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Fox, il cagnolino degli
Stati Uniti
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Venerdi 11 Novembre 2005 - 13:39
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Cristiano Tinazzi
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Il presidente venezuelano ha
descritto la sua controparte messicana, Vicente Fox, come il cagnolino
dell’imperialismo americano. “Il presidente Fox - ha detto Chávez - fa davvero
tristezza. E’ triste che un presidente di un popolo eroico come i messicani - ha
aggiunto - si presti a diventare il cucciolo dell’imperialismo”. Secondo
Rodriguez, quella di Chávez è stata una reazione all’attacco verbale subito da
Fox nel recente quarto vertice delle Americhe a Mar del Plata, in Argentina.
Al vertice, Stati Uniti e Messico sono stati incapaci di portare avanti la
discussione sull’area di libero commercio, trovandosi di fronte la forte
opposizione di almeno cinque dei trentaquattro Paesi presenti (tra i quali
Venezuela e Argentina). Le altre 29 nazioni – incluso il Messico – sarebbero
state intenzionate a riaprire i colloqui sull’ALCA, secondo il governo
messicano.
In seguito alla vicenda l’ambasciatore venezuelano Vladimir Villegas è stato
convocato per un chiarimento con le autorità messicane. In precedenza il
presidente Fox, un conservatore molto vicino alle posizione degli Stati Uniti,
aveva accusato il presidente argentino Nestor Kirchner di essere un “povero
ostaggio interessato solamente ai suoi ritorni elettorali”. Kirchner replicò poi
seccamente: “Fox si preoccupi del Messico e lasci a me i problemi
dell’Argentina”
Il governo del Venezuela spera di mantenere buone relazioni con il Messico,
nonostante il duro scambio verbale tra i presidenti dei due Paesi, Hugo Chávez e
Vicente Fox. E’ l’auspicio espresso, dai microfoni dell’emittente statale
‘Venezolana de television’, dal ministro degli Esteri di Caracas, Alì Rodriguez.
“Continueremo e desideriamo continuare a mantenere buoni rapporti con il Messico
e soprattutto con il popolo messicano”, ha chiarito il ministro, dopo che il
ministero degli Esteri messicano aveva chiesto spiegazioni all’ambasciatore di
Caracas, Vladimir Villegas, riguardo alle recenti affermazioni di Chávez. Fox,
ha detto il ministro degli Esteri venezuelano, “ha usato espressioni aggressive
contro il Venezuela e contro l’Argentina. Non poteva attendersi altra risposta
che quella arrivata da Chávez e Kirchner”.
Ma il Venezuela comunque, ha poi aggiunto il ministro, non risponderà con la
stessa moneta, e cioè convocando l’ambasciatore messicano. “Non convochiamo
nessuno - ha spiegato Rodriguez - Se si apre una polemica tra presidenti che
dicono di praticare la democrazia, e se un presidente ne attacca altri, poi
dovrà aspettarsi delle conseguenze e affrontare la polemica che lui stesso ha
scatenato”.
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