Anzoategui, Venezuela, 7 giugno 2006 |
Dichiarazione di Anzoátegui |
Quando nel 1936 il colpo di
Stato di Francisco Franco scatenò la guerra civile che mise fine al breve e
bel sogno della II Repubblica Spagnola, le persone più lucide di tutto il
mondo compresero immediatamente che la Spagna era solo la prima trincea di una
guerra globale di atroci conseguenze per l'umanità. Il fascismo di Hitler e
Mussolini sembrava a molti una soluzione accettabile per la crisi del
capitalismo, ed incoscienti o indifferenti davanti alla grandezza della sua
barbarie, le classi governanti europee tradirono la causa della dignità,
sempre contagiosa e potenzialmente rivoluzionaria.
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Puerto la Cruz, Venezuela, 7 giugno 2006 (PL) |
È stato riaffermato il valore della
cultura nella lotta all’imperialismo
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Con la riaffermazione del valore della cultura per resistere alla dittatura mediatica dei grandi mass-media è terminato il IV Incontro della Rete delle reti in difesa dell’Umanità.
Per tre giorni circa 90 scrittori, poeti e artisti di Spagna, Cuba e Venezuela hanno sostenuto che l’impegno degli intellettuali è una fondamentale necessità del nostro tempo, ha affermato Fernando Rojas, coordinatore generale dell’evento.
Rojas ha spiegato che nei dibattiti dei sette gruppi di lavoro ci sono state 24 conferenze, per mezzo delle quali ci si è avvicinati in maniera attualizzata e creativa all’esperienza della Guerra Civile, alla lotta contro il fascismo e al suo significato per le sfide di oggi.
Argomenti sulla natura aggressiva dell’imperialismo e le sue violazioni ai diritti umani e crimini di guerra sono stati offerti dai partecipanti.
Secondo Rojas, durante lo svolgimento dell’iniziativa si è sviluppato un dialogo fecondo tra scrittori, saggisti, giornalisti e rappresentanti dei movimenti e delle missioni sociali.
E’ stato ribadito che l’internazionalismo e la solidarietà continuano ad essere valori fondamentali dei movimenti progressisti e rivoluzionari.
Il funzionario cubano ha annunciato che gli atti delle conferenze offerte verranno pubblicati e che prossimamente si svolgeranno incontri dedicati alla Repubblica Spagnola e alla memoria della Guerra Civile.
Come parte del programma dell’incontro, gli intellettuali hanno visitato le installazioni delle missioni sociali portate avanti dal Governo del presidente Chávez ad Anzoátegui.
"Vanno sottolineate le trasformazioni che abbiamo visto nei quartieri, dove prima mancavano i servizi sanitari ed educativi", ha dichiarato a Prensa Latina lo scrittore cubano Pablo Armando Fernández, Premio Nazionale della Letteratura, il quale ha elogiato l’opera della Rivoluzione bolivariana che "nobilmente offre gratis al popolo tutti i servizi".
Il percorso ha compreso i moduli Barrio Adentro I e II (programmi destinati alla salute), un centro di riabilitazione integrale, gli ospedali infantile e oncologico, quest’ultimo costruito ad un costo approssimativo di 10 milioni di dollari.
Durante la giornata inaugurale di domenica scorsa è stato scoperto nel Parco Andres Eloy Blanco un busto in omaggio al poeta spagnolo Federico García Lorca, il cui 70º anniversario della fucilazione (19 agosto 1936) ricorrerà prossimamente.
Questo martedì è stata
inaugurata nel Museo José Antonio Anzoátegui l’esposizione fotografica
denominata "Poeti, poeti, poeti", dello scrittore venezuelano Enrique
Hernández D’Jesús. |
M.P.Valenzuela - 5 giugno 2006 - Anzoategui, Venezuela - GI |
Gli intellettuali contro
l’imperialismo e per la verità |
Lo stato venezuelano di Anzoátegui si è trasformato domenica nella capitale del pensiero critico, riunendo circa 90 intellettuali di Cuba, Venezuela e Spagna nel IV Incontro Internazionale della Rete delle Reti in Difesa dell’Umanità.
