Caracas 14 agosto 2006  - F.Lopez www.granma.cubaweb.cu

 

Due messaggi di Chávez

 

attraverso Granma

 

 

 

Sabato 12 agosto é stato un giorno memorabile nella capitale venezuelana. Non solo perché il Presidente Hugo Chávez iscrisse ufficialmente la sua candidatura per le lezioni del 3 dicembre prossimo, bensì per l'omaggio che rese a Fidel in Piazza Caracas, vicino al posto dove il Comandante in Capo fece il suo primo discorso fuori da Cuba, il 23 gennaio 1959, 15 giorni dopo il trionfo rivoluzionario.

Emozionato, Chávez ha annunciato che andrà a L'Avana per congratularsi con
Fidel per i suoi 80 anni e condivise con le masse presenti, molto emozionate, un'intima riflessione: "Fidel Castro è a queste altezze della storia; un uomo che sconfigge la morte prima di incontrarla. Fidel è già vivo nelle pagine della storia del nostro popolo. Fidel non morrà mai. Compagno, amico, maestro e padre di tutti i rivoluzionario di questa terra.... viva Fidel, accidenti! ".

Lì, tra il coro di "Viva Fidel!" traspariva l'anima del popolo, Chávez mostrò due dei regali che avrebbe portato al suo amico a nome di tutti i venezuelani: una tazza di porcellana che appartenne a Bolivar ed una bella daga. C'é molto simbolismo in questi oggetti e nell'ambiente di solennità che si creò tra l'oratore e la folla. Più che un omaggio, era la gratitudine eterna a Fidel.

Pochi momenti prima del discorso in Piazza Caracas, Chávez iscrisse la sua candidatura nel Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) e tenne una conferenza stampa, dove rispose, tra altre domande, a quelle poste da Granma:

Buona pomeriggio Presidente, auguri per la candidatura.... Il fatto che l'opposizione abbia il suo candidato oggi non garantisce che il 3 dicembre il Presidente Chávez abbia uno o vari concorrenti nel processo elettorale. Al ritiro di questi candidati dell'opposizione, quale sarà la sua strategia e quella del suo Comando per garantire ai venezuelani che si realizzi l'esercizio elettorale che essi aspettano per il 3 di dicembre?

"Grazie per la domanda. Questo è uno degli scenari che noi siamo obbligati a valutare, perché fa parte dei piani imperiali per tentare di destabilizzare il nostro paese. Io spero che le altre candidature e le altre correnti politiche della destra non si prestino al piano imperialista. Ad ogni modo non saremo sorpresi.

"Se i candidati che già si stanno iscrivendo e finiranno di farlo in questi giorni, cominciassero a dire, verso ottobre, davanti all'evidenza della dura sconfitta che gli daremo, per KO, che si ritirano, adducendo quello che già addussero appena 8 mesi fa, quando ritirarono le candidature a deputati all'Assemblea Nazionale, e cercassero di rifare un golpe istituzionale, tentando di scatenare la guarimba, la destabilizzazione e cercare con ciò la caduta del governo rivoluzionario, se essi lo facessero, noi contrattaccheremo. Abbia la sicurezza che si pentirebbero. Questa non è una minaccia, ma come l' 11 aprile ed il 12 aprile fecero quello che fecero e ci riempirono perfino di sangue, di lacrime, di terrore dopo noi contrattacchiamo...

Io stesso sto elaborando il piano di contrattacco politico e sociale. Io raccomando che non lo facciano, perché si pentirebbero. Il contrattacco che lanceremmo questo stesso dicembre servirebbe, tra le altre cose, per approfondire molto più e per accelerare molto più la Rivoluzione bolivariana.

"Magari i candidati, tutti, il paese, i mezzi di comunicazione ed i politici, riconoscano ed accettino e giochino pulito per il paese... magari tutti siano pronti a difendere le loro idee, ad esporre il loro progetto, a convincere il paese, utilizzando le armi dell'etica. Ora, se si ritirassero dimostrerebbero, un'altra volta, la loro genuflessione davanti al piano imperialista di destabilizzazione del paese; ma abbi la sicurezza che tanto i loro padroni di Washington che i lacché di qui, si pentirebbero, tu puoi scriverlo così su Granma che è un mezzo di comunicazione serio e che dice sempre la verità".

Più avanti, il Presidente Chávez ha assicurato che voleva, attraverso il periodico Granma, salutare il popolo cubano e Fidel Castro per il suo 80esimo anniversario. E ha ricordato che la notte del passato venerdì, con un gruppo di amici e con le sue figlie, stava ricordando un poesia che regalerà a Fidel, ed ha anticipato un breve frammento della stessa: "Buona notte storia / ingrandisce la tua porte storia / perché stiamo entrando con Fidel a cavallo... ".