Esigono rispetto per la

sovranità del Venezuela

Caracas 12/12/05


Prestigiose personalità internazionali, tra le quali spiccano quella di Adolfo Pérez Esquivel, José Saramago, Nadine Gordimer, Salim Lamrani e Noam Chomsky, hanno denunciato l’ingerenza degli Stati Uniti in Venezuela ed hanno chiesto che la sovranità del paese sudamericano venga rispettata, ha reso noto Prensa Latina.

 

Le personalità hanno espresso in una dichiarazione diffusa nella capitale venezuelana che esistono seri sospetti nei confronti del Governo nordamericano per quanto riguarda la sua partecipazione al recente tentativo dell’opposizione di boicottare le elezioni parlamentari.

 

Il comunicato precisa che Washington è considerata la promotrice di questo tentativo di destabilizzazione, attuato tramite il ritiro di vari partiti d’opposizione dalle consultazioni, appena quattro giorni prima del voto.

 

Il documento sottolinea che è inaccettabile il tentativo dell’opposizione venezuelana, in parte finanziato dall’Amministrazione Bush, di non accettare le regole elettorali e prendere così in ostaggio la democrazia.

 

La lettera aperta indica inoltre che dall’elezione di Hugo Chávez alla Presidenza della Repubblica si sono moltiplicati gli attacchi contro la democrazia venezuelana e che esistono prove evidenti dell’ingerenza statunitense.

 

Il documento allude in questo senso alla denuncia pubblica fatta dal Presidente Chávez nel settembre 2005 dell’esistenza di piani d’invasione della Repubblica Bolivariana da parte di forze militari statunitensi.

 

Ha anche ricordato che nell’agosto di quest’anno il reverendo Pat Robertson, molto vicino alla Casa Bianca, ha lanciato pubblicamente un appello all’assassinio di Chávez in un programma televisivo molto seguito.

Le personalità internazionali pretendono che vengano rispettate le decisioni sovrane del popolo venezuelano, giacché l’avvenire della nazione non si decide negli uffici della Casa Bianca, ma nelle urne bolivariane.