LA DOTTRINA MONROE ED IL VENEZUELA
11 nov. 2005 - di CORT GREENE |
“Ma quest’uomo è un grandissimo pericolo per gli Stati
Uniti, quella è la nostra sfera d’influenza e non possiamo lasciare che ciò
accada. Noi abbiamo la Dottrina Monroe. Abbiamo anche altre teorie che sono già
state rese note. Senza discussioni egli rappresenta un nemico per il nostro Sud
America perché controlla un immensa riserva di petrolio. Abbiamo la capacità di
farlo fuori ed è il momento di farla valere.”
Le dichiarazioni del reverendo
Pat Robertson in cui richiede l’assassinio
del Presidente venezuelano Hugo Chavez
Durante
il prossimo dicembre ricorreranno gli anniversari di due importanti documenti,
fondamenti ideologici della politica imperialista della classe dominante degli
Stati Uniti. Questi documenti compendiano la visione del mondo paternalistica
degli imperialisti americani che essi utilizzano per mantenere saldi i propri
interessi politici ed economici e per espropriare i mercati, le materie prime e
la forza-lavoro della gente, non solo nell’emisfero occidentale ma in tutte le
parti del mondo.
La Dottrina Monroe del 2 dicembre 1823 e il “Corollario di Roosvelt” alla
Dottrina Monroe del 6 dicembre 1904, sono le pietre miliari dell’espansionismo e
dell’interventismo americano che hanno causato la sofferenza, la morte e
l’impoverimento di milioni di sudamericani in tutto il continente. Il Venezuela
non ha recitato una piccola parte in questa storia.
Nei primi decenni del ‘800 le Guerre di Liberazione dell’America Latina si
scatenarono contro la dominazione spagnola in Cile, Perù, Colombia, Ecuador e
Venezuela. Una figura di spicco durante gli scontri che salì alla ribalta nel
panorama internazionale, fu Simon Bolivar. Il suo sogno di libertà dal dominio
straniero, come pure la necessità di integrazione socioeconomica della regione,
è divenuto l’ispirazione per la rivoluzione venezuelana.
Ma Bolivar non fu solo un uomo di parole. Nella battaglia di Carabobo del 24
giugno 1821, le sue brillanti strategie militari segnarono il destino delle
forze spagnole in Sud America e di lì a poco garantirono la fine del loro impero
nella regione.
La Dottrina Monroe fu creata per progettare l’instaurazione di una sfera
d’influenza degli Stati Uniti nel Sud America e riempire così il vuoto lasciato
dalla Spagna. Ciò fu anche determinato dalla paura dei “villani” statunitensi di
una colonizzazione dell’America Latina da parte di un'altra maggiore potenza
imperialista europea. In poche parole essi videro nel Sud America il proprio
cortile, terreno fertile per lo sfruttamento. Prima ancora di cominciare ad
imporre il loro volere sui popoli dell’America Latina, una delle prime
applicazioni dello spirito della dottrina fu l’”imperialismo interno” contro i
popoli indigeni del Nord America che furono oppressi ed annientati durante la
corsa all’ovest. Allo stesso modo centinaia di migliaia di chilometri quadrati
appartenenti al Messico furono annessi al territorio USA.
I presidenti successivi invocarono la dottrina Monroe per l’annessione del
Texas, della California, dell’Oregon e per contrastare gli interessi europei
nello Yucatan e nel resto del Messico, nonché fu utilizzata come giustificazione
per la costruzione di un canale nell’America Centrale per controllare la
navigazione e i commerci. Il Presidente Cleveland ha sfruttato il canale di
Panama per provocare una disputa territoriale fra Venezuela e Gran Bretagna nel
1895.
IL COROLLARIO DI
ROOSVELT
Nel 1902 il Venezuela non poteva più placare le necessità dei banchieri europei
e rimettere il suo debito, così le flotte di Gran Bretagna, Italia e Germania
strinsero d’assedio e spararono sulle sue fortificazioni costiere. Theodore
Roosvelt divenne sempre più determinato nell’idea di una nuova colonizzazione
dell’emisfero e, nel 1903, rispose alle minacce con le minacce, avvertendo i
contendenti che la flotta dell’Ammiraglio Dewey avrebbe potuto intervenire. Le
flotte si ritirarono e le trattative ritornarono nel campo della diplomazia.
Il Corollario di Roosvelt, in un discorso al Congresso, divenne un emendamento
alla Dottrina Monroe che segnò l’era degli USA come forza di polizia
internazionale tramite l’uso dell’infame manganello. Tutto ciò diede inizio alla
sanguinosa storia del coinvolgimento degli Stati Uniti su livello mondiale che
ha perseguitato e che tuttora affligge le popolazioni mondiali.
