| 10 novembre 2006 | M.Menendez Quintero www.granma.cu |
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Creata la prima brigata internazionalista
del Venezuela
• I brigatisti sono in Bolivia, per estendere la solidarietà ricevuta da Cuba |
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La presenza in Bolivia della prima Brigata Internazionalista del
Venezuela dimostra la disposizione dei giovani di questa nazione di estendere la solidarietà ricevuta da Cuba, grazie alla quale il Venezuela è già una nazione libera dall’analfabetismo.
Con giustificato orgoglio, Enrique Ramos, presidente dell’Istituto Nazionale della Gioventù della Repubblica Bolivariana, parla dei 18 ragazzi e ragazze del suo paese coinvolti in questo compito.
"Da sei mesi sono in Bolivia assieme ai cubani e sono giovani che giungono da una patria dove sino a ieri c’era il capitalismo; in un tempo davvero corto e rapido abbiamo imparato molto dal popolo dell’Isola", ha commentato.
Ramos ha partecipato alla XIII Conferenza dei Ministri e degli alti responsabili della gioventù ispano-americana, che si è svolta all’Avana.
Ramos considera molto importante il fatto che nell’incontro non si è analizzato solo il compimento delle Mete del Millennio – tra le quali c’è il diritto all’educazione primaria – ma si sia proposta soprattutto la solidarietà tra i popoli. "Inoltre è molto soddisfacente la forma molto seria con la quale il governo del Venezuela ha fatto propri gli obiettivi", ha detto.
"In Venezuela abbiamo visto come i cubani aiutavano a sradicare i principali problemi e all’Avana abbiamo imparato, ascoltando quello che è motivo di discussione, abbiamo detto quello che stiamo facendo e proposto la solidarietà con gli altri paesi. Credo che la nostra riunione si stata davvero necessaria, perchè i governi e le Nazioni Unite pianificano, ma poi rimangono indifferenti. È molto bello che siano proprio i giovani a portare avanti tutto questo, a far sì che non resti solo un’idea sulla carta, che si sia noi a fomentare le agende alternative. I capi di stato del mondo devono stare all’erta, perchè la gioventù sta esigendo un mondo più giusto, più umano e più solidale.
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