Inumati i resti
mortali dell'
Eroina cubana
Vilma Espín
L.E.Gonzalez
25 giugno '07
PL – I resti mortali
dell’Eroína cubana Vilma Espín Guillois sono stati
inumati nel Mausoleo del Secondo Fronte Orientale Frank
País, con la presenza del Generale dell’ Esercito Raúl
Castro Ruz, i suoi figli nipoti e familiari.
Raúl è andato al Mausoleo
all’alba, con l’urna delle ceneri di Vilma e pochi
minuti dopo è iniziata la cerimonia familiare con gli
onori militari.
Un gruppo ristretto di
compagni di lotta e di amici ha accompagnato i resti
della magnifica rivoluzionaria sino al luogo dove
riposeranno per sempre e dove riposano anche 200
compagni di lotta del fronte guerrigliero.
Corone di fiori del
Presidente Fidel, di Raúl, dei suoi figli e nipoti, del
popolo di Cuba, delle donne cubane e dei combattenti
dell’esercito ribelle e della lotta clandestina,
manifestavano l’affetto e l’ammirazione per Vilma.
Raúl Castro, i suoi
quattro figli ed i nipoti, hanno aperto il corteo
funebre, accompagnati dalle numerose decorazioni
ricevute da Vilma durante la sua vita feconda: tra
queste il titolo di Eroina della Repubblica di Cuba.
La musica di El Mambí,
arrangiata dal maestro Frank Fernández, è stata diffusa
durante il tragitto, poi Raúl ha posto l’urna con i
resti mortali di sua moglie, mentre i suoi nipoti
ponevano fiori sulle tombe di tutti i combattenti
sepolti in questo Mausoleo che si trova a circa 56 Km.
da Santiago di Cuba.
Una pietra, simbolo della
forza della Rivoluzione, vicino a cinque palme piantate
in maniera simile a quelle del luogo omonimo
dell’incontro tra Fidel e Raúl, quando, contando sette
fucili il leader della Rivoluzione disse: “Adesso sì che
vinciamo la guerra”, segna questo luogo dove le note del
silenzio e l’Inno nazionale con tre salve di fucile
sparate dal plotone di donne cadetto, hanno preceduto un
momento molto commovente della cerimonia, quando si è
udita la voce di Vilma, di madre, d’amore, di moglie,
che ha invaso questo storico luogo cantando canzoni per
bambini, quelle di quando giocava con i suoi figli
piccoli, Déborah, Mariela, Nilsa e Alejandro, e poi la
canzone "sin ti no puedo vivir jamás", dedicata a suo
marito Raúl, compagno di tutta la vita.
L’Unità delle Cerimonie e
la Banda musicale dello Stato Maggiore Generale delle
Forze Armate hanno reso gli onori militari con una
sfilata aperta dalle bandiere di Cuba, del 26 di Luglio
e della Federazione delle Donne cubane, diretta da
Vilma sin dal giorno della sua morte, lo scorso 18
giugno.
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La storia di una donna semplice ma importante
nella storia di Cuba è
stata rievocata, con un accompagnamento di musica e poesia,
durante la veglia solenne in onore all’eroina
Vilma Espín
Guillois, alla quale ha partecipato suo marito, il
Generale dell’Esercito Raúl Castro, accompagnato dai suoi
quattro figli e dagli altri familiari.
I discorsi di José R. Machado Ventura, membro
del Burò Politico e vicepresidente del Consiglio di Stato e di
Asela de los Santos, compagna fin dalle lotte studentesche,
hanno messo in risalto diversi aspetti della vita di Vilma, ma
soprattutto hanno messo in risalto le sue lezioni presenti e
future per formare generazioni più colte e rivoluzionarie.
Nel Teatro Karl Marx de L’Avana si sono inoltre
riuniti membri del Burò Politico, della Segreteria del
Comitato Centrale, dirigenti dello Stato e del Governo, della
Federazione delle Donne Cubane, di organizzazioni di massa e
studentesche, nonché un’ampia rappresentanza femminile della
capitale.
L’attrice Corina Mestre ha declamato frammenti
della poesia Radice Eroica della donna cubana, di Jesús Orta
Ruiz (l’Indio Naborí). Subito dopo il brano del maestro Guido
López Gavilán Donna nella memoria è stato interpretato ed
eseguito dal Complesso da Camera Musica Eterna, diretto dallo
stesso autore.
La prima di Per questo grazie, di Sara González,
accompagnata dal maestro Pucho López, ha preceduto l’Orchestra
di Flauti del maestro José Luis Cortés, con Ave Maria. Il
brano antologico Il Mambí è stato cantato dal duetto composto
da Beatriz Márquez e Adriano Rodríguez, accompagnati al
pianoforte da Orlando Vistel.
L’emozionante documentario Vilma, realizzato da
un’idea e con la consulenza di Mariela Castro Espín e con
l’opera di famosi creatori, ha concluso la veglia.
