Albert Einstein, il grande fisico tedesco, era solito
affermare: "Esistono solo due cose infinite, l'universo e la stupidità degli
uomini, ma della prima non ne sono poi così sicuro". Effettivamente spesso si
riscontrano dei comportamenti umani che appaiono incomprensibili e dai quali
traspaiono odi profondi e volontà di prevaricazione, più che linee e
progettualità logiche.
Dal 1992, ogni anno, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il massimo
organismo mondiale, condanna la politica di blocco che gli Stati uniti praticano
da quasi cinquant'anni contro Cuba. Il blocco ha causato a Cuba, in tutti questi
anni, danni economici rilevantissimi, evidenziati in tutte le relazioni
presentate da Cuba all'ONU. Ma lo scopo di questo articolo è proprio quello di
mettere in risalto alcuni aspetti che si potrebbero definire "marginali" perché,
anche se non procurano direttamente un grave danno economico, mostrano
l'assurdità di alcune azioni dell'Amministrazione Bush nel suo costante
accanimento contro Cuba e nella sua vana illusione di abbattere la Rivoluzione
cubana.
Quelli tra virgolette non sono casi limite, ma solo alcuni esempi tra i tanti
riportati da Cuba negli ultimi rapporti annuali presentati al Segretario
Generale delle Nazioni Unite sul rispetto delle risoluzioni approvate contro il
blocco. C'è da rimanere stupiti al pensiero che esistano persone, lautamente
pagate dal Governo degli Stati uniti, che arrivino a concepire tali paradossi.
Ambasciate
"Nel 2002 è stato denunciato che la filiale di Zurigo dell'azienda Xerox si era
rifiutata di rinnovare il contratto di leasing di una fotocopiatrice per
l'Ambasciata di Cuba in Svizzera. Questa applicazione così assurda delle regole
extra-territoriali del blocco si è ripetuta nell'ottobre 2003, ma questa volta
ad Asunción, in Paraguay. Dopo aver precisato tutti i dettagli per l'acquisto di
una fotocopiatrice Xerox, la rappresentanza di questa azienda ha comunicato
all'Ambasciata di Cuba di quella capitale che non poteva venderla per le
proibizioni del blocco. Di fronte a questa posizione di rifiuto, l'Ambasciata
cubana si è rivolta alla rappresentanza dell'azienda Ricoh per realizzare
l'acquisto. Di nuovo questa operazione non è andata in porto, perché l'azienda
ha rifiutato la vendita della fotocopiatrice adducendo le restrizioni imposte
dal blocco".
Se l'esempio precedente può risultare ridicolo, quello che è successo il 10
maggio 2004 in Irlanda è addirittura incredibile. "Quel giorno, l'azienda
Hitachi Printing Solutions Europe ha rifiutato all'Ambasciata cubana in quel
paese la vendita di una semplice cartuccia per una stampante, argomentando che
era una filiale di un'azienda degli Stati uniti e questo fatto le impediva di
vendere a Cuba questo articolo".
Ma la brillante idea di colpire il lavoro degli uffici delle Ambasciate cubane è
stata accompagnata da un'azione, non meno ingegnosa, di colpire il trasporto
delle stesse:
"Nel mese di giugno [2002], la Direttrice Generale della Compagnia Texaco ha
negato il diritto all'Ambasciata di Cuba nel Belize di fare rifornimento alle
sue auto con combustibile proveniente da detta compagnia, adducendo il rispetto
delle misure imposte dal blocco".
Rientra nella logica del Governo degli Stati uniti creare difficoltà ai cubani
che lavorano all'interno e all'esterno del proprio paese. Ma a quale logica
corrisponde creare ulteriori complicazioni a chi ne ha già avute dalla vita e
non ha alcuna responsabilità? Ecco un caso emblematico:
Disabili
"Il
Paese [nel 2003] ha dovuto importare gli apparecchi Braille necessari per
l'apprendimento di bambini ciechi e deboli di vista da altri mercati, pagando
fino a 1.000 dollari ogni pezzo, quando avrebbe potuto acquistarli negli Stati
uniti a 700 dollari. Una situazione simile si presenta nel caso dell'acquisto
della carta Braille, indispensabile in questo tipo d'insegnamento".
