Forum Kirchner-Chávez spinge integrazione sud-americana Caracas 23 nov. 2005 - PL -
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In
mezzo al crescente rifiuto del progetto dell'Area di Libero Commercio delle
Americhe (ALCA), l'integrazione sud-americana conta oggi su un nuovo stimolo
uscito dal Forum tra i presidenti dell'Argentina e del Venezuela.
Ieri
Néstor Kirchner e Hugo Chávez si sono riuniti, nella città venezuelana di
Porto Ordaz, per ottenere dei risultati che loro stessi hanno definito
inaspettati e un salto qualitativo negli sforzi di integrazione.
Questo annuncio degli accordi ottenuti tra Argentina e Venezuela é coinciso con
notizie di serie difficoltà sorte nelle negoziazioni che sviluppano Colombia,
Perù ed Ecuador per un accordo di libero commercio con gli Stati Uniti.
Il tema delle pretese di Washington di riattivare le conversazioni sull'ALCA é
stato causa di un severo confronto nel recente
Forum delle Americhe,
celebrato a Mar del Plata. In questo appuntamento, il Venezuela ed i paesi del
MERCOSUR (Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay) si sono opposti e riuscirono
ad ostacolare la discussione su questo tema, non iscritto nell'agenda iniziale
della conferenza.
Ieri Kirchner e Chávez firmarono la Dichiarazione dell'Orinoco, il cui
testo sostiene che in questi momenti si sta aprendo una via propria nei processi
d'integrazione che non passa per la competizione ma bensì per lo stimolo
simultaneo alle economie nazionali.
Il testo precisa che le relazioni tra Argentina e Venezuela avanzano
vigorosamente, motivate da principi di complementazione, cooperazione,
solidarietà e stretto rispetto della sovranità.
I due paesi stanno dando un esempio di come si uniscono due popoli, di come si
integrano due economie, di come si stringono i lacci di due Patrie, aggiunge
documento.
Per entrambi i presidenti, sono già tracciate le basi per spingere oltre
lo scambio nel commercio ed in altri ambiti della relazione bilaterale e dei
processi d'integrazione, tanto attraverso il MERCOSUR, come della Comunità
Sud-americana delle Nazioni.
In questo senso, hanno deciso di accelerare l'incorporazione del Venezuela come
membro pieno del MERCOSUR, cosa che avrà luogo nel prossimo Forum di questo
meccanismo d'integrazione in dicembre a Montevideo.
L'annuncio più importante uscito dalla riunione tra Kirchner e Chávez é la
decisione di avanzare nella costruzione di un gasdotto che unirà i due paesi e
che include Bolivia, Brasile, Paraguay ed Uruguay.
La realizzazione di un progetto di questa importanza, sarà uno dei passi
decisivi nel processo di integrazione, data l'importanza vitale dell'energia
nello sviluppo dell'economia regionale, afferma la Dichiarazione dell'Orinoco.
E come se ciò fosse poco, i due presidenti patrocinarono anche la creazione di
un Fondo Finanziario Latinoamericano che garantisca l'autonomia dei loro paesi
per scegliere le vie più convenienti nei loro processi di sviluppo economico e
sociale.
Su questo punto, i mandatari argentino e venezuelano ricordarono i grandi
problemi affrontati dai paesi della regione a causa della povertà e le politiche
repressive applicate nel passato recente.
"L'obiettivo di fondo è consolidare l'armonia finanziaria, senza contraddizione
con altre istituzioni internazionali, come alcune che sono state molto dannose
per l'Argentina" come ha spiegato Kirchner in chiara allusione al Fondo
Monetario Internazionale.
Ora si lavorerà nel design di un piano strategico per spingere l'integrazione
bilaterale ed avanzare in quella del MERCOSUR e della Comunità Sud-americana
delle Nazioni.
Per questo si stimoleranno tutte le convergenze possibili, nell'obiettivo finale
dell'integrazione latinoamericana e caraibica. Argentina e Venezuela, vicino ad
altre Repubbliche sorelle del continente, stanno gettando le basi del nuovo
patto americano: il patto del secolo XXI, conclusero i presidenti argentino e
venezuelano terminando un Forum che passerà alla storia.
L’Argentina e il Venezuela verso un gasdotto sudamericano Caracas 22 nov. 2005
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L’Argentina e il Venezuela possono contare da oggi su un nuovo strumento per avanzare verso l’integrazione energetica attraverso la costruzione di un gasdotto tra i due paesi, che comprenderà anche Uruguay, Paraguay e Brasile.
Quello sulla costruzione della monumentale opera, della lunghezza prevista di 6.000 km, è stato uno dei primi accordi siglati ieri durante un Summit bilaterale tra i presidenti dell’Argentina, Néstor Kirchner e quello del Venezuela, Hugo Chávez.
Rafael Ramírez, ministro dell’Energia e del Petrolio e presidente di Petroleos de Venezuela (PDVSA), ha spiegato che il progetto permetterà di edificare l’infrastruttura necessaria tra i due paesi per la somministrazione di gas alla nazione australe. Fa anche parte dell’iniziativa di Petrosur per l’integrazione energetica del Sudamerica sottoscritta da Argentina, Brasile e Venezuela nel maggio del 2005.
Secondo il ministro degli Esteri venezuelano, Alí Rodríguez, si tratta di un progetto molto ambizioso che va più in là di un anello energetico per costruire un cono, per la quantità di paesi incorporati alla proposta.
Il ministro ha confermato che sono già iniziati gli studi di fattibilità per la costruzione del gasdotto.
Il summit Kirchner-Chávez ha generato un altro accordo nello stesso settore tra la PDVSA e la compagnia statale argentina ENARSA, che prevede la creazione di un’impresa mista per la fornitura di gasolio industriale e automotore al paese australe.
L’accordo stabilisce un massimo di cinque milioni di barili l’anno, sulla base di un programma di quote annuali con aggiustamenti mensili. L’inizio degli invii è previsto per il marzo 2006.
Il pagamento da parte dell’Argentina avverrà attraverso un fondo fiduciario, mediante il quale il Venezuela potrà acquisire prodotti e servizi della parte ricevente.
Durante il summit sono stati firmati nel complesso cinque accordi e protocolli d’intesa nel campo degli idrocarburi, minerario, scientifico, tecnologico e delle comunicazioni.
La Dichiarazione Congiunta emessa alla fine dell’incontro tra i presidenti Kirchner e Chávez recita che "il Venezuela e l’Argentina stanno dando un esempio di come si uniscono due popoli, si integrano due economie e si rafforzano i legami tra due patrie".