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Un totale di 1710 medici della Brigata
Medica Cubana hanno curato migliaia di pazienti in diverse città e zone rurali
della Bolivia, dentro la cooperazione tra i due paesi.
Gli esperti dell'Isola hanno prestato i loro servizi in 236 dei 327 municipi,
72% del totale, hanno comunicato le autorità dell'Ambasciata cubana, secondo
dispacci provenienti da La Paz, la capitale amministrativa boliviana.
Dei medici cubani in Bolivia, 360 operano in La Paz, 444 in Santa Cruz, 178 in
Potosí, 163 in Chuquisaca, 150 in Cochabamba, 142 in Oruro; 100 in Tarija, 89
in Beni e 84 in Pando.
La consigliera dell'Ambasciata di Cuba in Bolivia, Mercedes de Armas, ha detto
che dei professionisti dell'Isola, 1283 medici e 192 paramedici partecipano
all'Operazione Miracolo, di chirurgia e trattamenti oftalmico.
I medici ed altri collaboratori cubani della Salute lavorano fondamentalmente
in aree rurali e nei 20 ospedali donati dal Governo del paese caraibico, dei
quali 17 funzionano in varie regioni del paese.
Da parte sua, il ministro boliviano della Salute, Nila Heredia, ha segnalato
che il personale medico cubano presta i suoi servizi in posti sanitari e
centri di salute di livello uno e due.
Il livello uno corrisponde ai primi aiuti, trattamento di malattie lievi,
assistenza basilare materno-infantile ed immunizzazioni. Il livello due a
medicina generale, alcune specialità, radiologia, farmacia, chirurgie semplici
ed altri.
Secondo l'Ambasciata di Cuba i pazienti curati nel paese dal personale cubano
della salute hanno raggiunto, al 14 agosto, la cifra di 1198240.
Il Collegio Medico della Bolivia, CMB, ha messo in dubbio le cifre e segnalato
che mostrano la Bolivia come un paese di malati o ciechi, poiché la cifra di
pazienti curati, in sei mesi, rappresenta il 13% della popolazione.
Nella cornice del programma "Operazione Miracolo" funzionano in questo momento
sette centri oftalmologici: El Alto (La Paz), Villa Tunari (Cochabamba), Santa
Cruz, Copacabana (La Paz), Sucre (Chuquisaca), Villazón (Tarija) ed Uncia (Potosí).
E' in fase di costruzione un altro centro in Yacuiba.
Dall'inizio dell' anno fino al 14 agosto, i centri operarono di cataratta e di
altre infermità visive un totale di 27596 boliviani.
I beneficiari, nella loro maggioranza di umili condizioni, manifestano
quotidianamente la loro gratitudine e appoggio ai medici cubani che prestano i
loro servizi in maniera gratuita nel campo e nelle città della Bolivia.
Questo aiuto é nel solco dell'Accordo
di Cooperazione tra i due paesi sottoscritto dai Presidenti Fidel Castro,
Cuba, ed Evo Morali, Bolivia, il quale consta di 11 clausole, delle quali sei
sono direttamente relazionate col settore della salute.
Cuba si é impegnata a dotare di equipaggiamento, della più alta tecnologia,
l'area di oftalmologia per una più accurata attenzione dei pazienti.
Al personale cubano si sommeranno i giovani medici boliviani formati nella
Scuola Latinoamericana di Medicina
(ELAM), dell'Isola.
L'Ambasciata di Cuba ha comunicato che al proprio paese non interessa
fare pubblicità sul valore dell'aiuto che offre disinteressatamente al popolo
della Bolivia, comprese le medicine. "Una sola vita salvata vale più che tutto
il denaro del mondo" ha dichiarato l'Ambasciata.
Il titolare boliviana della salute ha affermato che solo all'Ospedale Clinico
di La Paz, il Governo cubano ha donato moderne attrezzature, input, reagenti e
medicine che sorpassano i quattro milioni di dollari.
Altre donazioni simili, da Cuba, furono inviate ai centri medici di Villazón,
El Alto, Uncia Villa Tunari e Sucre.
Il direttore esecutivo di Azione Internazionale per la Salute (AIS), della
Bolivia, Oscar Lanza, disse che l'assistenza
dei pazienti da parte dei medici cubani dimostra che non c'è fiducia nei
professionisti boliviani, i quali, inoltre, preferiscono lavorare in ospedali
di città e non in zone rurali.
Lanza ha segnalato che nelle riunioni che ebbe con le giunte comunali delle
città di El Alto e La Paz, i residenti avvertirono che se non cambia
l'atteggiamento dei medici boliviani coi loro pazienti, la gente si ribellerà
contro i professionisti nazionali.
Ha concluso che i pazienti si sono lamentati dei maltrattamenti da parte dei
medici locali. In Bolivia, il 22% della popolazione conta sull' attenzione
medica ed il restante 78% dipende dalla buona fortuna.
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