 un gruppo di militari tenta un colpo di Stato, a guidarli è Hugo Chavez. L’insurrezione viene fermata e il presidente Perez costringe Chavez ad annunciare la sua sconfitta in diretta televisiva. Rimarrà in carcere per due anni. Nel '98 Chavez si candida alle elezioni e vince. L’anno successivo propone un referendum per modificare la Costituzione. Così il 61° presidente del Venezuela diventa il 1° presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Nazionalizza le imprese del Paese, vende petrolio a prezzi stracciati a Fidel Castro e vieta il sorvolo agli aerei USA che lavorano contro il narcotraffico, finendo per diventare l’uomo simbolo da contrapporre all’unilateralismo americano. Ma in Venezuela le cose non vanno bene ed al culmine di un lungo sciopero generale nel 2002 si arriva ad un colpo di Stato. L’imprenditore Pedro Carmona si auto proclama presidente. Chavez finisce di nuovo in prigione. Gli Stati Uniti e la Spagna di Aznar si affrettano a riconoscere il nuovo governo, ma dura solo 2 giorni, i fedelissimi di Chavez riescono a riprendere il potere. Oggi, dopo le minacce del predicatore americano Pat Robertson, che ha consigliato a Bush di eliminarlo, Chavez vive blindato. Cibo, acqua, caffè sono tassativamente controllati.
Clicca per
vedere teleSur
|