Alleva i corvi......e ti
toglieranno gli occhi!
23 febbraio 2006 (PL)
...A quante
ulteriori morti, di esseri umani innocenti, dobbiamo assistere affinché finisca
questa politica pazza ed assurda verso Cuba?(1)
Il Nuovo Herald di Miami non sorprende chi lo legge. In realtà è un mezzo che
sottrae invece di sommare. Disinforma invece d'informare. Sottrazione
all'intelligenza umana, sottrae alla professione del giornalismo, sottrae
all'etica che ci deve essere.
Nonostante la direzione del giornale, dominata dagli interessi e dall'odio
irrazionale di un piccolo gruppo di mafiosi di Miami, sicuramente esistono
uomini e donne con una certa decenza, un certo decoro, una certa onestà, un
certo senso della professione. Mi dispiacere scrivere questa cronaca per quei
lavoratori e lavoratrici che lavorano lì.
Oltre alle nostre differenze ideologiche, le nostre distinte forme di vedere il
mondo, ci sono questioni che non possono ammettersi. Ci sono limiti che non
possono attraversarsi. Questo limite non è estraneo alla democrazia, alla
libertà di espressione e alla pluralità di opinioni. L’Herald, nella sua
edizione di sabato 18 febbraio un’altra volta passò detto limite. Non è la prima
volta. Siamo abituati alla bugia, alla calunnia ed alla doppia morale, ma non
per abitudine ci rassegneremo ad accettare le assurdità in silenzio.
Come un normale articolo di cronaca, l’Herald riproduce un articolo di Wilfredo
Cancio Isla dove si racconta della riunione celebrata da una ventina di fascisti
che mascherati con vestiti da combattimento, annunciarono a piena voce la
creazione di un comitato di aiuto all'insurrezione armata in Cuba.
Il leader del comitato criminale è né più né meno, l'ultra nazista
Rodolfo Frómeta, lo stesso che
apparve nel 2004 alla TV di Miami vestito in tuta mimetica proclamandosi
disposto a mettere bombe, il capo
dell'organizzazione
criminale Comandi F4, quello che anni fa fu severamente condannato dalla Procura
di Miami ad un anno di libertà vigilata per avere comprato un paio di missili
antiaerei, armi anticarro e vari kg. di esplosivi per farli esplodere in Cuba.
(2)
Questo criminale, abituato all'impunità in cui vive, dopo aver applaudito i suoi
soci del crimine
Luis Posada Carriles,
Santiago Álvarez, Osvaldo Mitat ed altri, fece conoscere i suoi piani per
uccidere il presidente cubano con esplosivi.
Come se fosse lecito e normale, senza il minore pudore, l’Herald riproduce il
tentativo di magnicidio, chiamando questo gruppo di criminali e fascisti
“esiliati belligeranti”.
Realmente, nonostante qualsiasi sforzo si faccia è difficile digerire simile
apologia del crimine organizzato, è difficile accettare che un mezzo di stampa
si presti a minacciare la vita di un mandatario che oltre ad essere amato dal
suo paese e dai paesi del terzo mondo, è considerato uno dei leader più
importanti del secolo XX e XXI.
Oltre al tentativo di uccidere Fidel Castro, si cerca di finire con le conquiste
sociali di un popolo che 47 anni fa decise di essere libero, sovrano e
socialista.
L'articolo non solo è un insulto al popolo cubano, è un insulto maiuscolo ai
soldati nordamericani morti in Iraq.
È un
insulto alla famiglia di Ronni Mofitt, segretaria del diplomatico
cileno Orlando Letelier il cui corpo fecero volare in pezzi nel 1976 in piena
città di New York, questi “esiliati belligeranti”, queste “organizzazioni
combattive” come Cancio Isla chiama Alfha 66 e la Brigata 2506.
