Venezuela e Iran insieme contro

il nemico americanosionista



| mercoledì 2 agosto 2006 | Cristiano Tinazzi |
 

 

Il presidente venezuelano Hugo Chávez domenica scorsa durante la sua visita a Teheran ha accusato lo stato sionista di praticare “terrorismo” e “fascismo” nel suo confronto militare contro gli Hizbullah libanesi e ha denunciato gli Stati Uniti come un pericolo per l’umanità. “Quello che sta facendo adesso Israele contro i Palestinesi è terrorismo e ‘fascismo’ ”, ha detto il presidente davanti ad un gruppo di studenti dell’Università di Teheran. Chávez durante l’incontro è stato insignito della decorazione della Gran Medaglia della Repubblica Islamica. “Nessun regime imperialista del mondo ha messo in pericolo l’umanità quanto l’impero statunitense”, ha detto il presidente. “Il governo ed il popolo venezuelano denunciano il ‘fascismo’ israeliano. Il nostro compito è chiaro. Dobbiamo rimanere uniti, salvare l’umanità e sbarazzarci dell’impero nordamericano”, ha aggiunto. Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad, presente insieme al presidente Chávez alla cerimonia, ha definito Israele come uno “stato artificiale, illegittimo e usurpatore”. Accuse sono piovute anche nei confronti degli Stati Uniti e della Gran Bretagna per il loro sostegno agli attacchi dei sionisti in Libano. “I britannici, che hanno pianificato questo regime, e gli Stati Uniti perché lo sostengono incondizionatamente, sono responsabili di ciò che sta accadendo”. Ha detto il presidente iraniano. Il riferimento è stato all’ultimo massacro sionista avvenuto proprio domenica scora nella cittadina di Cana, quando 57 civili, tra cui più di trenta bambini, sono morti sotto un bombardamento terrorista portato dagli aerei di Tel Aviv.
Chávez, al termine della sua visita, durata due giorni, ha qualificato il suo omologo iraniano come “fratello” e ha ricevuto proprio dalle mani di quest’ultimo l’alta onorificenza della Repubblica Islamica. La motivazione è stata per “la sua battaglia politica, per la sua popolarità e per il suo appoggio all’Iran sulla questione nucleare durante la votazione della risoluzione contro la repubblica islamica”, secondo quanto riferito in un comunicato della presidenza iraniana.
Il presidente venezuelano era atterrato a Teheran sabato scorso per una breve visita di due giorni con l’obbiettivo di rafforzare il legame tra i due Paesi, entrambi nel mirino di Washington, e stringere accordi di tipi economico.
Iran e Venezuela sono membri dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEP) e hanno rafforzato le loro relazioni da quando Chávez è salito al potere nel 1999.
Dopo aver presenziato alla cerimonia tenutasi all’università di Teheran, Chávez y Ahmadinejad hanno firmato diversi accordi di cooperazione congiunta tra gli altri, nei settori dell’energia, del commercio, delle finanze e della salute. Tra gli accordi, uno riguarda in specifico la preparazione del personale dell’azienda statale petrolchimica venezuelana Pequiven nelle strutture iraniane della compagnia nazionale Petroquimical. Questo accordo prevede anche la creazione di un centro di formazione per il personale del petrolchimico in Venezuela.
Uno degli accordi più importanti riguarda un progetto di cooperazione per l’esplorazione di nuovi giacimenti petroliferi ubicato nella zona dell’Orinoco (sudest del Venezuela) in forma congiunta tra la Petro Pars (Iran) e la Pdvsa (Venezuela). Altri accordi nello specifico riguardano la costruzione di una fabbrica di medicinale, il trasferimento tecnologico nel settore dell’aviazione civile e una maggiore collaborazione in materia ambientale.