Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha annunciato che dal mese di febbraio del 2007 inizierà una nuova era nazionale, con una profonda trasformazione nel paese.

 

Durante una manifestazione pubblica per la consegna dei finanziamenti a progetti socio-produttivi per le Banche Comunali, Chávez ha detto che deve scomparire lo stato corrotto e corruttore che è ancora presente in molti spazi.

 

Non ci sarà socialismo se non ci armiamo di etica e della morale socialista, ha sottolineato, dopo aver richiamato la coscienza di tutto l’apparato statale.

 

Chávez ha incitato all’eliminazione della corruzione, del burocratismo e degli imbrogli che persistono in diverse strutture del governo.

 

Il processo rivoluzionario, ha segnalato, si porta dentro il risveglio dell’esercizio reale della sovranità rappresentata dal popolo.

 

I Consigli Comunali sono proprio un preciso strumento per tutto questo: queste strutture organizzative costituiscono uno strumento di trasferimento del potere ai cittadini, ha detto ancora, spiegando che questa aspirazione radica nello scontro dell’oligarchia con il suo governo e nella manifestazione della sua fiducia nel successo dei Consigli e delle Banche Comunali.

 

In questo modo daremo profondità alla democrazia rivoluzionaria e alla costruzione del socialismo, ha dichiarato Chávez, avvisando che i suoi avversari stanno aspettando per magnificare o criticare questa esperienza. Sino ad oggi in Venezuela esistono 200 Banche Comunali create partendo da un piano pilota applicato in 18 Stati.