Hugo Rafael Chavez Frias nasce a Sabaneta il 28
luglio del 1954. Dopo la scuola dell’obbligo entra in Accademia. L’austerità
della vita militare contribuisce a formarne il carattere. Tra la fine degli
anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 è alla Scuola Superiore dell’Esercito. Nel
1982 fonda il Movimento Bolivariano Rivoluzionario. Nell’89 l’allora
presidente del Venezuela, Carlos Andre Perez, impone un piano economico
neoliberista che scatena una sommossa popolare. La repressione dell’esercito
provoca migliaia di vittime. Per il Paese comincia un periodo di tensione e
instabilità. Il 4 febbraio del ’92 un gruppo di militari tenta un colpo di
Stato, a guidarli è Hugo Chavez. L’insurrezione viene fermata e il presidente
Perez costringe Chavez ad annunciare la sua sconfitta in diretta televisiva.
Rimarrà in carcere per due anni. Nel '98 Chavez si candida alle elezioni e
vince. L’anno successivo propone un referendum per modificare la
Costituzione. Così il 61° presidente del Venezuela diventa il 1° presidente
della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Nazionalizza le imprese del
Paese, vende petrolio a prezzi stracciati a Fidel Castro e vieta il sorvolo
agli aerei USA che lavorano contro il narcotraffico, finendo per diventare
l’uomo simbolo da contrapporre all’unilateralismo americano. Ma in Venezuela
le cose non vanno bene ed al culmine di un lungo sciopero generale nel 2002
si arriva ad un colpo di Stato. L’imprenditore Pedro Carmona si auto proclama
presidente. Chavez finisce di nuovo in prigione. Gli Stati Uniti e la Spagna
di Aznar si affrettano a riconoscere il nuovo governo, ma dura solo 2 giorni,
i fedelissimi di Chavez riescono a riprendere il potere. Oggi, dopo le
minacce del predicatore americano Pat Robertson, che ha consigliato a Bush di
eliminarlo, Chavez vive blindato. Cibo, acqua, caffè sono tassativamente
controllati.
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