Come
era prevedibile, l'annuncio lo ha fatto il gran capo di tutto l'ingranaggio
delle 16 agenzie di spionaggio statunitensi, John Negroponte. Una nuova
posizione molto speciale è stata creata dagli Stati Uniti e mira, con la sua
guerra sporca, contro due paesi dell'emisfero: un direttore di missione della
CIA per Cuba e Venezuela.
Un vecchio lupo della CIA, Jack Patrick Maher, è stato scelto, almeno fino a che
nomineranno uno permanente, come dicono i ben informati, ciò che lascia
intravedere che camminano molto rapidamente nei loro piani di destabilizzazione.
Coi suoi 32 anni di esperienza nel ramo, si trasforma nel responsabile per
soprintendere l'informazione raccolta, l'analisi che di essa si fa, riempire i
vuoti nello spionaggio e, "tra gli altri doveri", mettere a punto una strategie
di raccolta delle informazioni.
Non ho il minore dubbio che la misura, per quanto riguarda Cuba, ha molto a che
vedere con quel capitolo segreto del Piano Bush; rispetto al Venezuela, ha di
mira le prossime elezioni presidenziali ed il desiderio di destabilizzarle o
farle sfociare in violenza. E se teniamo conto che esistono anche missioni
speciali per Iran e la Repubblica Popolare Democratica della Corea, si completa
una mappa delle aggressioni disposte da Washington contro coloro che ostacolano
le sue pretese di essere il padrone e signore del mondo. Altre tre divisioni
sono dedicate all'antiterrorismo, la controproliferazione, suppongo di armi di
distruzione di massa, e il controspionaggio.
Secondo il direttore nazionale dello spionaggio degli Stati Uniti, cioè
Negroponte, che si fece una fama durante la guerra di bassa intensità che causò
migliaia di morti in America Centrale, l'incarico di Maher diventa necessario
perché "gli sforzi oggi sono ad un punto critico, quando gli artefici della
politica devono mettere a fuoco l'incremento delle sfide che Cuba e Venezuela
causano alla politica estera statunitense".
Tuttavia, l'agenzia United Press International citava il portavoce Carlo Kropf
per informare che questa designazione era una risposta alle "preoccupazioni di
vecchia data" sulla necessità di mantenere un fuoco strategico sui due paesi.
Pertanto il fiammante funzionario CIA "sarà responsabile di assicurare che gli
artefici della politica abbiano un'ampia gamma d'informazione aggiornata e
precisa su cui basare le proprie decisioni".
Non bisogna essere pratici in queste questioni per dedurre che gli Stati Uniti
cercheranno, a tutti i costi, di aumentare i suoi agenti CIA dentro Cuba ed in
Venezuela, e tanto nell'Isola come nella Repubblica Bolivariana devono avere una
buona miniera in ciò che chiamano "dissidenti" od "opposizione", tanto da essere
utilizzati non solo come agenti della sovversione ma anche dello spionaggio.
L'investigatrice statunitense-venezuelana Eva Golinger osservava, al riguardo,
che nel suo paese, dal 2005, la CIA ha incrementato il suo personale del 50% e
menziona che ha dedicato speciale attenzione al lavoro nelle forze armate del
Venezuela.
In quanto a Cuba, dopo aver fatto conoscere la seconda versione del Piano Bush
ed illusisi con la temporanea malattia del Comandante in Jefe Fidel Castro, da
Miami, si scommise su un appello alla ribellione delle nostre Forze armate e del
nostro popolo, ma se cercano buoni e veri informatori dovrebbero già sapere che
si sono schiacciati il dito con la porta.
Tuttavia, la guerra con l'intenzione d'intervenire, alterare e distruggere le
due rivoluzioni che commettono il dignitoso peccato di servire da esempio a
tutto un continente, va presa sul serio. Non può negarsi che, attenendoci al suo
curriculum, Jack Patrick Maher è esperto in materia e conosce la regione, perché
ha servito nei Gruppi di Lavoro per Colombia e Messico, fu capo della Divisione
dell'America Latina e dei Caraibi, come del Direttorio d'Informazione per
l'Appoggio Politico, ed attualmente occupa il carico di Ufficiale dello
Spionaggio Nazionale per l'Emisfero Occidentale.
Con ragione, commentando la designazione di Maher e con il suo abituale sarcasmo
e buon umore, il presidente Hugo Chávez disse: "Essi hanno selezionato Jack lo
Squartatore"… ma aggiunse: "Quale che sia il piano, li sconfiggiamo", e questa è
una dichiarazione che i cubani sottoscrivono al cento per cento.
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