Si consegna un accusato dell’omicidio dell’avvocato venezuelano Anderson 15 novembre '05 (PL) |
L'imprenditore Nelson Mezerhane si è messo a disposizione delle autorità venezuelane per rispondere dell'accusa per la sua – per ora presunta - partecipazione nell'assassinio dell’avvocato Danilo Anderson.
La Giustizia venezuelana aveva ordinato l’arresto di Mezerhane, accusato, con altre tre persone, d’essere un autore intellettuale dell’omicidio di Anderson, incaricato di investigare sui fatti vincolati al colpo di Stato del 2002.
I mezzi di comunicazione pochi giorni fa assicuravano che il banchiere ed azionista del quotidiano El Globo si trovava negli Stati Uniti.
Oltre all’arresto di Mezerhane era stato emesso un ordine di arresto preventivo per la giornalista Patrizia Poleo, il generale ritirato Eugenio Añez e l'avvocato d’origine cubana Salvatore Romaní.
Gli ultimi due erano già detenuti,mentre la Poleo è ancora latitante.
I quattro sono accusati d’avere partecipato a tre riunioni, nel 2003 e nel 2004, nelle quali si pianificarono azioni per destabilizzare il governo venezuelano e tra queste l'omicidio di Anderson, al quale dovevano seguire vari attentati ad altre figure del Governo.
Anderson è morto il 18 novembre del 2004 per l’esplosione della sua automobile, dovuta a una carica di C–4, dicono gli investigatori.
La scorsa settimana è iniziato incominciò il processo su questo caso, con la prima udienza contro i fratelli Rolando ed Otoniel Guevara, considerati gli autori materiali del crimine con Giovanni Battista Guevara, e Johan Peña e Pedro Lander. Questi ultimi due si trovano negli Stati Uniti.
Anche il generale Jaime Escalante, capo del Comando Regionale No.1, è stato sostituito per il presunto vincolo a questo omicidio, dopo che la Procura ha reso noti l suoi legami con gli autori intellettuali del crimine.
Un generale delle Forze armate venezuelane coinvolto nel caso Anderson 8 novembre 2005 |
Il ministro della Difesa del Venezuela, ammiraglio Orlando Maniglia, ha affermato che agevolerà le investigazioni per determinare l'implicazione del generale Jaime Escalante nell'assassinio del giudice Danilo Anderson.
In dichiarazioni alla stampa, il ministro ha assicurato che la forza armata
Nazionale (FAN) coopererà nel processo che il Pubblico Ministero sta preparando
contro Escalante, capo del Comando Regionale numero uno. Maniglia si é astenuto
da realizzare commenti sull'imputato con il quale si é incontrato questa
mattina.
Il ministro ha riconfermato che il generale sarà temporaneamente sospeso dalla
carica durante il processo di investigazione ed il suo posto sarà occupato dal
suo secondo.
Ieri una giudice ha richiesto, come parte delle indagini, l'arresto per il
generale in congedo Eugenio Añez e dell'avvocato Salvador Romaní.
La stessa misura é stata richiesta contro la giornalista Patricia Poleo e
Operazione antidroga venezuelana
in zona confinante con la
Colombia
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l'impresario Nelson José Mezerhanne, che ancora non si sono presentati davanti
alla giustizia.
I quattro, considerati autori intellettuali del crimine, sono indagati per i
delitti di omicidio volontario mediante incendio e la loro detenzione é stata
richiesta due giorni fa dalla procura.
Il Pubblico Ministero ha basato la sua accusa, secondo le dichiarazioni di
testimoni, sulla partecipazione degli accusati a tre riunioni, realizzate nel
2003 e nel 2004, nelle quali si pianificarono azioni per destabilizzare il
governo e tra queste l'assassinio di Anderson.
Isaías Rodríguez, pubblico ministero generale della Repubblica, ha
dichiarato
che la settimana passata sono stati arrestati tre individui considerati gli
autori materiali del crimine.
Yohan Peña e Pedro Lander, anch'essi implicati, vivono a Miami, ma si sta
negoziando l'estradizione con le autorità nordamericane. Il funzionario ha
specificato che operativi della CIA e membri delle Autodifese Unite della
Colombia lavorarono come consiglieri degli autori dell'omicidio.
Anderson é stao assassinato un anno fa nell’esplosione del suo veicolo su cui viaggiava. In
quel momento stava investigando sui partecipanti al colpo di Stato dell’aprile
2002 contro il presidente Hugo Chávez.