Il
presidente venezuelano Hugo Chávez ha annunciato una prossima visita ufficiale in
Russia e la firma di accordi, con questa nazione, nel campo della difesa e per
costruire a Caracas una fabbrica di fucili Kalashnikov.
Accordi di cooperazione tecnico militare saranno sottoscritti con la nazione
europea, ha sottolineato Chávez durante la 258esima trasmissione del programma radio
teletrasmesso Aló Presidente.
Ha evidenziato che le relazioni con la Russia, Cina, Siria ed altri paesi sono diverse
di quelle con gli
Stati Uniti, che è l'impero e si sente padrone del pianeta.
I nessi con Washington sono di dipendenza mentre
osservava che più di 50 anni fa il Venezuela ha acquistato degli armamenti, dal
paese settentrionale, che non si sono potuti rinnovare.
Recentemente sono stati importati in questa nazione 33mila fucili Kalashnikov AK 103 e
104 dalla Russia. Il ministro della Difesa, Orlando Maniglia, ha detto che
questi armamenti saranno destinati a rafforzare il nuovo concetto di difesa
sostenuto dal governo bolivariano e nel quale partecipa attivamente anche la
popolazione.
Il paese sud-americano ha intavolato negoziazioni con la Russia davanti alle
reiterate impossibilità ad acquisire scorte per equipaggiamenti militari negli
Stati Uniti.
Questi impedimenti si sono recentemente ufficializzati con la decisione della
Casa Bianca di proibire la vendita di armi al Venezuela, giudizio che non
stupisce le autorità di questo paese che cercavano da tempo di trattare con
imprese russe. Per questa via si sono acquistati un lotto di 15 elicotteri ed un
parco di 100 mila fucili Kalashnikov.