lunedì 1 Maggio 2006 -tratto da www.resistenze.org da Telesur http://www.telesurtv.net/home1may5.php |
Evo Morales ha nazionalizzato i giacimenti di idrocarburi
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Il presidente della Bolivia,
Evo Morales ha nazionalizzato la ricchezza del sottosuolo nazionale con una
cerimonia ufficiale nell’impianto petrolifero di San Alberto.
Con il decreto n. 28071 il governo boliviano nazionalizza in modo definitivo
le risorse più cospicue del paese, e con questa misura governativa il capo
di Stato rivendica il diritto di tutti i popoli ad avere il pieno controllo
delle proprie risorse naturali.
Questo atto di governo permette allo Stato di riprendere la proprietà ed il
controllo assoluto delle sue risorse.
A partire da oggi, le aziende petrolifere che estraggono gas e petrolio in
territorio boliviano, sono costrette a ridare la proprietà alla società
boliviana Giacimenti Petroliferi Boliviani (YPFB).
Potranno continuare ad estrarre idrocarburi solo le compagnie che accolgano
immediatamente le disposizioni di tale Decreto, quelle che si regolino entro
e non oltre 180 giorni dalla sua promulgazione.
Morales ha dichiarato: “Se le compagnie non firmano il contratto non
potranno continuare la loro attività nel paese”. Per garantire la continuità
della produzione, YPFB si farà carico dell’attività estrattiva delle aziende
che non si mettano in regola o che non accettino le nuove disposizioni.
Lo stesso ente nazionale YPFB non potrà applicare contratti per l’estrazione
che non siano individualmente autorizzati e approvati dal potere
legislativo.
Nel prossimo futuro, durante il periodo di transizione, per quanto riguarda
il regime di produzione estrattiva di gas naturale (che nel 2005 è stato
superiore a 100 milioni di metri cubici) la produzione sarà controllata per
l’82% dallo Stato; in tal modo lo Stato assume il controllo della direzione
della produzione, trasporto, raffinazione, distribuzione,
commercializzazione ed industrializzazione degli idrocarburi del paese.
Traduzione dallo
spagnolo di FR