Precipita in basso opposizione

 venezuelana di destra

30/11/05

 

Più che una crisi, l'uscita di Azione Democratica (AD) dal gioco elettorale annuncia una ricomposizione del sistema politico in Venezuela che fa

 

Chávez ha criticato il sequestro dei

 

Cinque e la protezione data a Posada

 

Caracas, 30 novembre. – Il Presidente venezuelano Hugo Chávez, ha denunciato oggi il Governo degli Stati Uniti per mantenere sequestrati cinque combattenti cubani contro il terrorismo, mentre sta proteggendo il più grande terrorista della regione: Luis Posada Carriles.

Chávez, in un discorso pronunciato durante la cerimonia d’apertura del Primo Incontro Ispano-Americano delle Cooperative, ha ricordato che questo criminale fece saltare in aria un aereo passeggeri cubano nel 1976.

"Washington sta proteggendo il più grande terrorista di tutti i tempi in questa regione, lo stesso che in Venezuela fu un capo della polizia politica e diresse un’equipe di sequestratori che torturarono e fecero scomparire persone", ha precisato Chávez.

Ha sostenuto che, nonostante ciò, "l’imperialismo viene sempre più smascherato dalle sue stesse immoralità e deve fare i conti con lo scoppio di crisi interne ed esterne".

Il leader bolivariano ha messo in risalto che attualmente la mappa politica internazionale è in movimento, con l’apparizione di nuove correnti.

Ha avvertito che i governanti statunitensi credono che il mondo sia come il cortile delle loro galline, ma "il mondo è nostro, dei popoli".

Secondo Chávez l’Amministrazione nordamericana è genocida, assassina, terrorista, sequestratrice e violatrice dei diritti umani.
 

 scorgere la fine della tradizionale opposizione  di destra.

Henry Ramos, segretario generale di AD, che una volta era un partito con tre milioni di voti ma che nelle  ultime votazioni ne raccolse appena 300 mila, giustificò la decisione con l'inesistenza di condizioni per le elezioni del prossimo 4 dicembre.

Più che una giustificazione, la dichiarazione sembrò un pretesto soprattutto dopo che ieri il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) ha annunciato la sospensione dell'utilizzo delle macchine capta orme digitali, progettate per evitare il voto multiplo.

Tanto AD come altri partiti oppositori argomentavano che con questo sistema si poteva conoscere la scelta fatta  dagli elettori e violare così il segreto del voto garantito dalla Costituzione.

La decisione che lascia AD come il gran perdente, hanno fatto seguito alle denunce del Vicepresidente del paese, José Vicente Rangel e del Presidente del Parlamento, Nicolás Maduro, sulle pressioni dell'Ambasciata degli Stati Uniti a beneficio dell'astensionismo.

Il partito social-cristiano COPEI, l'altra delle grandi organizzazioni politiche tradizionali venezuelane, era in pratica già fuori dal gioco, a causa della sua perdita di forza negli ultimi anni.

Tuttavia, l'uscita di AD é parte di una strategia, attribuita agli Stati Uniti, che si pone l'obiettivo di costruire una nuova opposizione per affrontare la leadership del Presidente Hugo Chávez, davanti al discredito delle correnti oppositrici di destra.

Se AD è la gran perdente e la forza sacrificata in questa strategia, il partito “Prima Giustizia” e “Sommati” - gruppo che pretende un profilo di organizzazione sociale - sembrano essere i vincitori come staffette dell'opposizione a Chávez.

Tanto “Prima Giustizia” che “Sommati”, in stretta relazione col Governo statunitense, si trasformano così in leader di un'opposizione  rappresentata da figure giovani che non appaiono connesse direttamente con gli errori politici del passato.

La strategia, tuttavia, ha un difetto importante, perché ancora è tutto da vedere se questi leader, con la zavorra della loro dipendenza da Washington, sono capaci di strutturare un progetto alternativo ai programmi sociali di Chávez.

L'uscita dalla corsa elettorale di AD e gruppi minoritari come “Progetto Venezuela”, “Un Solo Popolo” e “Movimento Repubblicano”, ratifica d'altra parte il trionfo delle forze che appoggiano Chávez, come era già ampiamente pronosticato.

Secondo i sondaggi il chiamato “Blocco del Cambiamento”, diretto dal “Movimento V Repubblica” (MVR), dovrà ottenere più di due terzi dei 167 seggi dell'Assemblea Nazionale.

Il Blocco del Cambiamento conta sull'ampio appoggio che godono i programmi sociali di Chávez, oltre ad un'alleanza di partiti che appoggia la sua proiezione di cambiamento di taglio socialista.

Di fronte a ciò la vecchia destra capeggiata da AD e COPEI é stata incapace di presentare leadership né alternative capaci di unire gli oppositori e ciò ha segnato la sua sparizione il cui epitaffio sembra oggi essere rimasto stampato con l'annuncio di astensione.

La scelta dell'astensione è derivata anche dal tentativo di delegittimare la prossima Assemblea Nazionale con la supposta assenza di condizioni per votare il prossimo 4 dicembre.

La pretesa inesistenza di autorità democratiche in Venezuela costituiranno la base della prossima politica degli Stati Uniti nel confronto di sette anni di Governo Chávez che ha vinto nove elezioni consecutive.

L'impossibilità di trionfare nelle decima elezione costituisce, in essenza, la causa dell'abbandono, della lotta per il voto, della destra tradizionale ed il sacrificio di un partito come AD che ha costituito una forza politica importante in Venezuela.