Il cancelliere del Venezuela, Nicolás Maduro, ha osservato che il governo,
non rinnovando la concessione ad operare al canale Radio Caracas
Televisión (RCTV), sostiene la democratizzazione del suo spazio
radioelettronico .
In
dichiarazioni a giornalisti, Maduro ha segnalato che con questa decisione
lo Stato fa valere le leggi costituzionali vigenti ed il loro
carattere democratico.
Il presidente Hugo Chávez aveva annunciato che non sarebbe stata rinnovata
a RCTV, canale che qualificò come golpista, la concessione, la cui
scadenza é prevista per il 27 maggio 2007, ad operare con segnale aperto .
Secondo il cancelliere il Venezuela sta muovendosi per la costruzione di
un nuovo modello della comunicazione che porrà termine alla dittatura
mediatica dell'oligarchia.
A giudizio di Maduro, i mezzi di comunicazione devono progredire verso il
sociale e non verso la bugia, né verso i piccoli gruppi con interessi
estranei a quelli della maggioranza.
Ha affermato che ciò che aspetta il Venezuela è una nuova storia nella
vita televisiva e delle comunicazioni, segnata da nuovi valori, dalla pace
e dal condividere.
Il titolare degli Esteri ha detto che Chávez ha agito sempre in base alla
legge e la verità si farà largo davanti alle bugie e manipolazioni di
certi gruppi ed interessi.
Il ministro dell' Informazione e Comunicazione, William Lara, ha
denunciato una manipolazione mediatica contro il governo, dopo l'annuncio
che non sarà rinnovata la concessione a RCTV.
Lara ha osservato una reazione stemperata di certi settori e mezzi di
comunicazione che trattano di tergiversare quanto annunciato, al riguardo,
dal presidente Hugo Chávez.
A sua volta, ha indicato che si mente al paese ed al mondo quando si
pretende voler far credere che il governo vuole revocare o espropriare
detto mezzo di comunicazione.
In questo senso, ha chiarito, che "non c'è espropriazione, non c'è revoca
di concessione ma si conclude la concessione".
Il ministro ha sottolineato che la decisione del governo parte da una base
legale stabilita nella Legge di Responsabilità Sociale della Radio e
Televisione.
Lara ha ricordato che, negli ultimi anni, una delle politiche editoriali
di RCTV è stata promuovere l'intolleranza e la disubbidienza così come
trasmettere messaggi subliminali, sufficienti elementi che giustificano la
decisione.