L’evento è stato inaugurato nel Parco Andrés Eloy Blanco di Puerto La Cruz, dove è stato scoperto il busto del poeta spagnolo Federico García Lorca, 70 anni dopo la sua fucilazione per mano del fascismo.
Tarek William Saab, poeta e governatore dello stato di Anzoátegui ha segnalato, parlando in apertura dell’evento, che questa sarà la capitale del dibattito e della ricostruzione di una memoria che per i rivoluzionari costituisce un dovere ed un impegno: celebrare il 70º anniversario della Repubblica Spagnola e ricordare quei momenti di crudeltà e di violazione dei diritti umani perpetrata a livello di massa, che alcuni hanno voluto cancellare.
Il ministro della Cultura cubano, Abel Prieto, ha sostenuto durante l’inaugurazione dell’Incontro (dedicato al 70º anniversario della Repubblica Spagnola ed a García Lorca) che in quest’appuntamento gli intellettuali ricorderanno la storia guardandola dal punto di vista delle esigenze del presente.
Il ministro della Cultura del Venezuela, Francisco Sesto, ha messo in risalto la forza della parola in un momento in cui l’imperialismo non ha più argomenti e può solo ricorrere alla forza, ha detto, per invadere nazioni.
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4 giugno 2006 - Puerto La Cruz Venezuela - PL |
Abel Prieto: "La parola deve sempre
difendere le cause giuste"
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La poesia, la parola come arma d’emancipazione, deve schierarsi a fianco dei diseredati per difendere le cause giuste dell’umanità, ha affermato domenica qui il ministro cubano della Cultura, Abel Prieto.
"Noi artisti e combattenti sociali ci siamo nuovamente riuniti per riflettere su quanto avvenuto nella Spagna Repubblicana 70 anni fa e su quel che sta avvenendo oggi nel mondo", ha dichiarato Prieto durante la cerimonia inaugurale dell’Incontro Rete delle Reti in Difesa dell’Umanità.
Nell’incontro, che continuerà per quattro giorni in questa città dello stato di Anzoátegui, verranno inoltre analizzate le nuove tendenze che cercano di imporre "false gerarchie intellettuali", ha puntualizzato il dirigente cubano.
Ha manifestato che risulta stimolante poter contare sulla partecipazione all’iniziativa di intellettuali venezuelani, cubani e spagnoli, che esporranno il loro pensiero di sinistra autenticamente rivoluzionaria e formuleranno proposte vere e creative.
Il ministro venezuelano della Cultura, Francisco Sesto, ha affermato che ogni rivoluzione è un "esercizio poetico della nazione, dove la cultura fiorisce come la menta che resiste al tempo e guida la lotta dei popoli".
Il governatore di questa città venezuelana, Tarek Williams Saab, ha incoraggiato con toni simili i circa 90 intellettuali presenti all’appuntamento "a ricostruire il dibattito a partire dalla poesia e in onore al poeta martire Federico García Lorca".
Williams Saab ha menzionato in questo senso l’esempio di Cuba, che "ha seminato arte e si è resa indipendente attraverso la cultura e le idee".
Nelle sessioni della Rete delle Reti verranno esposte relazioni sulla tortura e i diritti umani, la responsabilità degli intellettuali nel mondo contemporaneo, l’identità e la diversità culturale della Repubblica Spagnola e dell’America Latina.
Verranno anche trattati aspetti dell’attualità e di interesse mondiale come il sequestro della verità nella guerra contro il terrorismo.
Il programma prevede per oggi (lunedì), l’inizio delle conferenze e per martedì l’inaugurazione, nel museo José Antonio Anzoátegui, dell’esposizione fotografica denominata "Poeti, poeti, poeti", dello scrittore venezuelano Enrique Hernández.
Il programma prevede anche
attività culturali con gruppi musicali e di danze tradizionali.
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