L’atto politico e la parata
militare con motivo del 50° anniversario dell’insurrezione
armata della città di Santiago di Cuba il 30 novembre 1956, in
appoggio allo sbarco degli spedizionieri, comandati da Fidel,
dello yacht Granma a Las Coloradas, sono cominciate nella piazza
della Rivoluzione Antonio Maceo di questa città.
Centinaia di migliaia di persone
si sono recate nello storico sito di
iniziative
culturali e festeggiamenti patriottici, per rendere un meritato
omaggio ai protagonisti dell’insurrezione, in particolare ai
coraggiosi giovani rivoluzionari morti nell’azione: Tony Aloma,
Pepito Tey e Otto Parellada, nonché a Frank País Garcia,
organizzatore e principale capo dell’insurrezione, il cui
ritratto può essere osservato su un cartellone ubicato nella
parte sinistra della scalinata della Piazza.
Hanno presieduto la cerimonia per
il mezzo secolo della gesta del 30 novembre, il membro del Burò
Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba,
comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, i membri del
Burò Politico José Ramón Machado Ventura, Esteban Lazo Hernández,
Misael Enamorado Dager, Miguel Díaz-Canel, i generali di corpo
d’armata Abelardo Colomé Ibarra e Ramón Espinosa Martín; i
comandanti della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez e Guillermo
García Frías e combattenti partecipanti alle azioni del 30
novembre invitati.
Di fronte alla tribuna il generale
di divisione Onelio Aguilera Bermúdez, insieme al generale di
brigata Roberto Legrá Sotolongo, hanno salutato i membri dei 30
blocchi partecipanti a nome del comandante in capo Fidel Castro,
del ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR), generale
dell’Esercito Raúl Castro e del Comitato Centrale, rappresentati
da combattenti della Rivoluzione Cubana, delle Forze Armate
Rivoluzionarie, del Ministero degli Interni, membri delle
Milizie di Truppe Territoriali, ufficiali, marinai,
sottufficiali, studenti delle scuole militari Camilo Cienfuegos,
membri delle Brigate di Produzione e Difesa e delle
organizzazioni studentesche.
La Cantata a Novembre, del poeta
locale Efraín Nadereau ha dato inizio all’iniziativa culturale.
La pioniera Nelia Rodríguez Cruz, allieva dell’ultimo anno della
scuola elementare Armando García ha letto il saluto con cui ha
conquistato il 1° posto provinciale nel concorso Amici delle
FAR.
Poi studenti di differenti livelli
di insegnamento hanno interpretato la canzone E’ Santiago di
Eddy Ochoa.
A nome dei partecipanti alle
azioni del 30 novembre, il generale di brigata Demetrio Montseny
Villa ha espresso che "ribadiamo di fronte al nostro popolo che
potete contare su di noi con la stessa fermezza dei combattenti
del 30 novembre 1956".
Il maggiore della riserva Daniel
Ruiz Miyares, accompagnato dal coro Diminuto ha cantato il pezzo
Seme dei sogni, composto in saluto al 2 dicembre, giornata delle
Forze Armate Rivoluzionarie, dal capitano di fregata José de
Barbados Téllez e messa in musica da Roberto Otaño.
In rappresentanza dei giovani
impegnati a preservare e moltiplicare i trionfi rivoluzionari, è
intervenuta la cadetta Olga Rosa Betancourt Babastro, della
scuola interarmi generale José Maceo.
Per chiudere lo spettacolo
artistico culturale la solista Yalina Lafargue, studentessa del
terzo anno di Medicina, accompagnata da gruppi di danza della
provincia e da studenti della Scuola d’Arte, ha interpretato una
coreografia della canzone Su propia guerra, di Kiki Corona.
Il comandante della Rivoluzione
Ramiro Valdés Menéndez, nelle
parole centrali della commemorazione, ha segnalato che "se il
Che disse in occasione della crisi di ottobre che il popolo era
stato un Maceo, potremmo dire che in tutti questi mesi il nostro
popolo è stato un Fidel invincibile".
Ha segnalato che l’elevata
preparazione, la combattività e lo spirito che si respira nelle
Forze Armate Rivoluzionarie esprime la volontà del nostro
Partito, del nostro popolo di continuare ad avanzare.
Facendo riferimento a Raúl,
secondo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista
di Cuba e primo vicepresidente del Consiglio di Stato, ha
sostenuto che "per la sua fermezza, spirito di lavoro e lealtà,
il nostro popolo lo riconosce come fedele continuatore della
Rivoluzione Cubana".