Terrorismo per giustificare le ingerenze
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13/10/06 |
La strumentalizzazione della guerra contro il terrorismo per giustificare l'intromissione nei temi interni, l'aggressione alla sovranità degli Stati, sono state denunciate nelle Nazioni Unite dall'ambasciatore cubano, Rodrigo Malmierca.
Intervenendo nella discussione del tema “Misure per Eliminare il Terrorismo Internazionale”, il rappresentante permanente di Cuba nelle Nazioni Unite ha segnalato che questo è un fenomeno che dev’essere combattuto dalla comunità internazionale nel suo insieme.
Cuba condanna la manipolazione, fatta da alcuni Stati, del diritto connaturato alla legittima difesa per giustificare la preparazione di azioni di terrorismo di Stato e per tentare di legittimare l'aggressione e l'ingerenza in temi interni di altre nazioni, ha dichiarato Malmierca, che ha lodato l'adozione da parte dell'Assemblea Generale della Strategia Mondiale di Lotta Contro il Terrorismo come strumento centrale che dovrà guidare “le nostre azioni contro questo flagello, che ha spento tante vite innocenti nella storia”.
Il diplomatico ha ricordato che il suo paese è stato vittima di innumerevoli atti terroristici organizzati, finanziati ed eseguiti dal territorio degli Stati Uniti.
Malmierca ha segnato che decine di terroristi ben noti vivono e si muovono liberamente nell’Unione ed ha ricordato l'esplosione di un aereo civile cubano che esplose in volo nel cielo di Barbados. L’attentato provocò la morte di 73 persone 30 anni fa, nel 1976.
Il rappresentante cubano ha ricordato anche che uno dei responsabili di questo crimine, Orlando Bosch, passeggia liberamente per le strade di Miami ed un altro è il famoso terrorista Luis Posada Carriles, che gli Stati Uniti non vogliono processare o estradare in Venezuela, dov’è reclamato dalla giustizia.
Gli Stati Uniti però mantengono reclusi in prigioni di massima sicurezza Cinque cubani che hanno combattuto contro il terrorismo con grande altruismo e coraggio: Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, Antonio Guerrero e René Gonzalez stavano solo trattando di ottenere informazioni sulle azioni violente che organizzavano i gruppi terroristici radicati a Miami, ha precisato. In questo modo tentavano di salvare le vite di cubani e anche di nordamericani.
Il diplomatico ha sottolineato che Cuba manterrà il suo totale rispetto delle leggi internazionali e la sua cooperazione con i più genuini sforzi della comunità mondiale contro il flagello del terrorismo.
“Cuba non mai ha permesso, né permetterà l'utilizzo del suo territorio per la realizzazione, pianificazione o il finanziamento di atti di terrorismo contro qualunque altro Stato, senza eccezione alcuna.
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