Come risultato dell'accordo
bilaterale tra la Repubblica Bolivariana del Venezuela e la Repubblica
Popolare Cinese per una cooperazione in materia aerospaziale si lavora al
progetto del lancio del satellite Simon Bolivar, cosa che costituirebbe la
prima vera azione del Venezuela in questo campo.
D'accordo col programma del Ministero della Scienza e Tecnologia (MCT) il
lancio e la messa in orbita del satellite Simon Bolivar sono previsti per il
secondo semestre del 2008, cosa che capitalizzerà in forma definitiva un
investimento del Governo venezuelano di circa 536 miliardi di Bolivar.
Nell' attuale momento ci troviamo nella fase preparatoria del Piano di
Sviluppo Aerospaziale del Venezuela che conterrà le aree, i progetti e i
programmi da sviluppare in un orizzonte di 30 anni, ha assicurato il vice
ministro della Scienza e Tecnologia, Nuris Orihuela.
Ha spiegato che è importante sottolineare che il Programma Venesat 1 è parte
di una strategia e non un programma isolato che comprende unicamente la messa
in orbita di un satellite.
Il vice ministro ha segnalato che la collaborazione con la Cina non comprende
solo l'apparato tecnico che attualmente il Venezuela non possiede ma c'è anche
una tappa che comprende la formazione di personale venezuelano affinché possa
farsi carico delle operazioni del satellite.
Rispetto alla sovranità sul satellite, Orihuela ha detto: la sovranità del
satellite è piena, è un satellite con bandiera venezuelana ed il suo controllo
una volta in orbita, sarà totalmente nelle mani di personale venezuelano
addestrato in Cina per compiere questo compito.
Sul piano politico, oltre al posizionamento mondiale, conteremo su una risorsa
tecnologica che proteggerà i canali di comunicazione strategici evitando la
loro interferenza ed intervento, rompendo le limitazioni di accesso a zone
remote ed integrandoci con paesi della regione sud-americana e caraibica, ha
assicurato il vice ministro della Scienza e Tecnologia.
Allo stesso modo, Nuris Orihuela ha osservato che sul piano sociale sono vari
i versanti su cui influirà: in un primo livello si trova la possibilità di
ampliare la trasmissione di canali radio e TV con fini educativi e culturali
con portata regionale, il supporto di connessione per centri di accesso ad
Internet (Infocentro e CBIT) in zone senza copertura con le reti convenzionali
di telecomunicazione, fino alla possibilità di consolidare programmi di
telemedicina e teleducazione.
La Cina sta avanzando a passi accelerati per posizionarsi come un fornitore di
satelliti e servizi connessi e come competitore delle imprese multinazionali
che operano in questo campo per cui ogni lancio di successo si somma alle sue
statistiche di affidabilità e pertanto,come il Venezuela, si avvantaggia
del progetto.
Ig/ Juan Espinoza-preso
da ABN