Cuba e Venezuela contribuiranno ad eliminare

 l’analfabetismo in  America Latina

 

Iraida Calzadilla Yanett Rios -  2 febbraio 2005

 

“Il Venezuela e Cuba lavoreranno congiuntamente, coordinandosi con altri paesi

FIDEL CASTRO HA AFFERMATO:

L’America Latina può realizzare la promessa di un mondo migliore. Cuba non tornerà mai al capitalismo.

Avana, 1 febbraio  (PL)

 “L’incredibile somma di povertà, abusi e saccheggi fanno dell’America Latina il luogo destinato a realizzare la promessa di un mondo migliore”, ha affermato Fidel Castro.

Il Presidente di Cuba ha detto la missione delle forze progressiste quella di sconfiggere gli imperi.

Fidel Castro è intervenuto durante la prima giornata del Primo Congresso Mondiale di Alfabetizzazione che si sta

Svolgendo parallelamente a “Pedagogia 2005”, con la presenza di circa cinque mila delegati di 52 paesi.

Egli ha detto che la promessa dell’America Latina si è delineata a Porto Alegre, sede del recentissimo V Foro Sociale Mondiale, dove migliaia di persone hanno ascoltato il presidente del Venezuela, il bolivariano  Hugo Chavez.

Le parole che ha pronunciato e le idee che ha trasmesso sono un riassunto di verità e necessità vitali, un grido bicentenario di protesta, perchè sono duecento anni che il Venezuela ha proclamato la sua indipendenza.

Molti delegati hanno parlato della positività del metodo audio - visivo cubano “Io sì che posso!” che si sta usando in vari paesi e che ha superato la prova del fuoco in Venezuela dove, in poco tempo, più di un milione di persone ha imparato a leggere e scrivere. 

“Questo sistema è stato realizzato due anni fa e mi stupisce il suo successo”, ha detto il capo dello Stato cubano, che ha ricordato che la Rivoluzione cubana nel 1959 aveva il 30% di analfabeti, ma che quasi il 90% della popolazione era analfabeta di ritorno.

Quella era l’eredità di 57 anni di una presunta repubblica indipendente e democratica, ma con la maggioranza di abitanti incapaci di decidere, postulare e avere un’attitudine cosciente.

“Noi eravamo un modello di analfabetismo, mancanza di cultura, corruzione tra i politici e tra coloro che dirigevano il paese!

Un modello di paese per l’esercizio della prostituzione!

Qui a Cuba c’erano circa 100 mila prostitute! Una tragedia che ricadeva sui settori più poveri...” ha puntualizzato.

Il leader della Rivoluzione ha indicato che l’Isola sta vivendo una vera battaglia della cultura e per l’educazione integrale che si sta estendendo in tutta la società ed ha il supporto di tutti i mezzi di comunicazione.

Mentre a Cuba si compiono grandi sforzi per la salute e l’educazione pubbliche, negli Stati Uniti muoiono nordamericani per malattie facilmente curabili, vittime della povertà e dell’esclusione.

Fidel Castro ha detto che è un’ingenuità non credere che l’impero è capace di infliggere torture come quelle praticate in Iraq o nel territorio della base navale, occupata a Cuba, di Guantánamo.

Lo sfruttamento coloniale e poi capitalista, ha spiegato, ci mostra  che gli indigeni sono i più grandi settori della  popolazione emarginati dall’educazione in America Latina ed ha fustigato la continuazione oggi delle guerre di sterminio nella quali si bombardano le città da molti chilometri di distanza e la situazione delle comunità autoctone recluse nelle riserve che ha definito “vere aree zoologiche protette.

 latinoamericani, per eliminare l’analfabetismo nella regione mediante l’utilizzo di metodi cubani dalla provata rapidità ed efficacia, attualmente applicati nella patria di Bolívar”, ha annunciato il ministro dell’Educazione Luis Ignacio Gómez inaugurando la nona edizione del Congresso ‘Pedagogia 2005’ e la prima del Congresso Mondiale per l’Alfabetizzazione.

