27 giugno 2006 da www.granma.cu
Tavola Rotonda: Denunciata la natura criminale della mafia anticubana
La natura criminale della mafia terrorista anticubana radicata a Miami e la sua complicità con le autorità nordamericane, sono state denunciate nella Tavola Rotonda Informativa quotidiana di Cuba.
La necessità di difendersi del popolo cubano di fronte a questa realtà, come dimostra il caso dei Cinque, è stata spiegata dai partecipanti che hanno messo a fuoco la denuncia di truffa presentata Miami dal mafioso José Antonio Llama, alias Toñín, contro un gruppo dei suoi stessi soci.
Collaboratore del già deceduto milionario Jorge Mas Canosa, ex presidente della detta Fondazione Nazionale Cubano Americana, (FNCA), Llama ha riconosciuto di fronte a vari giornalisti che lui e altri membri dei questa organizzazione avevano creato nel 1993 un gruppo paramilitare per compiere sabotaggi a Cuba e assassinare il Comandante in Capo, Fidel Castro.
Un elicottero, aerei, imbarcazioni ed esplosivi furono comprati dai terroristi grazie a un prestito milionario per poter effettuare le loro azioni e molto denaro fu consegnato, secondo Llama, a José Pepe Hernández, funzionario d’alto rango nella FNCA.
Il denaro doveva essere poi versato in banca con i contributi dei membri della FNCA, ma questi non rispettarono l’impegno e Llama non ha potuto restituire il prestito ed ha dichiarato la bancarotta, denunciando i suoi ex soci.
Tra i membri del detto gruppo paramilitare ci sono terroristi oggi sotto processo per possesso illegale di armi, tra i quali Santiago Álvarez Fernández-Magriñá e Osvaldo Mitat. Altri figuri coinvolti nei fatti sono Pepe Hernández, Luis Zúñiga e Ninoska Pérez.
Nella Tavola Rotonda sono state date molte informazioni sulle attività della FNCA e sui suoi dirigenti, sempre denunciate dalle autorità e dai mezzi di comunicazione di Cuba.
Eduardo Soto, avvocato del terrorista Posada Carriles, ha fatto affermazioni che provano inequivocabilmente che il governo degli Stati Uniti protegge i terroristi nordamericani.
In una mozione presentata a El Paso, in Texas, dove prosegue il processo di Posada Carriles per la sua entrata illegale nell’Unione, Soto ha affermato che le attività criminali di costui erano "ben note alle autorità degli USA".
Questo "Lasciar fare" contrasta
fortemente con la persecuzione di queste stesse autorità contro ogni persona
che vuole viaggiare a Cuba; per questo i conduttori della Tavola Rotonda hanno
esaminato le varie disposizioni statali e federali anticubane vigenti negli
Stati Uniti, tra le quali la
proibizione fatta ai
professori universitari della Florida di viaggiare e avere reazioni con i
colleghi di Cuba. I professionisti nordamericani hanno protestato e reclamato
di fronte ai tribunali il diritto costituzionale agli scambi accademici. |
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