Quest'altro caso ci permette di capire come l'ottusità delle disposizioni del
blocco coinvolga anche semplici cittadini nordamericani, che hanno la colpa di
avere praticato del normalissimo turismo ecologico:
Biciclette e pensionati
"Uno dei
casi più diffusi è stato quello dell'anziana Joan Slote, pensionata del settore
della sanità, la quale due anni fa [nel 2001] è venuta a Cuba per 8 giorni. Qual
è stato il grave delitto di questa signora di 74 anni? Essere venuta in
escursione a Cuba e visitare parte dell'isola in bicicletta. Per questa
"gravissima violazione" dei regolamenti del blocco, le è stata imposta una multa
di 8.500 dollari".
Se il caso dell'anziana signora è un esempio di come il blocco statunitense
colpisca i cittadini nordamericani che si recano a Cuba, quest'altro esempio
testimonia la mancanza di sensibilità delle autorità della nazione che si erge a
difesa dei diritti umani, di fronte al dramma di milioni di persone che negli
Stati uniti sono state colpite da un disastro naturale:
Castrofi e solidarietà
"Signori delegati: un contingente medico specializzato in catastrofi e in
situazioni di emergenza è stato costituito il 19 settembre 2005, proprio durante
la calamità che si è abbattuta su 2 milioni di poveri e di neri del Sud degli
Stati uniti, a causa dell'effetto combinato dell'uragano Katrina e
dell'irresponsabilità e dell'insensibilità del loro Governo. Ha 10.000 membri
debitamente addestrati ed equipaggiati e porta il nome di un giovane
nordamericano, Henry Reeve, caduto gloriosamente nel 1873 sui campi di Cuba, con
il grado di Generale del nostro Esercito di Liberazione. In quel momento, oltre
1.500 medici cubani erano pronti a partire verso le zone più colpite e per
salvare chissà quante vite, che sono state perse di fronte al rifiuto di
riceverli del Presidente Bush".
Il Governo del Presidente Bush non solo impedisce l'assistenza e l'aiuto ai
propri cittadini ma, attraverso nuove disposizioni aggiuntive a quelle
promulgate nel maggio 2004, cerca di ostacolare il lavoro di assistenza gratuita
che i medici cubani prestano, come volontari, ai cittadini di altre nazioni
nelle zone più recondite dei loro paesi: "Nel nuovo rapporto della commissione,
che conferma e amplia la versione del 2004, si raccomanda, tra le altre misure,
(.) la proibizione di vendita a Cuba di apparecchiature mediche per l'utilizzo
in programmi di assistenza agli stranieri su grande scala, come la cooperazione
internazionale in chirurgia oculistica nota come "Operazione Miracolo", la
formazione di medici o l'aiuto ad altri Paesi in caso di disastri (.)". Abbiamo
toccato il fondo? C'è ancora qualcosa di più perverso che si possa concepire nei
confronti degli esseri umani? A quale livello di insensibilità si può ancora
arrivare? La risposta la si può trovare nelle prossime righe, che si riferiscono
a un fatto accaduto ad Algeri all'inizio nel 2006:
Bambini
"Il
bambino cubano Raysel Sosa Rojas, vincitore del Concorso Mondiale di Disegno
Infantile sull'Ambiente, promosso dal Programma delle Nazioni Unite per
l'Ambiente, non ha potuto ricevere il suo premio per il rifiuto dell'azienda
giapponese Nikon di consegnargli una
fotocamera digitale, che veniva assegnata ai vincitori di ogni zona mondiale,
adducendo il fatto che il blocco statunitense glielo proibiva. Non ha potuto
nemmeno ricevere i 1.000 dollari di premio che gli spettano, poiché gli
organizzatori del concorso hanno argomentato che stavano studiando il modo di
farglieli arrivare, a causa delle difficoltà che si sarebbero presentate con
alcune banche".
Questo articolo è iniziato con la citazione della frase di uno scienziato
tedesco e vorrei concluderlo con una considerazione di un altro tedesco famoso,
lo scrittore Johann Wolfgang von Goethe, figura predominante di tutta la
letteratura germanica: "È meglio avere a che fare con i farabutti piuttosto che
avere a che fare con gli stupidi".
Tenendo presente le ripetute condanne delle Nazioni unite e i contenuti delle
misure del blocco, per Goethe, se fosse vissuto ai nostri tempi, sarebbe stato
sicuramente più complicato determinare quale fosse, tra queste due, la cosa
migliore: avere a che fare con i farabutti stupidi oppure avere a che fare con
gli stupidi farabutti?