HAITI

Gli stessi padrini che a Cuba

 

 Jean-Guy Allard 23/02/2006 - GI -


Le agenzie nordamericane che hanno organizzato, orientato e finanziato varie entità politiche haitiane e hanno manipolato spudoratamente le elezioni in quest’isola dei Caraibi afflitta dalla povertà, sono le stesse che troviamo dietro i piani nordamericani per la creazione a Cuba di "un’opposizione" fittizia, strumentalizzata dagli Stati Uniti.

 

Dal 2004 ad oggi Haiti ha vissuto un’interminabile tragedia. Infatti due anni fa una mafia di politici e funzionari nordamericani, dopo una campagna internazionale di disinformazione, ha ordito il sequestro e l’esautorazione del presidente Jean-Bertrand Aristide, con la benedizione della Casa Bianca.

 

Questa mafia ha avuto come sostegno economico per realizzare i suoi piani l’United States Agency for International Development (USAID), l’International Republican Institute (IRI) e la National Endowment for Democracy (NED), tutte quante organizzazioni fortemente coinvolte in molteplici attività d’ingerenza a Cuba.

 

Due ricercatori, uno canadese e l’altro nordamericano, Anthony Fenton e Jeb Sprague, entrambi specializzati su Haiti ed i Caraibi, hanno appena dimostrato come l’USAID, l’IRI e la NED hanno finanziato gruppi politici haitiani che hanno preteso di opporsi alla volontà della maggioranza dei cittadini di quel paese attraverso la frode elettorale.

 

"La strategia del secondo turno elettorale presidenziale è stata ideata dal Haiti Democracy Project da Washington", ha affermato Fenton conversando con Gl.

 

"La loro cosiddetta missione di osservazione include un osservatore ufficiale del Governo nordameBakerricano, John Merrill, capo dei programmi dell’emisfero occidentale del Dipartimento della Difesa ed è legata al candidato principale dell’IRI e della NED, Charles Henri Baker".

 

Fenton ha segnalato un servizio del 25 novembre dell’Agenzia Haitiana di Stampa, dove si rivelava che otto partiti oppositori di Aristide si erano appena accordati per un secondo turno delle elezioni presidenziali, allo scopo di recuperare.

 

Il testo ha descritto in anticipo come Fusion des sociaux democrates, Grand Front centre droit, Allyans, MOCHRENA, Rassemblement des démocrates nationaux progressistes, Organization du peuple en Lutte, Union de Chavannes Jeune et Regroupement RESPE/KONBA si sarebbero raggruppati dopo il primo turno elettorale attorno al loro candidato alla presidenza, che avrebbe riunito così il numero più alto di voti.

 

La maggioranza di queste organizzazioni sono vincolate in un modo o nell’altro alle attività di USAID/IRI/NED nel paese durante gli ultimi anni. Dirigenti di OPL e Konakom si sono riuniti a Washington con funzionari dell’IRI e del Dipartimento di Stato, insieme a Rudy Boilos, imprenditore milionario vincolato alla creazione dell’Haiti Democracy Project.

 

I gruppi Ayiti Kapab, KONAKOM, OPL e PANPRA sono stati raggruppati dall’IRI addirittura in un "gruppo socialista".

"Ad Haiti la sinistra è a destra", ha commentato Fenton.

 

Jeb Sprague, ricercatore universitario della California, ha indicato che il programma civile delle Nazioni Unite ad Haiti ha ricevuto 3 milioni di dollari dalla USAID, una quantità che è stata utilizzata per "spianare il terreno" politico, distribuendo questi fondi a gruppi che hanno partecipato o hanno sostenuto il golpe contro Aristide.

 

Il programma USAID-UNOPS ha fornito materiale elettorale, soldi per la propaganda televisiva e radiofonica, opuscoli, poster, uffici da campo, veicoli e computer a tutti i partiti tranne a LESPWA, il gruppo di Preval.

 

Sprague, dopo aver consultato l’elenco delle sovvenzioni erogate dalla NED per il 2005, ottenuto da Fenton, ha indicato che ad Haiti sono stati consegnati circa 541.000 dollari e una quantità simile è prevista per il 2006. "La NED fa apertamente quello che la CIA faceva di nascosto... Sta finanziando gruppi della società civile ed organizzazioni che ‘convengono’ con gli interessi strategici degli Stati Uniti".

 

Fenton ha segnalato l’esistenza di una "strategia ad ampio raggio, coordinata tra gli altri dal Dipartimento di Stato, dalla NED, dall’USAID, per patrocinare collettivamente le condizioni affinché eserciti il dominio un’elite strettamente conforme alle esigenze di una globalizzazione neoliberista".

 

Il ricercatore canadese ha ricordato che il primo comunicato emesso dal Haiti Democracy Project prima della chiusura dei seggi elettorali segnalava: "Tutto indica che per le elezioni presidenziali e legislative, la maggior parte dei candidati dovrà prepararsi ad un secondo turno".

 

Fenton ha sottolineato l’influenza del HDP "sul sistema mediatico", che insisteva nell’affermare che la possibilità di un secondo turno doveva venire accettata come un’ipotesi seria.

 

Il Miami Herald ha presentato Charles Henri Baker, ex capo del gruppo 184 anti Aristide, diventato candidato presidenziale, come "una fonte affidabile".

 

Fondation Espoir, l’organizzazione del portavoce di Baker, Hans Tippenhauer, ha ricevuto 182.970 dollari dalla NED dopo il rovesciamento di Aristide e approssimativamente 40.000 dall’IRI.

 

Il 29 gennaio scorso, in un articolo pubblicato su The New York Times, l’ex ambasciatore USA ad Haiti, Brian Dean Curran, ha accusato l’IRI ed il suo rappresentante nel paese dei Caraibi, Stanley Lucas, di aver contribuito a creare il ‘caos’ ad Haiti.

 

Il diplomatico ha detto di aver avvertito ripetutamente l’Amministrazione Bush prima del colpo di Stato che un gruppo presuntamente dedicato alla ‘costruzione della democrazia’ lo stava ostacolando nel suo lavoro.

 

"Ho avvertito che Haiti stava precipitando a capofitto in un cataclisma, nel completo disordine, in un altro golpe violento... Ma invece di un cambiamento di politica, appariva sette mesi dopo un individuo accusato di aver capeggiato gli squadroni della morte". Si trattava di Stanley Lucas, che è tuttora il rappresentante dell’IRI a Porto Principe.

 

In un articolo intitolato The other regime change (L’altro cambiamento di regime) pubblicato dal sito web salon.com, il giornalista nordamericano Max Blumenthal rivelava già nel luglio del 2004 come l’IRI, rappresentato da Lucas, ha diretto il colpo contro Aristide.

 

Secondo Blumenthal, Lucas è la versione haitiana del collaborazionista iracheno Ahmed Chalabi. "Ex campione di judo con fama di ‘playboy’, Lucas proviene da una famiglia benestante legata ai Duvalier, il cui regime assassino dominò Haiti per decenni. Questa famiglia è nota ad Haiti anche per il massacro di circa 250 piccoli agricoltori che esigevano una ridistribuzione delle terre della sua tenuta, avvenuto nel 1987.

 

L’attivista del Partito Repubblicano nordamericano più coinvolto nella cospirazione contro Aristide e che ha scelto Lucas come rappresentante dell’IRI si chiama Caleb McCarry.

 

McCarry adesso è il proconsole designato dall’Amministrazione Bush per tentare di annettere Cuba agli USA.