Non è necessario andare tanto lontano da casa per lottare contro il terrorismo,
ce l’hanno proprio lì vicino, nel Sud della Florida; sono i Frómeta, i Bosh, i
Posada, i Basulto, i Magriñat, con le loro armi da guerra, i loro missili, le
loro bombe, le loro magioni ed i loro yacht. Con le loro facce tenebrose, quasi
deformi da tanto odio e malvagità accumulata. Quelli che sì sanno torturare,
assassinare e pianificare attentati.
Sono complici di questi criminali coloro che tacciono i loro crimini nel
Congresso nordamericano e li suffragano, come i congressisti Lincoln Díaz Balart
ed Ileana Ross Letinien che ogni volta che qualcuno di questi terroristi è
disturbato dalla giustizia, benché non sia altro che coprire le apparenze,
corrono rapidi a realizzare campagne e collette di fondi esigendo la loro
libertà, come ora stanno facendo con Posada Carriles, Magriñat e Mitat.
Per estensione quelli che fanno apologia del crimine, che pubblicano i loro
scritti, che ridono dei loro attentati ed anche dei nostri morti sono loro
complici.
Fino a quando permetteremo questo? Perché non si esige la chiusura dei mezzi di
stampa che celebrano il crimine, la minaccia e la morte? Perché non si chiudono
queste organizzazioni criminali e si imprigionano i loro responsabili?
Che cosa può dire l’Herald alle madri nordamericane come Cindy Shehann che hanno
perso i loro figli in questa guerra da predatori? Gli diranno che è per lottare
contro il terrorismo? di che terrorismo parlano?
Non è necessario andare tanto lontano per lottare contro il terrorismo, bisogna
rivedere chi c’è in casa, è solo necessario guardare verso il Sud dell'ufficio
ovale. Basta guardare la TV, ascoltare la radio e leggere l’Herald.
“Alleva corvi e ti caveranno gli occhi”, dice un proverbio popolare. Questi sono
i corvi che allevò la CIA, l’FBI e le agenzie speciali del governo
nordamericano, il suo curriculum criminale è stato reso pubblico, non è sorpresa
per nessuno.
Ma nonostante questo stanno lì, pianificando nuove azioni criminali, protetti
dal governo che dice di stare in lotta contro il flagello del terrorismo nel
mondo.
Nel frattempo, Cinque intellettuali cubani compiono atroci condanne di prigione
in USA per avere cercato di ostacolare i crimini di queste organizzazioni
terroristiche contro il popolo cubano e averli denunciati.
(3)
L'articolo dell’Herald mette in ridicolo tutte le bugie di Bush sulla sua
crociata contro il terrorismo. O per caso Frómeta, Posada e Bosh non sono
terroristi?
.... Quante vite in più di esseri umani devono essere sacrificate affinché l’FBI
compia realmente il suo dovere e fermi i veri criminali e terroristi del suo
proprio paese, degli Stati Uniti? (4)
(1 e 4)
Allegato di Ramón Labañino Salazar, 13 Dicembre 2001. Pág.. 19 Il Temporale
Perfetto, Il caso dei Cinque.
(2)
allegati di René González Sehwerert e Fernando González Llort, due dei Cinque
cubani incarcerati in USA per lottare contro il terrorismo. 14 e 18 Dicembre
2001.
(3)
Gerardo Hernández Nordelo, Ramón Labañino Salazar, René González Sehwerert,
Fernando González Llort ed Antonio Guerrero Rodríguez, conosciuti nel mondo come
i cinque cubani, furono arrestati a Miami il 12 settembre 1998 dall’FBI per
lottare contro il terrorismo. In dicembre del 2001 furono dichiarati Eroi della
Repubblica di Cuba. Nel 2005 un gruppo di 3 giudici di Atlanta revocò le loro
condanne ed annullò il giudizio anteriore. Tuttavia loro continuano in prigione.
Migliaia di persone nel mondo hanno esatto la loro immediata liberazione.
Graciela Ramirez-preso da Resumen Latinoamericano
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