Sebbene tale coinvolgimento (interventismo) sia passato attraverso numerose
contorte varianti ideologiche come la “diplomazia del dollaro” (una tecnica di
penetrazione economica), la politica del buon vicinato, la “Dottrina Reagan” e
più recentemente la “Dottrina Bush”, il contenuto è rimasto lo stesso. Alcuni
dei meccanismi di controllo globale comprendono la “Scuola delle Americhe”, l’”Organizazione
degli Stati Americani”, l’”Interamerican Defense Board”, il “Colombia Plan”, il
Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, il NAFTA (North American
Free Trade Agreement), il CAFTA (Central American Free Trade Agreement) ed ora
il Free Trade Agreement of the Americas. E’ chiaro da quanto riportato sopra che
la Dottrina Monroe è stata usata per sottomettere le culture, la vita politica e
l’economia dell’America Latina e nel frattempo se ne incorporavano il lavoro, le
risorse naturali e le strutture produttive e finanziarie in un sistema di
accumulazione del capitale di cui beneficia l’egemonia statunitense.
Come spiegava Karl Marx “La totale ipocrisia e l’intrinseca barbarie della
civiltà borghese si svela davanti ai nostri occhi mutando, dalla propria “casa”,
dove assume rispettabili forme, fino alle colonie dove si manifesta in tutta la
sua aberrazione”.
Gli Stati Uniti hanno da tempo considerato l’America Latina come il proprio
cortile ed hanno tentato di strangolare la regione. Ma nel buio delle sue
politiche è apparso un faro: la rivoluzione venezuelana di Simon Bolivar. Hugo
Chavez e soprattutto il moto del popolo venezuelano hanno mostrato alle masse
dell’America Latina una via d’uscita. Ondate rivoluzionarie stanno attraversando
la regione ed i lavoratori sono impegnati in una guerra contro gli sfruttatori
su larga scala. Le masse hanno mostrato un indomabile spirito di combattimento:
non c’è alcun regime stabile pro-USA dal Rio Grande fino alla Terra del Fuoco e
Washington è terrorizzata dalle implicazioni che ciò comporta.
Dal 1798 al 1993 gli Stati Uniti hanno usato le proprie forze armate per
intervenire in altri paesi 234 volte. Da allora in poi abbiamo visto i
bombardamenti in Jugoslavia e in Sudan, le guerre in Iraq e in Afghanistan e
l’intervento americano ad Haiti che era rivolto anche al Venezuela e a Cuba.
In Venezuela gli Stati Uniti hanno intrapreso un prolungato conflitto
sotterraneo e combattono ciò che il manuale dell’esercito americano chiama
“guerra di quarta generazione” utilizzando i fondi del “Finanziamento Nazionale
per la Democrazia”, dell’AID, dell’ AFL (American Federation of Labour)-CIO (Congress
of Industrial Organizations) Solidarity House, del NGO, di multinazionali ed
altro ancora. Tramite queste ed altre istituzioni hanno finanziato una
resistenza terrorista al fine di sabotare e destabilizzare l’economia con
blocchi, operazioni paramilitari e naturalmente il colpo da maestri dell’aprile
2002.
Niente di tutto ciò ha avuto successo e la rivoluzione è solo divenuta più
forte. Ora scopriamo che ci sono piani contingenti per una diretta invasione del
Venezuela come descritto a grandi linee all’interno dei documenti militari
intitolati "FY08-13 POM" e datati ottobre 2005. POM sta per “Program Objective
Memorandum” e tali documenti di solito analizzano le missioni e le risorse di
guerra. La minaccia al Venezuela è reale. L’unico modo per sconfiggere i piani
dell’imperialismo USA è quello di mobilitare il movimento mondiale del lavoro,
gli attivisti pacifisti, le campagne di solidarietà e i loro sostenitori, ma
deve essere fatto con una certa urgenza.
Ecco perché i fautori della campagna “Giù le mani dal Venezuela” stanno
lavorando insieme a quelli della “Latin American Solidarity Coalition” al fine
di reclutare e raccogliere i consensi di organizzazioni ed individui per una
serie di eventi attorno all’anniversario della Dottrina Monroe. Per maggiori
dettagli sugli indirizzi e-mail e sulle campagne educative, nonché per maggiori
informazioni su eventi che si terranno nella vostra zona o per organizzarne voi
stessi, visitate i siti:
www.handsoffvenezuela.org
www.lasolidarity.org
Fonte: http://www.zmag.org/
Link: http://www.zmag.org/content/showarticle.cfm?ItemID=9096
11.11.2005
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura FRANCESCO SCURCI