Il Venezuela avverte sulla reazione negativa per pressioni all'Iran
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Il ministro venezuelano dell'
Energia e Miniere, Rafael Ramírez, ha avvisato che le pressioni sull'Iran
avranno un effetto negativo sui mercati energetici, con possibili aumenti nelle
quotazioni del greggio.
Nella cornice dell'appuntamento ministeriale dell'Organizzazione dei Paesi
Esportatori di Petrolio (OPEP) a Vienna, Ramírez ha dichiarato alla stampa che il
Venezuela appoggia la posizione di Teheran ed ha aggiunto che non è d’accordo con
nessuna sanzione contro l'Iran.
Il funzionario ha indicato la necessità di
un'amministrazione più responsabile negli Stati Uniti, dopo aver ricordato le azioni
contro il suo paese, l'invasione ad Iraq e le tensioni intorno all'Iran.
In tale senso, Ramírez ha ricordato che “è una politica permanente degli Stati Uniti
quella di appropriarsi delle nostre riserve -di idrocarburi- in maniera
violenta”. In questa forma, il mondo sta pagando il prezzo di una politica
internazionale nordamericana molto aggressiva.
Il programma nucleare iraniano ha ricevuto forti critiche da parte di Washington
e dell'Unione Europea (UE), sostenitori di discutere la questione nel Consiglio di
Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nei suoi pronunciamenti, Ramírez ha ratificato che, per il momento, il gruppo si
asterrà dal ridurre le quote di produzione ma a marzo ci sarà un nuovo incontro
che potrebbe rivedere al ribasso le quote ufficiali di estrazione che oscillerebbe tra
i 500 mila ed un milione di barili
giornalieri.
Le quote ufficiali dell'OPEP si situano in 28 milioni di barili giornalieri,
sebbene nella pratica l'estrazione si avvicini ai 30 milioni di unità.