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è l’ossessione di Bush
Il tentativo d’eliminare la Rivoluzione cubana con il blocco economico, finanziario e commerciale ed altre misure coercitive è divenuto una frenetica ossessione per l'attuale presidente statunitense, George W. Bush.
Stabilito ufficialmente nel 1962 e mantenuto da 10 amministrazioni nordamericane, il blocco contro l'Isola ha l’obiettivo di far piegare per fame e malattie il popolo cubano, per sottometterlo alla volontà della Casa Bianca.
Constatando il fallimento di queste misure punitive, Bush aveva deciso nel maggio del 2004 d’approvare un Piano, per attentare e fomentare la distruzione dell'ordine costituzionale stabilito dal popolo cubano.
Due mesi dopo Bush aveva rielaborato il piano, addizionando nuove misure di rafforzamento del blocco e questo si è poi ripetuto con frequenza negli ultimi tre anni.
Oggi, mentre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite si appresta a votare, per la sedicesima occasione consecutiva, una risoluzione cubana per mettere fine al blocco di Washington, Bush ha rivelato le sue nuove misure contro Cuba.
Le 15 votazioni precedenti sono state una grande vittoria per la causa cubana, dato che la comunità internazionale ha votato in massa a favore di questa petizione dell'Isola.
Nel 1992, quando Cuba presentò per la prima volta la Risoluzione, la votarono 59 nazioni, mentre l'anno scorso 183 paesi - su 192 membri delle Nazioni Unite – hanno detto a Washington di metter fine al blocco contro L'Avana.
Il ministro cubano degli Affari Esteri, Felipe Perez Roque, ha sottolineato che il presidente Bush soffre di una vera e propria ossessione per Cuba.
“Bush si rende conto che mentre il suo mandato finisce, non è riuscito a far arrendere Cuba e non ha potuto presentare quei risultati che si aspettavano da lui la mafia e l'estrema destra cubana di Miami.
Il ministro ha osservato che: “Usando il blocco e altre misure coercitive, Washington cerca di annullare il nostro diritto d’esercitare la democrazia socialista, il diritto di popolo indipendente”.
“Il prossimo 30 ottobre si vedrà nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite se la comunità internazionale appoggia il blocco che loro, gli Stati Uniti rafforzano ogni giorno o sostiene il nostro diritto d’essere un popolo libero e sovrano”, ha detto ancora.
“Noi siamo ottimisti e certi delle nostra capacità di sconfiggere questi Piani”, ha concluso.
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