Numerosi messaggi di
condoglianze
Organizzazioni femminili di tutto il mondo
hanno inviato innumerevoli messaggi di
condoglianze
alla Segreteria Nazionale della Federazione delle Donne Cubane
per la morte della sua presidentessa Vilma Espín Guillois, che
“ha svolto un ruolo molto importante nell’emancipazione delle
donne”, ha affermato la Premio Nobel della Pace (1992)
Rigoberta Menchú, esprimendo il suo profondo dolore per la
morte dell’eroina della Rivoluzione cubana.
Tra i messaggi ricevuti risalta quello dello
storico combattente indipendentista portoricano Rafael Cancel
Miranda, che segnala che il patriottico popolo portoricano
unisce il suo cuore a quello cubano per la partenza di colei
che ha saputo combattere eroicamente per la sua patria amata.
La sindaco di San Salvador, Violeta Menjívar,
ha definito Vilma “una donna straordinaria, il cui esempio
dev’essere seguito in tutta l’America Latina”. Ha indicato:
“Voglio trasmettere al fraterno popolo di Cuba, al suo Governo
e particolarmente alle donne, che siamo profondamente
dispiaciuti per la scomparsa di questa grande dirigente.
Il Partito Comunista del Cile ha espresso le
sue condoglianze per la morte dell’importante dirigente
rivoluzionaria cubana, in un messaggio firmato dal suo
presidente Guillermo Teillier. Il direttore della rivista
cilena Punto Final, Manuel Cabieses, ha manifestato che Vilma
è una delle personalità immortali della Rivoluzione cubana e
latinoamericana.
Gli organi di stampa uruguayani riflettono il
significato della grave perdita. I media colombiani hanno dato
ampio spazio alla notizia della morte dell’eroina cubana e a
descrivere aspetti della sua vita ed in particolare che è
stata una delle figure più importanti della lotta
guerrigliera, insieme a Fidel e Raúl.
La rivoluzionaria cubana Vilma Espín è un
esempio di coerenza tra parole e fatti, ha sottolineato il
Partito Comunista Peruviano manifestando il suo dolore per il
triste avvenimento.
Il poeta peruviano Winston Orrillo ha
manifestato il suo profondo cordoglio per la morte della
dirigente cubana, alla quale ha reso omaggio definendola
“eroina e tenace combattente”.
L’ex parlamentare e leader del Partito
Socialista peruviano Javier Diez Canseco, l’ha definita una
personalità importantissima, organizzatrice infaticabile delle
donne della sua patria e profondamente impegnata con il
processo storico dell’Isola.
Il vicepresidente della Lega Parlamentare
d’Amicizia Perù-Cuba, Víctor Mayorga, ha sostenuto che Vilma
ha speso la sua vita fino alla fine in difesa della dignità
della sua patria e del suo popolo. “Ha simboleggiato lo sforzo
e l’eroismo delle donne dell’Isola”, ha affermato la direzione
collettiva del quotidiano peruviano Nuestra Bandera in un
messaggio di condoglianze.
Dall’Argentina, i lavoratori del Museo Storico
Sudamericano Ernesto Che Guevara e della Scuola di Solidarietà
con Cuba Chaubloqueo, di Buenos Aires, hanno riferito che
Vilma, come tanta altre eroine della pace, formata nella lotta
senza limiti, è stata un esempio vivo della donna cubana.
Il Comitato per la Libertà dei Cinque e il
Movimento di Solidarietà con Cuba d’Argentina (MASCUBA) hanno
espresso il loro profondo dolore al Governo e al popolo cubani
per “la perdita di una donna che continuerà a indicare il
cammino da percorrere a tutte le rivoluzionarie del mondo”,
hanno dichiarato.
La giornalista e scrittrice argentina Stella
Calloni ha segnalato che la morte di Vilma Espín è una grande
perdita per Cuba, l’America Latina e l’Umanità. “Era una
persona straordinaria che ha aiutato altre a crescere e
questo, in tutti i tempi, è rivoluzionario”, ha detto la
rinomata ricercatrice.
In Venezuela il telegiornale notturno del
canale di Stato, l’Agenzia Bolivariana di Notizie e il canale
multinazionale Telesur sono stati i primi a divulgare la
notizia.
La Federazione delle Donne di Tutta la Cina ha
inviato martedì alla sede della missione diplomatica cubana a
Pechino un messaggio nel quale esprime le più profonde
condoglianze per la morte di Vilma Espín Guillois, “un’eroina
di Cuba, lungimirante e amica del popolo cinese, che ha dato
importanti contributi alla promozione della cooperazione tra
le donne di entrambi i paesi”.
A Buenos Aires, Hebe de Bonafini, presidentessa
dell’Associazione delle Madri della Piazza di Maggio, ha
sottolineato in una dichiarazione che Vilma non è morta
“perchè i grandi come lei non moriranno mai e perchè con il
suo esempio ha dimostrato ad altre donne come dedicarsi alla
lotta rivoluzionaria. Cara Vilma, vivrai ogni giovedì nella
nostra Piazza di Maggio, insieme ai nostri figli e al Che”.
