Rimandata l’udienza sulla

 

 richiesta di cittadinanza di

 

 Posada Carriles

21 aprile 2006 AIN

 

L’ udienza per la richiesta di cittadinanza statunitense del terrorista Luis Posada Carriles è stata rimandata dalle autorità alla prossima settimana.

 

Membri delle organizzazioni che hanno protestato di fronte alle fote delle vittime dell’attentato delle Barbados.
Membri delle organizzazioni che
 hanno protestato di fronte alle foto
 delle vittime dell’attentato delle
 Barbados.

Gli esperti del servizio d’immigrazione e dogana degli USA devono interrogare il criminale d’origine cubana nazionalizzato venezuelano e considerare la petizione di nazionalità presentata dai suoi avvocati, ha informato una nota stampa di PL da Washington.

 

Posada Carriles, ex agente della CIA, è tuttora rinchiuso nel centro di detenzione di El Paso, in Texas, per il delitto d’immigrazione illegale e non per la sua lunga carriera di terrorista.

 

Il delinquente è stato arrestato dalla polizia federale nel maggio del 2005, dopo il suo ingresso illegale nel territorio degli Stati uniti proveniente dal Messico.

 

Posada Carriles e uno dei principali autori del sabotaggio di un aereo della Cubana de Aviaición nel 1976, che provocò la morte di 73 persone innocenti nel cielo di Barbados.

 

Inoltre Posada ha diretto vari attentati con bombe, avvenuti negli alberghi dell’Avana e in uno perse la vita il giovane Fabio di Celmo, nel 1977. Inoltre il criminale aveva organizzato a Panama un fallito attentato contro il presidente di Cuba, Fidel Castro, nel novembre del 2000.

 

La difesa di Posada, nazionalizzato venezuelano, chiede la sua libertà grazie alla concessione della cittadinanza degli Stati Uniti, dice la nota.

 Questa richiesta si basa sulla partecipazione del criminale come soldato dell’esercito degli USA durante la guerra contro il Vietnam negli anni ’60.

 

In un’udienza preliminare in Texas, l’ex agente della CIA ha avvisato che per la sua partecipazione ad azioni organizzate al servizio dello spionaggio, egli potrebbe fare rivelazioni che comprometterebbero il governo nordamericano stesso.

 

 

PROTESTE PER LA PRESENZA DI POSADA CARRILES NEGLI USA

 

 

Un gruppo d’organizzazioni sociali nordamericane ha effettuato una manifestazione di protesta contro la presenza del terrorista Luis Posada Carriles nel territorio degli Stati Uniti, sfilando davanti al centro dove costui è detenuto con i cartelli che mostrano i volti delle vittime di Barbados.

 

La protesta è stata realizzata nonostante l’annullamento dell’udienza e gli organizzatori della manifestazione, includendo Pax Christi, il Comitato di Juarez di solidarietà con Cuba, la coalizione AMSWER e il Progetto Organizzativo del Sudest, hanno deciso di ripeterla il prossimo 27 aprile quando si dovrebbe svolgere finalmente, dopo la richiesta dell’avvocato dell’assassino di una proroga.

 

L’avvocato José Pertierra, rappresentante del Governo venezuelano per la domanda d’estradizione ed esperto in temi d’ emigrazione, ha dichiarato che l’immigrazione dovrebbe semplicemente respingere la richiesta di naturalizzazione per via dei precedenti di Posada, perchè tutto questo non cambia il fatto che sia stato condannato per un delitto di violenza.

 

Eduardo Soto, difensore del terrorista, ha detto che non c’è modo di negargli la cittadinanza: quel che la legge stabilisce è che il richiedente abbia mantenuto una buona condotta morale nell’ultimo anno e abbia militato nelle forze armate in epoca di guerra. Luis Posada risponde ai due requisiti.

 

Pertierra assicura però che la legge nordamericana è molto chiara in questi casi, perchè la persona che sollecita la naturalizzazione non può avere commesso crimini con aggravanti.

 

Luis Posada Carriles è stato condannato a Panama per un delitto di violenza e condannato a più d’un anno di carcere che, per definizione è delinquenza con aggravanti.

 

La legge migratoria nordamericana sostiene che se l’azione di delinquenza con aggravanti è avvenuta dopo il 29 novembre del 1990, la persona non avrà la naturalizzazione perchè questo è un impedimento legale permanente e la condanna di Posada è avvenuta nel 2004. È assolutamente escluso, ha dichiarato Pertierra.

 

Le organizzazioni di solidarietà sostengono la causa dei Cinque cubani: Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González, sequestrati da anni negli USA per aver combattuto il terrorismo contro l’Isola.