Illegale l’indulto che liberò

 

Posada Carriles e suoi quattro

 

complici terroristi 

 

Panama 8 agosto 2006 www.prensalatina.it

 

 

La procuratrice della Commissione Anticorruzione di Panama, Mercedes De Leon, ha richiesto un processo giudiziario per abuso di potere di vari ex funzionari  che hanno partecipato all'uscita illegale dal paese del terrorista Luis Posada Carriles.

 

La De Leon sostiene che il viaggio all'estero di Posada Carriles  è avvenuto in una forma illegale e delittuosa, ha informato il quotidiano panamense La Stampa.

 

La De Leon ha presentato precise accuse per abuso di potere contro l'ex ministro di Giustizia Arnulfo Escalona, l'ex capo della Polizia Nazionale Carlos Barés, l'ex vicedirettore di Migrazione Javier Tapia e l'ex direttrice del carcere  Concepción Corro.

 

La funzionaria ha sottolineato lo “smarrimento” della documentazione con cui  l'ex ministro di Governo e di Giustizia, Héctor Aleman, aveva redatto la sua opinione a proposito dell’applicazione dell'indulto ai quattro terroristi.

 

Durante le investigazioni non è stata trovata nemmeno la videocassetta della sicurezza dell'Aeroporto di Tocumen sull'uscita dal paese di Posada Carriles e i suoi tre complici.

 

I quattro criminali erano stati arrestati a Panama mentre pianificavano un attentato contro la vita del presidente di Cuba, Fidel Castro, durante lo svolgimento del Summit Ispano - Americano dei capi di stato e di governo, nel 2000.

 

Poco prima di terminare il suo incarico, la governante di Panama, Mireya Moscoso aveva perdonato i terroristi, che uscirono dal paese aiutati dai funzionari della sua amministrazione.

 

Molte personalità panamensi sostengono che l’indulto non era costituzionale perchè non comprendeva condannati per delitti non comuni ed illegali e perché il processo contro i terroristi non si era ancora concluso.

 

La lista delle azioni terroristiche di Posada Carriles include l'esplosione di un aeroplano civile cubano con 73 persone a bordo, nel 1976, mentre volava nel cielo di Barbados .

 

In un'intervista rilasciata al quotidiano New York Times, Posada Carriles ha riconosciuto  la sua partecipazione all'ondata di attentati che avvennero negli alberghi e in alcune installazioni turistiche  all'Avana, nove anni fa, quando lo scoppio di una bomba provocò la morte di un giovane turista italiano, Fabio di Celmo.

 

Nel 1985, con l'appoggio della CIA, Posada era evaso dal carcere venezuelano dov’era recluso e si era trasferito in El Salvador, dove prestò poi servizio come consulente ai gruppi controrivoluzionari anti-sandinisti, i Contras, che si addestravano in questo paese.
 



Ex funzionari panamensi

verranno processati con l’accusa

di aver appoggiato terroristi

Panama 2 agosto 2006

 

La prima procuratrice Anticorruzione di Panamá, Mercedes De León, ha chiesto il rinvio a giudizio per vari ex funzionari, coinvolti nell’uscita illegale dal paese del terrorista Luis Posada Carriles.

 

De Léon ha chiesto l’apertura di una causa criminale contro l’ex ministro della Giustizia Arnulfo Escalona, l’ex capo della Polizia Nazionale Carlos Barés e l’ex vicedirettore della Migrazione Javier Tapía, ha reso noto il quotidiano La Prensa.

 

La sentenza è stata emessa dopo la conclusione delle indagini richieste dal Dodicesimo Tribunale Giudicante di Panama, ha riportato PL.

 

La procuratrice, secondo il giornale, ha scagionato gli imputati dall’accusa di evasione, ma solo provvisoriamente.

 

Posada Carriles e tre dei suoi complici sono stati arrestati nella nazione dell’istmo mentre stavano pianificando un attentato contro la vita del presidente cubano, Fidel Castro, durante la celebrazione del Summit Ispanoamericano, riunitosi qui nel 2000.La "dama" e il suo "cavaliere"

 

Mireya Moscoso – che ha ampie relazioni con i terroristi anticubani di Miami – poco prima di terminare il suo mandato presidenziale ha indultato illegalmente gli assassini, che sono usciti dal paese con l’aiuto dei funzionari della sua Amministrazione.

