| Caracas 15 novembre 2006| www.radiocittaperta.it |
Prove di dialogo tra
Caracas e Washington |
"E' stata una conversazione a mio parere molto positiva, credo che si tratti di un primo passo per affrontare in futuro temi di interesse reciproco e vedere se possiamo fare progressi per il 2007" ha detto Bronfield, al termine della riunione, a cui ha preso parte anche il vice di Maduro, Jorge Valero, aggiungendo: "L'impressione è che i due governi abbiano interesse a risolvere alcune questioni e migliorare il rapporto di comunicazione. Abbiamo cominciato su una buona base con il riconoscimento reciproco dei risultati elettorali di novembre negli Stato Uniti (le elezioni di mezzo termine, vinte dai Democratici, ndr) e di dicembre qui in Venezuela (le presidenziali vinte dal presidente Hugo Chavez) e speriamo che questo apra un periodo più positivo e costruttivo".
Maduro ha parlato di "incontro sincero, molto chiaro e cordiale" anche se "i venezuelani hanno sufficienti motivi per non fidarsi della parola di questo governo degli Stati Uniti. Ma noi venezuelani abbiamo anche la capacità, la maturità, per sederci a discutere in modo rispettoso".
Riguardo al riconoscimento della riconferma di Chavez alla guida del paese, il ministro ha parlato di "gesto storico che potrebbe aprire un'opportunità di dialogo".
Washington, secondo Maduro "ha accettato la realtà non solo del Venezuela ma la nuova realtà del Continente" in riferimento alle recenti affermazioni in Nicaragua ed Ecuador, dei candidati alla presidenza di sinistra, Daniel Ortega e Rafael Correa.
Caracas, tuttavia, insiste nel porre
alcune condizioni, prima fra tutte "l'estradizione immediata, come gesto
di buona volontà, del terrorista d'origine cubana ed ex-collaboratore
della CIA
Luis Posada Carriles,
condannato in Venezuela come mandante dell'attentato contro un aereo delle
linee cubane che nel 1976 provocò la morte di 73 persone.
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