Il Venezuela denuncia il
tentativo di Washington
di provocare caos
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Il Venezuela ha
denunciato la possibile esistenza di un piano degli Stati Uniti per generare
caos nella nazione sud-americana mediante conflitti sociali, specificamente nel
settore dei trasporti.
Il presidente dell'Assemblea Nazionale, Nicolás Maduro, ha avvisato che questa
può essere l'interpretazione delle dichiarazioni della segretaria di Stato
statunitense, Condoleeza Rice, che ha lodato il supposto appoggio internazionale
ad uno sciopero del settore dei trasporti in Venezuela. Parallelamente, il
Ministero degli Affari Esteri ha sollecitato Washington per chiarimenti sulle
dichiarazioni della funzionaria statunitense.
In dichiarazioni a giornalisti, nella sede parlamentare, Maduro ha affermato che
nessuna agenzia di notizie ha dato il presunto appoggio internazionale
affermato dalla Rice, ciò che include tali dichiarazioni tra le trappole
orchestrate dall'amministrazione del presidente George W. Bush.
“Per caso il governo degli Stati Uniti sta pagando qualcuno affinché
organizzi una paralisi, come fece anni fa in Cile?” si é domandato il
Presidente del Parlamento venezuelano.
Maduro ha avanzato la possibilità che stiano assumendo sicari per ammazzare
autisti ed acutizzare i conflitti che le autorità venezuelane conoscono e per i
quali cercano soluzioni.
Ha ricordato che circa 1500 autisti si sono riuniti con i parlamentari per
esporre loro i problemi del settore che sono sfociati ad una parziale forma di
protesta per la morte di un autista ad opera della malavita.
Ha aggiunto che ci sono dirigenti del settore del trasporto vincolati
all'oppositore partito Azione Democratica ed ha indicato la possibilità di
un'alleanza con gli Stati Uniti per provocare, in tal modo, il caos.
Nei prossimi giorni si costituirà un tavolo nazionale di discussione sul
trasporto nell'Assemblea Nazionale con tutte le parti relazionate per analizzare
i problemi del settore.
Nel frattempo, il vice ministro degli Affari Esteri, Mari Pili Hernández, ha
sollecitato una spiegazione a Washington sulle dichiarazioni della Rice, che
sono considerate un'intromissione nei temi interni del paese.
In una conferenza stampa, Hernández ha indicato la possibilità che si tratti di
un tentativo di destabilizzare il paese in vista delle elezioni presidenziali
del prossimo 3 dicembre, nelle quali i sondaggi indicano il trionfo del
presidente Hugo Chávez.