Una nuova alba
Il presidente della Bolivia, Evo
Morales e quello del Venezuela, Hugo Chávez si sono dati appuntamento lunedì per
firmare otto accordi che riguardano principalmente gli scambi commerciali,
l’alleggerimento del deficit boliviano di gasolio e la cooperazione energetica.
La Bolivia ha ottenuto il rifornimento garantito e continuo di 200 mila
tonnellate di petrolio all’anno, mentre il Venezuela in cambio riceverà la
fornitura di 200 mila tonnellate di soya e 20 mila tonnellate di pollo. I due
presidenti hanno siglato il patto nel Palazzo del governo di La Paz (lo stesso
dove hanno prestato giuramento pochi giorni prima i ministri di Morales) come
preambolo all’inaugurazione dell’apertura degli uffici della compagnia
petrolifera venezuelana, la Pdvsa, in Bolivia. Con questa decisione, la Bolivia
è formalmente membro dell’iniziativa socioeconomica dell’Alba (Alternativa
Bolivariana para las Américas). “Siamo convinti che il governo è disposto ad
aiutarci e a comprare la nostra la soya”, ha detto Morales, aggiungendo inoltre
che nel campo dell’educazione sono state create 5 mila borse studio, offerte
principalmente agli studenti delle zone rurali e si è parlato anche di
importanti progetti in campo sanitario. “Non vogliamo essere uno
stato-mendicante, chiediamo che vengano comprati i nostri prodotti e che in
questo modo si crei un settore di vendita per i piccoli produttori”, ha detto
Morales, confermando l’interessamento del Giappone a comprare Quinua e zucchero.
Bolivia e Venezuela hanno firmato anche i seguenti accordi: energetico,
ortofrutticolo e di sviluppo rurale, scolastico, di sviluppo sociale, educativo
e sportivo, di salute e medicina. E inoltre hanno firmato la dichiarazione di
Pace. “Noi ci mettiamo al vostro servizio - ha detto Chávez – con modestia, con
le cose che in sette anni abbiamo appreso, gli errori che abbiamo commesso, i
successi che abbiamo conseguito; umilmente collaboreremo con voi in questo
sforzo gigantesco, che oggi comincia”. Il ministro venezuelano per l’Energia e
il Petrolio, Rafael Ramírez, ha spiegato che il suo Paese non accetterà il
pagamento in dollari per la fornitura di combustibile, ma soya, la principale
produzione in campo agricolo della Bolivia dell’est. I 30 milioni di dollari
sotto forma di donazione che Chávez aveva offerto a Morales alcune settimana fa,
si sono concretizzati in una serie di programmi che il governo boliviano gestirà
autonomamente. L’apertura degli uffici della Pdvsa invece, permetterà di fornire
assistenza tecnica alla compagnia petrolifera YPFB (Yacimientos Petrolíferos
Fiscales Bolivianos), che sarà ristrutturata totalmente con il progetto di
formare una serie di società nelle quali il governo terrà la maggioranza delle
azioni. Inoltre sono state aperte agenzie della Banca di sviluppo (Bandes) e
della Banca Industriale venezuelana, la quale ha in serbo un progetto di
apertura di crediti per 50 milioni di dollari per finanziare operazioni nel
settore dello sviluppo della microimprenditoria (microcredito). Questo
l’incontro con il Venezuela.
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