 

Parlando di fronte ai più di 5.000 delegati che, provenienti da 46 nazioni, partecipano a questi eventi il ministro, nella sua conferenza speciale Cuba: una rivoluzione nell’educazione, ha aggiunto che, come esempio di questo sforzo di cooperazione, il nostro paese offre 2.000 borse di studio annuali ai giovani venezuelani affinché compiano studi superiori in qualsiasi area di interesse per il loro paese, comprese quelle della ricerca scientifica, oltre a contribuire a formare più di 20.000 medici per corrispondere alle necessità sanitarie del popolo.

 

Goméz ha proseguito dicendo che, nel settore dell’educazione, gli scambi e la collaborazione si estenderanno all’assistenza nei metodi, programmi e tecniche del processo docente-educativo che siano utili ai fratelli venezuelani.

 

“Questo accordo indica ai nostri popoli la via dell’integrazione come unica alternativa per sopravvivere agli insaziabili appetiti imperiali”, ha puntualizzato ed ha poi segnalato che “o ci uniamo ed integriamo oppure i nostri paesi saranno assorbiti da quella nuova ondata colonizzatrice che è l’ALCA”.

 

“Guardiamo all’avvenire con giustificato ottimismo e ci auguriamo che questi congressi facciano degli scambi, del reciproco apprendimento e del rispetto per le differenze dei mezzi sicuri per conseguire l’unità degli educatori”, ha enfatizzato.

 

Durante la sua conferenza il ministro ha dissertato sui problemi che deve affrontare un mondo dove più di 860 milioni di adulti sono immersi nell’ignoranza e 120 milioni di bambini non frequentano la scuola elementare. L’UNICEF mette in allarme sul fatto che la scolarizzazione di tutte le bambine e bambini potrebbe non avvenire prima dell’anno 2100.

 

Al contrario, Cuba ha sradicato l’analfabetismo da 43 anni ed oggi la rete scolastica arriva a tutti, senza che vengano lesinati sforzi e risorse: “Il settore educativo occupa il primo posto nelle voci del bilancio dello Stato cubano del 2005”, ha detto.

 

Ha poi messo in risalto le profonde trasformazioni vissute dalle scuole elementari e medie inferiori e quelle che si stanno iniziando nelle medie superiori, la messa in pratica di un nuovo modello di formazione dei docenti, l’Universalizzazione dell’Educazione Superiore ed i differenti programmi portati avanti al calore della Battaglia delle Idee.

 

Ha anche ribadito la piena disposizione di Cuba a condividere le sue esperienze, citando come esempio i più di 15.000 educatori che hanno prestato il loro aiuto disinteressato ad altri paesi ed i più di 42.000 giovani provenienti dal Terzo Mondo  che hanno frequentato differenti corsi di studio nell’Isola mediante borse, nonchè le altre decine di migliaia che si stanno formando nella Scuola Latinoamericana di Medicina, nella Scuola Internazionale dello Sport e di Educazione Fisica ed in altri centri di livello medio e superiore.

 

A questo va aggiunto che alcuni pedagogisti cubani hanno elaborato metodi pratici per alfabetizzare prima e poi impartire l’educazione di base tramite l’uso di radio, televisione e videocassette come strumenti di insegnamento e diverse campagne di alfabetizzazione si sono sviluppate con la nostra partecipazione in quasi venti nazioni.

 

A questa giornata, durante la quale i nostri bambini della Compagnia ‘La Colmenita’ ed altri gruppi infantili hanno dato il benvenuto ai visitatori, hanno partecipato dirigenti del Partito, dello Stato, delle organizzazioni giovanili, di massa e studentesche, i ministri dell’Educazione di quasi dieci paesi, rappresentanti di organismi internazionali e latinoamericani, membri del corpo diplomatico accreditato nell’Isola ed i familiari dei Cinque Eroi.