Il Venezuela di Chavez è una
minaccia perché offre l'alternativa
... di una società giusta
| 13 maggio 2006 | John Pilger | |
Chávez oggi rappresenta una minaccia, soprattutto per gli Stati Uniti.
Il motivo? Come i Sandinisti in Nicaragua, che hanno basato la loro
rivoluzione sul movimento cooperativo britannico, e come il moderato Allende
in Cile, Chávez offre l'alternativa di una società migliore.
Ho
passato le ultime tre
settimane filmando nei quartieri collinari di Caracas, in strade e case
impersonali che sfidano la legge di gravità e la pioggia torrenziale e che di
notte emergono come lucciole nella nebbia.
Si dice che Caracas sia una delle città più violente del mondo, tuttavia non
ho conosciuto la paura; i più poveri hanno dato il benvenuto ai miei colleghi
ed a me con il calore tipico dei comuni venezuelani ma anche con l'evidente
fiducia di un popolo che sa che il cambiamento è possibile e che, nella vita
di tutti i giorni, ricupera dei concetti nobili da lungo tempo svuotati del
loro significato in occidente: "riforma", "democrazia popolare", "equità",
"giustizia sociale" e, si, "libertà".
L'altra notte, in una stanza disadorna eccetto che per un singolo tubo
fluorescente, ascoltai queste parole pronunciate da gente come Ana Lucia
Fernandez, 86 anni, Celedonia Oviedo, 74 anni e Mavis Mendez, 95 anni. La più
giovane, Sonia Alvarez, di 33 anni, era venuta con i suoi due giovani figli.
Fino a circa un anno fa, nessuno di loro sapeva leggere e scrivere; adesso
studiano matematica. Per la prima volta nell'era moderna il Venezuela ha quasi
il 100% di gente che sa leggere e scrivere.
Questo risultato è dovuto ad un programma nazionale, chiamato Mision Robinson,
creato per adulti ed adolescenti ai quali in precedenza a causa della povertà
era negata l'istruzione. Mision Ribas da a tutti un'istruzione da scuola
secondaria, chiamata il bachillerato. (I nomi Robinson e Ribas si riferiscono
ai leader dell'indipendenza del Venezuela del 19° secolo).
Chiamate, come molto altro qui, dal nome del grande liberatore Simon Bolivar,
sono state aperte le università "bolivariane", ovvero popolari, proponendo,
come mi ha detto un genitore, "tesori della mente, storia, musica ed arte che
appena sapevamo esistessero".
Sotto Hugo Chavez, il Venezuela è il primo importante produttore di petrolio
ad usare le entrate petrolifere per riscattare i poveri.
Mavis Mendez, durante i suoi 95 anni, ha visto una parata di governi
presiedere alla rapina di decine di miliardi di dollari con il saccheggio del
petrolio, molto di questo volato a Miami, assieme alla più incredibile discesa
verso la povertà mai conosciuta in America Latina; dal 18% nel 1980 al 65% nel
1995, tre anni prima che Chavez fosse eletto.
"In senso umano non contavamo", ha detto. "Vivevamo e morivamo senza vera
istruzione ed acqua corrente e cibo che non potevamo permetterci. Quando ci
ammalavamo, i più deboli morivano. Nell'est della città, dove ci sono le case
signorili, eravamo invisibili oppure temuti. Ora posso leggere e scrivere il
mio nome e tanto di più; e qualunque cosa dicano i ricchi ed i loro media,
abbiamo piantato i semi di una vera democrazia e sono piena di gioia di essere
vissuta per esserne testimone".
I governi dell'America Latina spesso danno ai loro regimi un nuovo senso di
legittimazione formando un'assemblea costituente che stende una nuova
costituzione.
Quando fu eletto nel 1998, Chavez ha utilizzato ciò brillantemente per
decentralizzare, per dare alle società impoverita a livello locale un potere
che non avevano mai conosciuto ed iniziò a smantellare una sovrastruttura
politica corrotta come un prerequisito per cambiare la direzione
dell'economia. La costituzione di misiones come mezzi per deviare i sabotatori
nella vecchia e corrotta burocrazia è stata tipica della straordinaria
immaginazione politica e sociale che pacificamente sta cambiando il Venezuela.
Questa è la sua "rivoluzione bolivariana", che, a questo stadio, non è
dissimile dalle democrazie sociali post belliche europee.
Chavez, ex maggiore dell'esercito, era ansioso di provare che non era ancora
un altro "uomo forte" dei militari. Ha promesso che ogni sua azione sarebbe
stata soggetta alla volontà del popolo. Nel suo primo anno come presidente,
nel 1999, ha tenuto un numero senza precedenti di votazioni: un referendum su
se il popolo voleva oppure non voleva una nuova assemblea costituente;
elezioni per l'assemblea; un secondo referendum per ratificare la nuova
costituzione ... Il 71% del popolo ha approvato ciascuno dei 396 articoli che
hanno dato a Mavis e Celedonia ed Ana Lucia ed ai loro figli e nipoti libertà
senza precedenti; come l'Articolo 123, che per la prima volta riconosce i
diritti umani di persone di razza mista e di colore, dei quali uno è Chavez.
