Il Venezuela fornirà diesel alla Bolivia
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Il Presidente del Venezuela, Hugo Chávez Frías,
ed il Presidente eletto della Bolivia, Evo Morales, hanno sottoscritto martedì
nel Palazzo di Miraflores, sede dell’esecutivo, diversi accordi di cooperazione
tra i due paesi, fondamentalmente in materia energetica, educativa e sanitaria.
La firma degli accordi, che comprende la fornitura da parte del Venezuela del diesel consumato dalla Bolivia, è avvenuta nel Salone Ayacucho, dopo la riunione di Chávez e Morales nella sede dell’esecutivo.
Il Venezuela ha messo nero su bianco l’impegno a scambiare la sua esperienza in materia di idrocarburi con il paese fratello ed il suo appoggio all’iniziativa dell’Accordo di Cooperazione Cuba-Bolivia per sconfiggere in 30 mesi l’analfabetismo, riguardante una significativa percentuale dei cittadini del paese andino.
Entrambi i leader hanno convenuto di unire i loro sforzi nei programmi sanitari e di mettere in marcia meccanismi di cooperazione per l’applicazione di politiche che permettano di conseguire la stabilizzazione macroeconomica e diano un accelerato e solido impulso allo sviluppo economico e sociale.
Hanno anche salutato i progressi compiuti dai popoli dell’America Latina e dei Caraibi.
Il leader del Movimento al Socialismo (MAS) è arrivato in mattinata a Caracas, da dove continuerà il suo viaggio verso l’Europa, compiendo una serie di visite prima dell’assunzione della carica, prevista per il 22.
Morales, che visita per la prima volta la patria di Simon Bolívar dopo il suo trionfo elettorale del 18 dicembre, è stato ricevuto con gli onori di un Capo di Stato dal Presidente del Venezuela, Hugo Chávez, nell’aeroporto internazionale Simón Bolívar, di Maiquetía.
"La Bolivia si incorpora alla lotta anti-neoliberale e anti-imperialista", ha affermato l’illustre ospite in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa al suo arrivo, avvenuto approssimativamente alle 9.50 del mattino ed ha inviato un saluto ai popoli venezuelano e latinoamericano.
"Rappresento la Bolivia, figlia prediletta di Simón Bolívar e mi sento molto contento in questo processo d’integrazione latinoamericana", ha assicurato Evo.
Il Capo dello Stato venezuelano ha puntualizzato da parte sua che il trionfo elettorale del leader del MAS rappresenta il ritorno dei popoli, risvegliatisi con una grande coscienza.
"Stiamo formando l’asse del bene"
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Il presidente eletto della
Bolivia Evo Morales, ha detto al suo arrivo nella capitale venezuelana per una
breve visita, che lotterà a favore dei poveri e degli indigeni, nella
prospettiva di una "seconda liberazione dell’America Latina", ha reso noto DPA
da Caracas.
"Siamo determinati a lottare per i poveri ed i popoli indigeni (...). Continueremo questa lotta fino alla liberazione della Bolivia e dell’America Latina. Fortunatamente possiamo contare su molti movimenti sociali e politici che si sono uniti a questa lotta per la liberazione della nostra America Latina così come fecero i nostri antenati e specialmente (il ‘Libertador’ venezuelano) Simón Bolívar", ha dichiarato Morales di fronte ai giornalisti.
Secondo l’agenzia, il presidente eletto ha aggiunto che in Venezuela si sta "incorporando a questa lotta anti-neoliberale e anti-imperialista" che, ha detto, si combatte anche a Cuba e in Venezuela in questi "nuovi tempi".
Hugo Chávez ha dichiarato, poco prima di ricevere Evo Morales all’aeroporto di Maiquetía, che cercherà di sostenere i piani governativi del nuovo presidente boliviano, tesi a "riscattare la dignità" del paese sudamericano. "Parleremo della legge statale, sulle terre produttive, per la sicurezza dei cittadini, sulla sovranità industriale, sulla trasformazione dell’educazione e la rivalorizzazione della cultura. Sono i progetti del Governo di Evo; parleremo di questo e di come il Venezuela potrà modestamente sostenere il Governo di Evo e del popolo boliviano in quello che Evo ha definito molto bene il riscatto della dignità della Bolivia, della Bolivia boliviana, bolivariana, della nuova Bolivia", ha detto.
Chávez ha respinto le accuse nordamericane secondo le quali egli si proporrebbe di formare un "asse del male" assieme alla Bolivia ed ha affermato che "l’asse del male è costituito da Washington e dai suoi alleati nel mondo che minacciano, invadono, uccidono e assassinano. Noi stiamo formando l’asse del bene. Il nuovo asse del nuovo secolo".
Prensa Latina ha commentato che con l’arrivo del presidente eletto della Bolivia, si rafforza l’esistenza di un nuovo tipo d’alleanza in America Latina, il cui scopo è una politica maggiormente favorevole alle classi popolari.
Lo stesso Morales, indica PL, che come segno dei nuovi tempi è arrivato vestito con una camicia a maniche corte, ha precisato con le sue prime parole di questo viaggio in Venezuela che si tratta di trasformare in realtà il sogno di Simon Bolívar della Patria Grande americana.
"Il trionfo dell’America Latina è un fatto", ha puntualizzato Evo, ribadendo anche la determinazione di non tradire la fiducia in lui riposta da più del 50% dei votanti, creando un Governo a favore dei poveri e dei popoli indigeni.
Dopo aver visitato Cuba, Evo Morales ha reiniziato la sua serie di visite all’estero con il Venezuela e la continuerà in Europa, Sudafrica, Cina e Brasile.