PER PIÙ DI QUARANTA ANNI
Posada ha beneficiato della
“patente di corso” della CIA
J.G. Allard, 10 gennaio 2006
|
“Non smette di richiamare l’attenzione che gli yankees abbiano contrattato un documentarista tedesco per accusare nuovamente Cuba del caso Kennedy e cercare d'ingannare l’opinione pubblica per tentare di giustificare l’azione che stanno per compiere: mettere in libertà Posada Carriles”, ha commentato il direttore del quotidiano Granma, Lázaro Barredo, nella Tavola Rotonda della Televisione Cubana, denunciando un documentario presentato alcuni giorni fa da una catena televisiva pubblica tedesca.
Barredo ha segnalato la pubblicazione nel suo quotidiano e nel settimanale Granma Internacional di un ampio reportage di Gabriel Molina, che dimostra la falsità del documentario e indica le vere intenzioni del suo autore, a favore del terrorista internazionale Luis Posada Carriles.
Barredo, segnalando in quante occasioni la CIA, negli ultimi quattro decenni, ha protetto Posada, ha commentato che questo gli ricordava “le storie dei corsari e dei pirati dei secoli XVII e XVIII”.
“Gli imperi davano ai corsari ed ai pirati la patente di corso per il crimine, per l’assassinio. Posada Carriles è uno degli individui che più ha tratto vantaggio da questa patente di corso, fin da quando venne incorporato nella CIA”.
L’Agenzia lo protesse nel febbraio 1962 quando si rifugiò in un’ambasciata, quando arrivò a Fort Bennings e lo addestrò, quando lo inviò in Venezuela come agente della DISIP “e si trasformò nel commissario Basilio che torturò e assassinò”, ha ricordato il giornalista.
“Lo protesse quando commise il criminale attentato contro l’aereo a Barbados; quando fuggì dalla prigione venezuelana di San Carlos per poi riapparire a Ilopango in due posizioni, una coperta e l’altra ufficiale...” ha detto sottolineando come la CIA mise Posada, “fuggito da una prigione dov’era rinchiuso come terrorista, assieme a Félix Rodríguez Mendigutía, a capo dell’operazione segreta Iran-Contras”.
“Lo protesse quando l’operazione terminò e dopo le udienze al Senato...e lo protesse quando venne arrestato a Panama per aver tentato di assassinare Fidel!” ha aggiunto.
È dimostrato che Posada Carriles ha al suo attivo più di 30 azioni violente contro Cuba e che è implicato direttamente o indirettamente in azioni compiute in più di 25 paesi europei, latinoamericani e negli stessi USA, ha ricordato Barredo.
La Tavola Rotonda di questo 9 gennaio è stata dedicata al fatto, riportato da un quotidiano di Miami, che il Governo nordamericano sta analizzando la possibilità di concedere la libertà condizionale al terrorista Luis Posada Carriles, dopo aver congelato la sua estradizione in Venezuela.
Secondo il ‘Miami Herald’ la situazione migratoria di Posada, attualmente agli arresti in un centro di detenzione dell’Ufficio d’Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE), in Texas, verrà rivisto il 24 gennaio a prescindere dal suo ampio curriculum criminale.
Una nota emessa dall’ICE ha informato gli avvocati del terrorista che “verrà tenuto conto” se l’individuo “rappresenta un pericolo per la comunità” e se “sarà disposto a comparire regolarmente” di fronte ai funzionari competenti.
Il giornalista e sperimentato investigatore sul tema, Reinaldo Taladrid, ha segnalato che Posada operò nel gruppo terroristico JURE (Giunta Rivoluzionaria Cubana), una delle due organizzazioni cubanoamericane legate all’assassinio del presidente John F. Kennedy, secondo l’ampia indagine condotta da un comitato selezionato della Camera dei Rappresentanti degli USA.
Taladrid ha menzionato come l’articolo di Molina faccia riferimento a Silvia Odio, che era membro del JURE e che questo lo ha ricordato un documento della CIA declassificato il 15 aprile 1998.
“Si tratta di una lettera indirizzata al direttore della CIA che dice testualmente: Luis Clemente Posada Carriles fece parte dell’equipaggio del motoscafo utilizzato nel gennaio 1965 dalla Giunta Rivoluzionaria Cubana (JURE), per infiltrare a Cuba il suo leader”, ha detto il giornalista.
“Lo stesso gruppo del quale fece parte Silvia Odio, che dichiarò di aver visto Oswald e che coincise con Oswald ed i fratelli Novo Sampol!”, ha commentato aggiungendo che si tratta anche di un altro elemento che spiega anche “perchè Posada appare nella lista delle persone che vennero indagate dal Comitato”.
“Un’altra ragione perchè si senta felice, contento e se ne stia zitto, perchè non dica tutto ciò che sa”, ha concluso Taladrid.