 


 

Panama ha riaperto

 l’indagine sull’uscita

 illegale di Posada

4 maggio 2006 Jean-Guy Allard

L’indagine ordinata dalla Procura Anticorruzione panamense contro ex funzionari coinvolti nella liberazione e uscita da Panama di Luis Posada Carriles e di altri tre terroristi di Miami indultati insieme a lui, potrebbe finalmente permettere lo smascheramento di coloro che hanno aiutato Santiago Álvarez a portare fuori dal paese dell’istmo il vecchio assassino con documenti consegnati da agenti dell’Ambasciata nordamericana.

 

Panama ha riaperto l’indagine sull’uscita illegale di Posada dal paeseNel dicembre del 2004 un video di una camera di sicurezza dell’aeroporto della capitale di Panama ha mostrato tre individui, i cui servizi sono stati comprati dalla mafia di Miami nell’ambito della sua cospirazione per liberare il terrorista internazionale, fraternizzare con i quattro assassini e aggiustare surrettiziamente ogni particolare delle loro formalità migratorie.

 

Nel video si vedono l’ex direttore della Polizia Nazionale di Panama, Carlos Bares, l’ex direttore di Migrazione, Javier Tapia e il capo della Direzione d’Indagine e Informazione di Polizia (DIIP), Arnulfo Escobar.

 

La Prima Procuratrice Anticorruzione di Panama, Mercedes de León, ha annunciato venerdì scorso che indagherà su collaboratori e funzionari del Governo dell’ex presidentessa mafiosa Mireya Moscoso, a proposito di quella liberazione illecita.

 

Posada Carriles è stato condannato il 20 aprile 2004 dal giudice quinto del settore Penale, Jose Ho, a 8 anni di detenzione "per aver attentato alla sicurezza collettiva, compreso il bene comune e la falsificazione di documenti".

 

Tra i vari personaggi coinvolti nel caso figurano l’ex ministro di Governo e Giustizia, Arnulfo Escalona, il maggiore della Polizia Nazionale Casto Amor Ramos, l’ex Direttrice di Migrazione, Ilka Bares, Arnulfo Escobar e Javier Tapia.

 

Verranno chiamati a dichiarare anche l’ex direttore della polizia Bares e l’ex direttrice del Sistema Penitenziario, Concepcion Corro, che con così tanta compiacenza organizzava le esposizioni di "pittura" di Posada, che la Moscoso ha visitato affascinata.

 

Il 12º Tribunale del Circuito Penale di Panama ha già autorizzato l’aumento dei procedimenti sommari, date le numerose prove "sull’uscita irregolare" di Posada e dei suoi complici Guillermo Novo, Gaspar Jiménez e Pedro Remón. Gli ultimi tre si sono recati poi negli USA senza nessuna interferenza nè dei funzionari nordamericani d’immigrazione né del FBI.

 

Posada intanto se ne stava in Honduras con un passaporto nordamericano.

 

Carriles e i suoi complici vennero catturati nel novembre del 2000, dopo che il presidente Fidel Castro denunciò un complotto per assassinarlo al suo arrivo in questo paese, dove partecipò al X Vertice Ispano-americano dei Capi di Stato e di Governo.

 

Il giudice Ho ha condannato Jimenez a 8 anni di carcere e Novo e Remon a 7 per associazione illecita per delinquere e possesso di esplosivi.

 

 

LI HANNO COMPRATI TUTTI

 

 

Il 26 agosto 2004 alle 4:30 i quattro terroristi sono stati portati fuori dal carcere El Renacer. La spettacolare operazione ha visto lo stesso Bares, ex capo della Polizia Nazionale, aprire le celle ai delinquenti senza averlo notificato al direttore della prigione, Ricardo Apu.

 

Dal carcere, ubicato a circa 40 Km a sud-est della capitale, Posada e i suoi complici sono stati portati incappucciati verso l’aeroporto locale di Albrook.

