29 giugno 2007 - www.granma.cubaweb.cu |
Dichiarazione dell'Assemblea
Nazionale del Potere Popolare
|
In
questi giorni, dopo decadi di attesa, a Washington sono stati divulgati,
parzialmente e con mutilazioni, documenti ufficiali della CIA che espongono
alcuni dei piani per assassinare il compagno Fidel Castro e per realizzare
altri crimini contro il nostro popolo. I cubani, da quasi mezzo secolo, stanno
affrontando e denunciando tali azioni e per questo motivo la notizia non ci
sorprende.
Quella che ora la CIA riconosce non è storia antica. È realtà presente e lo
dimostrano i fatti. Il prossimo 12 settembre si compieranno nove anni di duro
ed arbitrario incarceramento di cinque cubani che soffrono le più ingiuste
condanne per avere combattuto pacificamente, senza armi, il terrorismo contro
Cuba patrocinato dagli USA.
In umiliante contrasto, è da più di due anni che il peggiore assassino di
questo emisfero sta in territorio nordamericano godendo della protezione di
Bush.
Mettendo in libertà Luis Posada Carriles, l'attuale governo degli Stati Uniti
si smaschera come complice e promotore del terrorismo internazionale.
Bush, fa a pezzi l'Accordo Internazionale per la Repressione degli Attentati
Terroristici Commessi con Bombe e l'Accordo per la Repressione di Atti
Illeciti contro la Sicurezza dell'Aviazione Civile che l'obbligano ad
estradare Posada Carriles in Venezuela o a processarlo davanti ai suoi
tribunali per la distruzione, in pieno volo, di un aeroplano civile cubano, il
6 ottobre 1976, e la morte di 73 persone.
Bush ignora inoltre la Risoluzione 1373 del 2001, promossa su istanze del suo
governo dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che esige a tutti gli
stati di rispettare questi accordi, non proteggere nessun terrorista, e
garantire che non scappino dalla giustizia. Proteggendo Posada Carriles il
governo degli Stati Uniti insulta il suo popolo, particolarmente le vittime
dell'11 settembre 2001 e viola le sue stesse leggi, compresa la controversa
Legge Patriota, concepita per imprigionare migliaia di persone, dentro e
fuori del territorio statunitense, ma capricciosamente dimenticata quando si
tratta un terrorista anticubano.
Come ha messo a verbale la giudice che esaminò i banali reati di frode
migratoria coi quali la procura tenta di ingannare l'opinione pubblica ed
impedire che sia giudicato per le sue vere malefatte, Posada Carriles,
partecipò o fu vincolato "con alcuni dei fatti più infami del Secolo XX...
Alcuni di questi includono l'invasione della Baia dei Porci, lo scandalo Irán
Contras, l'abbattimento del volo 455 della Cubana di Aviazione, le bombe del
1997 in centri turistici di L'Avana e, secondo alcuni teorici della
cospirazione, nell'assassinio del presidente John F. Kennedy... ".
La decisione di W. Bush, simile a quella che applicò suo padre al socio di
Posada Carriles, l'anch'egli omicida confesso Orlando Bosch, esprime la
connnivenza di Washington col terrorismo internazionale, quando serve ai suoi
interessi, e manifesta un immorale doppio standard.
Per scherno della giustizia, le autorità nordamericane proteggono un notorio
criminale, mentre mantengono in ingiusta e crudele prigione Gerardo Hernández,
Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González, la cui
unica mancanza fu lottare contro il terrorismo senza causare danno alcuno a
nessuno. Questa scandalosa infamia si perpetua inoltre a dispetto della
richiesta dell'immediata libertà dei nostri Cinque Eroi che si formulano da
tutti gli angoli dell'orbe, sollecitudine pronunciata anche dal
Gruppo di
Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie dell'ONU.
La condotta del governo di Bush mostra chiaramente la sua intenzione di
continuare ad usare contro Cuba i metodi più esecrabili. I documenti della CIA
rivelano parte dei tentativi per ammazzare il compagno Fidel Castro e portare
la morte ed il dolore al nostro popolo. Il cinico appoggio a Posada e la
vergognosa punizione ai nostri Cinque lottatori antiterroristi sono prove
irrefutabili che questi vili propositi, ora riconosciuti, non sono cosa del
passato e che questa continua ad essere la politica degli attuali governanti
statunitensi.
Sappiano coloro che offrono ripara agli assassini e vogliono distruggere la
Rivoluzione cubana che più presto che tardi i popoli del mondo esigeranno loro
i conti ed il nobile popolo nordamericano si incaricherà, a suo tempo, di
lavare l'affronto alla sua dignità. Sappiano che qui stiamo, i cubani,
disposti a resistere ed a lottare per garantire la libertà e l'indipendenza
della Patria e, uniti a Fidel e Raúl, difenderemo la nostra Rivoluzione
Socialista al prezzo delle nostre proprie vite e sapremo mantenere la promessa
di Maceo... "chi cerchi di appropriarsi di Cuba, raccoglierà la polvere del
suo suolo, allagato nel sangue, se non perisce nella lotta".
Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba
Città di L'Avana, 29 giugno 2007.
"ANNO 49 DELLA RIVOLUZIONE"