Cuba e Sudafrica
valutano come eccellenti le loro relazioni
bilaterali dopo una riunione del meccanismo consultivo tra cancellieri che fu
presieduta dai ministri Felipe Pérez Roque e Nkosazana Dlamini-Zuma.
Dopo l'incontro durante il fine settimana, Pérez Roque ha manifestato alla
stampa che i nessi politici tra i due paesi sono forti e si sviluppano in
forma eccellente. In un comunicato congiunto, il Sudafrica ha ratificato la
sua solidarietà con Cuba e con la sua lotta contro il blocco economico imposto
dal governo degli Stati Uniti.
Solitamente questi forum consultivi si effettuano tra vice ministri ma questo
anno le parti hanno deciso di realizzarlo al più alto livello, come ha
spiegato il servizio informativo ufficiale BUA News.
I cancellieri confermarono che scambiarono informazioni sullo stato attuale di
entrambi i paesi e circa avvenimenti regionali dei loro rispettivi continenti
e in particolare sui processi integrazionisti.
Il ministro sudafricano ha informato il titolare caraibico sui temi in
sviluppo dell'Unione Africana e la Nuova Associazione per lo Sviluppo
dell'Africa (NEPAD, nelle sue sigle in inglese).
Lo scambio di opinioni ha riguardato la cooperazione tra i due paesi nei forum
multilaterali, in specifico nel Gruppo dei 77 (G-77) ed il Movimento Non
Allineato e la riforma delle Nazioni Unite. Pérez Roque ha evidenziato che è
significativo che il Sudafrica diriga il G-77, mentre Cuba si appresta ad
assumere la presidenza dei Non Allineati.
“Ora abbiamo l'opportunità di trasformare l'ONU sotto un paradigma
internazionale completamente differente. Tuttavia, se non prestiamo attenzione
a coloro che hanno strutturato l'Organizzazione, 60 anni fa, gli stessi
continueranno a dominarla” ha espresso Dlamini-Zuma.
Il forum consultivo Cuba-Sudafrica ha avuto luogo come continuazione di una
riunione ministeriale tripartita che ha avuto
come protagonisti Dlamini-Zuma, Pérez Roque ed il cancelliere della Malesia,
Syed Hamid Albar, il cui paese è il presidente uscente del Movimento Non
Allineato.
Il ministro cubano ha oservato che i tre riconobbero l'importanza di questo
meccanismo nella difesa del multilateralismo e dei paesi del Terzo Mondo.
Ugualmente, riconobbero il diritto dell'Iran a sviluppare il suo programma
atomico con fini pacifici nella generazione di energia elettrica, al tempo
reiterarono il rifiuto dei Non Allineati alla fabbricazione e proliferazione
delle armi nucleari.
BUA News ha informato che il ministro degli esteri dell'Iran, Manouchehr
Mottaki, ha viaggiato venerdì in Sudafrica e si é riunito nella località
di Hermanus con Dlamini-Zuma, Hamid Albar e Pérez Roque.
Inoltre i tre ministri hanno appoggiato il diritto di Teheran all'uso pacifico
dell'energia atomica e il titolare cubano fu enfatico nel segnalare
la posizione de L'Avana e dei Non Allineati a
beneficio dell'eliminazione totale dell'armamento nucleare sotto verifica
internazionale.
“Il Movimento è contro la proliferazione delle armi nucleari e ha chiesto
durante questi anni che si intavolino negoziati come parte del Trattato di Non
Proliferazione, per ottenere il totale sradicamento di questo armamento nel
mondo”.
In quanto alle recenti elezioni in Palestina, Dlamini-Zuma ha esortato la
comunità internazionale a rispettarle perché rappresentano il risultato di una
votazione libera e giusta. “Sono inoltre un'espressione della volontà del
popolo della Palestina”.
Nella consultazione del passato 25 gennaio, il raggruppamento Hamas guadagnò
la maggioranza dei seggi nel parlamento dell'Autorità Palestina, vittoria che
si è scontrata con gli interessi degli Stati Uniti ed Israele.