 

Lì sono saliti su un aereo da turismo, atterrato all’aeroporto internazionale di Tocumen, dove li stavano aspettando due aerei noleggiati a Miami e pagati dal multimilionario madrileno-miamense Loepoldo Fernández Pujals, da Jorge Mas Santos, capo della Fondazione Nazionale Cubano-Americana (FNCA), dallo stesso Santiago Álvarez e da noti membri del Cuban Liberty Council.

 

Il terrorista Santiago Álvarez ha diretto per mesi a Miami – con la benedizione delle autorità nordamericane – una campagna per raccogliere fondi per comprare la liberazione dei quattro terroristi.

 

il prezzo della Presidente L’Amministrazione di Mireya Moscoso ha negato l’esistenza di tale cospirazione fino al 26 agosto e, poche ore prima della scadenza del suo mandato presidenziale, ha firmato un indulto che ha permesso ai quattro assassini di reiniziare le loro attività.

 

La detta registrazione era stata ottenuta dalla televisione panamense grazie alle indagini intraprese allora dal procuratore superiore speciale Arquímedes Sáez, miranti ad individuare le responsabilità criminali nelle gestioni illegali. Va ricordato che è stato Sáez a ottenere la condanna dei quattro terroristi nei tribunali.

 

 

UN AFFETTUOSO SALUTO AI CRIMINALI

 

 

Il video presentato dai canali televisivi locali mostra un ameno commiato a Posada Carriles e ai suoi complici Gaspar Jimenez, Guillermo Novo e Pedro Remon, durante il quale Bares e i suoi complici si sono abbracciati con i delinquenti e scambiati documenti, pasticcini e tazze di caffé.

 

È stato constatato che nel registro del terminal aereo non ci sono dati su questa partenza né carte d’imbarco.

 

La procuratrice Mercedes de León ha ordinato adesso indagini ad alto livello e prove documentali per accreditare altri fatti riferiti alla partecipazione dei coinvolti.

 

Due dirigenti della Fondazione Nazionale Cubano-America, José Francisco "Pepe" Hernández Calvo e Alberto Hernández Sarduy, si sono recati nel Salvador nella prima settimana di agosto del 2000 per riunirsi con Posada. Gaspar Jiménez si è recato poi in questo paese per ultimare i particolari del complotto per assassinare Fidel a Panama.

 

Il giurista Silvio Guerra, assieme ad altre personalità, ha definito la liberazione di Posada come "un’aberrazione". Anche gruppi studenteschi e sindacali panamensi hanno denunciato l’indulto.

 

Nei mesi successivi alla liberazione di Posada, documenti pubblicati dal sito web Rebelión hanno affermato che la manovra è stata negoziata a Miami da Ruby Moscoso, sorella di Mireya Moscoso, per la cifra di 4 milioni di dollari.

 

È stato anche reso noto che Posada Carriles ha utilizzato documenti falsi, fornitigli dall’Ambasciata nordamericana a Panama, per uscire dal paese dell’istmo. È stato il narco-avvocato Rogelio Cruz a informare Bares che Posada possedeva documenti per "uscire da Panama senza problemi".

 

Secondo Rebelión, nell’agosto del 2002 un nordamericano chiamato John ha fatto visita ai prigionieri. Bares ha messo un’auto con un caporale della Polizia a disposizione del soggetto, che "usciva e entrava dal carcere senza dover chiedere permesso", proprio come faceva nella sede della Polizia e nell’Ambasciata nordamericana.

 

In quella riunione Posada ha indicato di aver scelto dei complici potenziali e menziona Antonio "Tony" Iglesias Pons, Santiago Álvarez Fernández Magriñá, Guillermo Novo Sampoll e Pedro Remón.

 

Santiago Álvarez e un suo complice, Osvaldo Mitat – che si è recato ripetute volte a Panama durante il processo a Posada ed è riapparso sulla nave Santrina quando l’assassino è entrato illegalmente negli USA –, devono comparire nei prossimi giorni presso un tribunale della Florida per possesso illegale di armi.

 

L’indagine della Procura Anticorruzione panamense potrebbe permettere adesso di rimuovere il velo che copre questo caso nel quale gli estremisti di Miami hanno fatto intervenire, grazie ai loro legami con il clan Bush, gli allora alti funzionari del governo nordamericano Colin Powell e Otto Reich.