| 10 settembre 2006 | www.granma.it | |
Denuncia Chavez: la CIA alla guida
dell'opposizione venezuelana
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Durante un comizio a Maracaibo, nello stato di Zulia, a circa 700 chilometri da Caracas, Chávez ha accusato gli oppositori d’essere i candidati dell’impero di "Mister Diavolo", come chiama il presidente Bush.
"I candidati dell’impero hanno già cominciato ad andare a Miami per ricevere ordini e denaro e si riuniscono in segreto con i gringos" ha precisato.
Il capo dello Stato è candidato alla rielezione per il Movimento Vª Repubblica e per altre 20 organizzazioni politiche; egli ha chiarito che sa bene dove si stanno riunendo i suoi rivali "con gli emissari del diavolo, i funzionari della CIA e dell’ambasciata dei gringos a Caracas".
Chávez ha invitato i suoi sostenitori a fare un lavoro molto accurato di proselitismo, casa per casa, per vincere le prossime elezioni in questo importante stato petrolifero, controllato adesso dal governatore all’opposizione Manuel Rosales.
I settori dell’opposizione promuovono Rosales come candidato unitario per tentare di frenare l’appoggio maggioritario per la proposta di rielezione di Chávez, con più del 50% di intenzioni di voto in tutti i sondaggi.
Rosales, che propone la politica del capitalismo nordamericano, in opposizione al progetto socialista di Chavez, è andato recentemente a Miami, in una visita personale.
Fonti locali della stampa hanno denunciato che il politico è andato in Florida a ricevere istruzioni e un appoggio per portare avanti la sua campagna, incentrata sulla proposta di ripartire direttamente una parte dei guadagni che derivano dal petrolio.
Rosales è accusato d’aver appoggiato il golpe di stato contro Chávez, nell’aprile del 2002, e di collaborare di nascosto ai piani di divisione nazionale, con la separazione del ricco stato petrolifero di Zulia.
Chávez ha accusato i candidati di Mister Diavolo di voler separare Zulia dal Venezuela, per via dell’approvazione data al governo, che è di circa l’80%, e della profondità della coscienza popolare.
"Dato che non possono
prendersi il Venezuela, cercano di smembrare il paese e di formare una colonia
a Zulia: questo è il piano dell’impero tramite i suoi lacché, separare lo
stato per schiavizzarlo... ma non ci riusciranno", ha assicurato il presidente
venezuelano. |