30 maggio 2006

 

Cuba ha denunciato all’

ONU il terrorismo USA

 

Omaggio alle vittime cubane del terrorismo

 

 

Cuba ha denunciato nel Consiglio di Sicurezza della ONU l’alto costo delle azioni di terrorismo contro l’Isola in 45 anni, quasi tutte organizzate dal territorio degli Stati Uniti.

 

L’ambasciatrice Ileana Núnez, incaricata per gli interessi di Cuba presso la ONU, ha esposto la denuncia durante una riunione pubblica nel Consiglio di Sicurezza sulle minacce provocate del terrorismo.

 

La diplomatica ha ricordato che come conseguenza di queste azioni sono morti 3478 cubani e altri 2099 sono rimasti invalidi, senza considerare gli alti costi economici per la nazione.

 

Invece di prevenire e reprimere il terrorismo contro Cuba, le autorità degli USA mantengono sequestrati in prigioni diverse Cinque cubani, nonostante la decisione unanime d’un gruppo di giudici dell’11º Circuito d’Appello di Atlanta di revocare le condanne e i processi.

 

Questi cinque cubani lavoravano, con elevato altruismo e coraggio, per ottenere informazioni sui gruppi di terroristi che operano a Miami per prevenire le loro azioni violente e salvare le vite dei cittadini cubani e nordamericani, ha precisato l’ambasciatrice.

 

La Nuñez ha segnalato che la doppia morale di Washington continua e che gli USA non rispettano i loro obblighi internazionali di processare o estradare il noto terrorista Luis Posada Carriles.

 

La diplomatica ha offerto dettagli su questo caso e sulla diffusione dei documenti che mettono in evidenza la complicità delle autorità nordamericane con l’entrata illegale di Posada Carriles negli Stati Uniti con la nave Santrina.

 

Per mesi il governo degli USA ha negato di conoscere l’entrata del terrorista nel suo territorio, anche se è invece ben chiaro che lo sapeva sin dal primo giorno, grazie u un agente segreto della FBI che viaggiava sulla stessa nave, la Santrina.

 

Un altro caso citato dalla diplomatica è stato l’arresto, il 19 aprile a Los Angeles, del cittadino d’origine cubana, Roberto Ferro, che aveva in casa 1571 armi da fuoco, includendo antimissili e granate a mano.

 

Ferro ha dichiarato, dopo l’arresto, d’essere un membro dell’organizzazione terrorista nemica di Cuba "Alpha 66", formata da 100 individui, in California e a Miami, pronti a realizzare azioni violente contro il governo di Cuba.

 

Ferro inoltre ha rivelato che alcune delle armi sequestrate gli erano state consegnate segretamente dallo stesso governo nordamericano, con l’obiettivo d’eliminare Fidel Castro.

 

L’ambasciatrice di Cuba ha informato dettagliatamente il Comitato contro il Terrorismo, stabilito nel 2001 con la Risoluzione 1373 del Consiglio di Sicurezza, sulle azioni di terrorismo di questi e altri figuri e organizzazioni.

 

Cuba ha denunciato la protezione complice del governo degli USA con queste persone e questi gruppi e sino ad oggi il Comitato non ha mai svolto azioni di sorta per valutare le informazioni presentate o iniziato un’investigazione sulle mancanze commesse dagli Stati Uniti a proposito degli obblighi derivati dalla Risoluzione 1373.

 

La Nulez ha reiterato la richiesta del Governo di Cuba al Comitato, perchè valuti le informazioni presentate e la richiesta che il suo lavoro possa contribuire a far sì che si ponga fine all’impunità di cui approfittano nel territorio statunitense coloro che hanno realizzato azioni di terrorismo contro l’Isola.

 

Inoltre la diplomatica ha ripetuto che è impossibile eliminare il terrorismo se si condannano alcuni atti e altri si tacciono, si tollerano o peggio si giustificano.