La prigione di Victorville
in California ha visto un famoso visitatore questa fine settimana.
Estéban Torres, ex
congressista democratico di Los
Angeles, ha visitato Gerardo Hernández Nordelo, uno dei cinque cubani
ingiustamente imprigionati negli USA per lottare contro il terrorismo.
Nei giorni passati il Washington Post pubblicava
che Torres ha preso conoscenza del caso dopo una recente visita a Cuba
dove ha potuto dialogare con Leonard Weinglass, avvocato nordamericano che
porta avanti il processo e con le mogli e con le madri dei Cinque. “È
un'ingiustizia legale” ha detto Torres. “Ci dice qualcosa del nostro
governo, del sistema giudiziale e del servizi segreti”. (1)
Conoscendo che queste persone sono state condannate a gravi e smisurate
condanne per cercare di informare l'isola sulle azioni criminali delle
organizzazioni terroristiche di origine cubano-americana con sede a Miami,
Torres ha deciso di informarsi sul caso.
Inoltre ha saputo che una punizione crudele ed inusuale si unisce alle
ingiuste condanne: la proibizione alla visita delle mogli di due dei
detenuti.
IL COLMO DELL'ABUSO,
OSTACOLARE
IL DIRITTO DI VISITA
FAMILIARE
Adriana Pérez ed Olga Salanueva, mogli di Gerardo Hernández e René
González rispettivamente, sono impossibilitate a visitare i loro mariti
per la proibizione reiterata del governo nordamericano di concedere il
visto di entrata negli USA per visitare i loro mariti in prigione.
I loro solleciti sono stati rifiutati una ed un'altra volta dal governo
Bush senza argomento valido alcuno.
Adriana Pérez è da 8 anni che non può visitare suo marito. Olga Salanueva
non ha avuto contatto con suo marito e padre delle sue figlie da 6 anni.
Questo colpisce la piccola bambina dei due, Ivette González Salanueva, di
8 anni di età, privata di vedere suo padre per questa proibizione (2)
UNA TREMENDA
INGIUSTIZIA
Questo lo ha motivato a contattare direttamente uno dei detenuti la cui
prigione si trova in California, stato nel quale Torres é stato eletto
durante 7 occasioni rappresentando il distretto 34. Così, questo ex
congressista é arrivato, domenica 11 giugno, alla prigione di massima
sicurezza di Victorville, dove si trova Gerardo Hernández. Uscendo dalle
visita, Torres ha espresso di sentire più simpatia per i Cinque. “Si
tratta di una tremenda ingiustizia, accresciuta dal fatto della
proibizione della visita familiare”. Torres si é dispiaciuto che il caso e
la realtà di Cuba siano molto poco conosciuti negli Stati Uniti a causa
del silenzio che impone il governo, lui pensa che se i nordamericani
sapessero del caso potrebbero dimostrare la loro sensibilità con i
prigionieri. (4)
Ora che ha avuto opportunità di conoscere da vicino uno dei detenuti e la
sua famiglia, ha promesso di fare quanto fosse possibile per
appoggiare la loro causa negli Stati Uniti. Offrirà tutto il suo appoggio
e visiterà nuovamente Gerardo.
Torres è conosciuto per il suo impegno nella difesa delle minoranze ispane
e come rappresentante sindacale. Durante il suo mandato di rappresentante
federale nel Congresso degli Stati Uniti si oppose apertamente al blocco
contro Cuba. Posizione che mantiene fino ad oggi. (3)
Con questa visita l'ex congressista si somma alle voci degli scrittori
Alice Walker, Noam Chomsky, William Blum, Michael Parenti, James Petras,
Saul Landau, l'ex pubblico ministero generale Ramsey Clark, lo stimabile
Lucius Walker, la corporazione nazionale degli avvocati, artisti,
professionisti e religiosi nordamericani che denunciano il caso.
Nonostante il silenzio imposto dal governo degli Stati Uniti, più presto
che tardi la verità trionferà e metterà fine a questa enorme ingiustizia.
(1) Washington Post,
3 Giugno 2006, Manuel Roig-Franzia
(2) la piccola Ivette González Salanueva, è nordamericana per nascita come
suo padre René González. L'ultima volta che ha potuto visitare suo padre
aveva 2 anni.
(3) Torres che si sente amico di Cuba culminò il suo mandato nel 1998.
(4) per la prima volta in 8 anni la stampa degli USA parla di questo caso
W. Post 3 Giugno 2006
Ig/Graciela Ramírez-preso da Resumen Latinoamericano