La cultura cubana
AIN – La cultura cubana ha reso un affettuoso
tributo postumo all'Eroina della Repubblica di Cuba, Vilma
Espín Guillois, radicata alla storia e al patrimonio
spirituale dell'Isola, al quale ha impresso, arricchendolo, la
sua impronta personale.
Nel
teatro Karl Marx si e svolta una veglia con la presenza del
vicepresidente cubano Raúl Castro, suo marito, i loro figli e
i loro nipoti, i familiari e gli artisti che hanno offerto il
loro omaggio.
I frammenti della poesia di Jesus Orta Ruiz
(l'Indio Naborí), intitolata “Radice storica della donna
cubana”, che esalta la vocazione per la libertà e la dedizione
alla Patria, nella quale sono inserite personalità come quelle
di Lucia Iñiguez, Haydée Santamaria, Melba Hernandez e Vilma
Espín, ha iniziato l’omaggio.
“Come un fiore illuminato da una stella, audace
nel II Fronte, sorse l’immagine di Vilma Espín", aveva scritto
il poeta in uno dei suoi versi.
Il maestro Guido Lopez Gavilan ha dedicato a
Vilma l'opera inedita: “Donna nella memoria”, alla quale Sara
Gonzalez ha aggiunto una canzone inedita, “Per tutto questo,
grazie”, in omaggio alla memoria della leggendaria combattente
della clandestinità.
Il compositore José Luis Cortes ha segnato uno
dei momenti culminanti della veglia, cantando l'Ave Maria con
un profondo lirismo, in una versione creata per l'orchestra di
flauti che lui stesso dirige.
Beatriz Marquez ed Adriano Rodriguez hanno
intonato uno dei pezzi favoriti dell'eroina, “El mambí”, una
pagina esaltante con la musica come elemento di movimento
della lunga storia per l'indipendenza dell'Isola, scritta nel
gennaio del 1959.
L'immagine della fondatrice dell'Esercito
Ribelle, della sua lotta per l'uguaglianza della donna, la sua
intelligenza, la sua sensibilità, la sua devozione alla
cultura, il suo culto alla famiglia, la sua audacia sono virtù
presenti in un documentario di Rolando Segura e Manuel
Iglesias.
Vilma vista dagli sguardi di Alicia Alonso,
Alfredo Guevara, Asela de los Santos, nella voce delle persone
che la conobbero, quando cantava la sua canzone preferita:
“Sin ti”; Vilma moltiplicata nel suo sorriso, è divenuta uno
dei simboli della Rivoluzione trionfante.
Così la propongono gli autori di questo
documentario, nel quale Vilma brilla con la sua forza
interiore, con la sua personalità forte e trasparente.
Vilma per sempre. Alla fine un applauso devoto.
Omaggi della diplomazia
Cubaminrex/AIN – I Membri del corpo diplomatico
accreditato a Cuba e altre personalità cubane e straniere
hanno firmato il libro di condoglianze aperto nel Memoriale
José Martí por la morte dell’insostituibile combattente
rivoluzionaria.
Tra coloro che hanno firmato il libro del lutto
c’è Giustino di Celmo,
padre di Fabio, il giovane turista italiano assassinato in
un’azione terrorista nel 1997, in uno degli alberghi della
capitale cubana. “Anche se l’ho vista solo una volta nel
teatro Karl Marx, conosco la storia di questa donna e dico che
Vilma è stata la più grande donna di questa Rivoluzione e
firmo a nome mio e di mio figlio Fabio”, ha scritto questo
padre addolorato per sempre, una delle tante vittime delle
aggressioni perpetrate con la connivenza del governo
nordamericano.
Andrei Dimitriev, ambasciatore della
Federazione Russa all’Avana ha dichiarato alla AIN che
conosceva Vilma Espín e che questo tributo, dopo la sua morte
era dovuto al fatto che Vilma era una persona molto rispettata
in Russia, ammirata come rivoluzionaria per la sua persistenza
e la fedeltà ai diritti sociali.
“Mi addolora moltissimo la sua scomparsa, non
solo come personalità politica, ma anche come madre”, ha
detto. “Era una donna ammirabile, la cui memoria resterà per
sempre nei nostri cuori”. Nel libro Dimitriev ha scritto: “A
nome del personale della missione ufficiale della Russia a
Cuba e mio personale, esprimo le più sentite e profonde
condoglianze”.
Hanno firmato il libro delle condoglianze anche
gli ambasciatori del Brasile, Giappone e Bulgaria, assieme ad
altri diplomatici e aggregati militari accreditati nell’Isola.
I rappresentanti della Organizzazione
Panamericana della Salute hanno scritto questa testimonianza:
“Dichiariamo tutta la nostra ammirazione e il nostro cordoglio
per la morte della ingegnere Vilma Espín, donna straordinaria
e pioniera nella lotta per i diritti delle donne cubane e il
benessere del suo popolo. Il suo esempio ha marcato
generazioni a Cuba e in America Latina e il nostro rispetto va
alla famiglia, al popolo di Cuba e al suo governo.