"I popoli indigeni", dice, "hanno il diritto di mantenere le loro pratiche
economiche, basate sulla reciprocità, la solidarietà e lo scambio ... e di
definire le loro priorità ... "
Il piccolo libro rosso della costituzione venezuelana nelle strade è diventato
un bestseller. Nora Hernandez, una lavoratrice comunitaria del barrio Petare,
mi ha portato nel suo supermercato statale locale, che è finanziato
interamente dalle entrate petrolifere e dove i prezzi sono fino alla metà di
quelli delle catene commerciali. Mi ha mostrato fieramente gli articoli della
costituzione scritti sul retro dei pacchi di detersivo in polvere. "Non
possiamo tornare indietro", ha detto.
Nel barrio La Vega, ho ascoltato un'infermiera, Mariella Machado, una grossa
donna nera di 45 anni con una risata magnificamente maliziosa, stare in piedi
e parlare ad un consiglio urbano su materie che spaziavano dai senza tetto
alla guerra in Iraq. Quel giorno, stavano varando Mision Madres de Barrio, un
programma mirato specificamente alla povertà tra le madri sole.
In base alla costituzione, le donne hanno il diritto ad essere pagate come
badanti e possono prendere a prestito da una speciale banca delle donne. Dal
prossimo mese, le casalinghe più povere riceveranno circa £120 (US$227) al
mese (€ 293).
Non è sorprendente che Chavez adesso abbia vinto otto elezioni e referendum in
otto anni, aumentando ogni volta la sua maggioranza, un record mondiale. E' il
capo di stato più popolare dell'emisfero occidentale, probabilmente del mondo.
E' per questo che è sopravvissuto, sorprendentemente, ad un colpo di stato
sostenuto da Washington nel 2002.
Mariella e Celedonia e Nora e centinaia di migliaia di altri vennero giù dai
barrios e pretesero che l'esercito restasse leale.
"Il popolo mi ha salvato", mi ha detto Chavez. "Lo ha fatto con tutti i media
contro di me, prevenendo persino i fatti fondamentali di quanto era accaduto.
Per la democrazia popolare in azione eroica, le suggerisco che non ha bisogno
di guardare oltre".
Gli attacchi avvelenati a Chavez, che domani arriva a Londra, sono iniziati e
somigliano misteriosamente a quelli della televisione e della stampa private
venezuelane, che chiedono che il governo eletto venga rovesciato.
Attacchi a Chavez privi di fondamento questa settimana sul Times e sul
Financial Times, ciascuno con quella peculiare malizia riservata per i veri
dissenzienti dall'unica vera via della Thatcher e di Blair, seguono una
parodia del giornalismo su Channel 4 News lo scorso mese, che ha totalmente
accusato il presidente venezuelano di complottare per fabbricare armi nucleari
con l'Iran ... una fantasia assurda.
Il reporter si è schernito delle politiche per sradicare la povertà ed ha
presentato Chavez come uno scellerato buffone, mentre a Donald Rumsfeld,
incontestato, veniva permesso di paragonarlo a Hitler.
Per contrasto, a Tony Blair, un aristocratico senza nessun equivalente dato
democratico, essendo stato eletto da un quinto degli aventi diritto al voto ed
avendo causato la morte violenta di decine di migliaia di iracheni, è stato
permesso di continuare a rivoltare la verità sulla veramente assurda favola
della sua sopravvivenza politica.
Naturalmente, Chavez è una minaccia, specialmente per gli Stati Uniti.
Come i sandinisti in Nicaragua, che fondarono la loro rivoluzione sul
movimento cooperativo inglese ed il moderato Allende in Cile, presenta la
minaccia di una via alternativa di sviluppare una società giusta: in altre
parole, la minaccia di un buon esempio in un continente dove la maggioranza
dell'umanità ha a lungo sofferto una condizione da bracciante designata da
Washington.
*
Negli anni '80, nei media USA, la "minaccia" del piccolo Nicaragua era
dibattuta seriamente finché venne schiacciato. Il Venezuela sta chiaramente
venendo "ammorbidito" per qualcosa di simile.
Una pubblicazione dell'esercito USA, 'Dottrina della guerra asimmetrica contro
il Venezuela', descrive Chavez e la rivoluzione bolivariana come la "maggiore
minaccia dalla fine dell'Unione Sovietica e del Comunismo".
Quando dissi a Chavez che storicamente gli USA in America Latina si sono
aperti la strada, egli replicò: "Si, ed il mio assassinio non sarebbe una
sorpresa. Ma l'impero è in difficoltà ed il popolo del Venezuela resisterà ad
un attacco".
"Chiediamo soltanto il sostegno di tutti i veri democratici".
*
Il nuovo libro
di John Pilger, Freedom Next Time,
sarà pubblicato il mese prossimo da Bantam Press
http://www.johnpilger.com