In Argentina si chiede la libertà

 

dei cubani incarcerati negli USA

Buenos Aires 20 marzo 2007 - www.granma.cu (PL)

 

Il movimento argentino di solidarietà con Cuba ha consegnato alla Cancelleria un documento nel quale reclama la liberazione dei cinque lottatori antiterroristi cubani imprigionati, più di otto anni fa, in penitenziari federali statunitensi.

Con l'avallo di 405 firme di distinti organismi e personalità, lo scritto patrocina, anche, per il diritto di visita familiare dei carcerati, rifiutate dalle autorità di quel paese.

Cresciencio y JesusIl documento chiede, inoltre, che la Cancelleria argentina sia parte querelante nella causa per la sparizione di due diplomatici cubani (Jesus Cejas Arias e Crescencio Galañena Hernández) nell'agosto 1976, a Buenos Aires.

La fonte rivela che la delegazione solidale che ha consegnato la missiva é stata ricevuta dal sottosegretario per la Politica Latinoamericana, Agustín Colombo Sierra, dal ministro Marcos Breton, della Direzione per l'America Centrale ed i Caraibi e dal consigliere Eduardo Paladín.

Dopo uno scambio di opinioni sui temi esposti nello scritto, Colombo ha manifestato che studieranno in dettaglio il documento e risponderanno punto per punto.

Ha puntualizzato che la Cancelleria cercherà la maniera e l'organismo adeguato, che
che potrebbe essere quello che si occupa delle detenzioni arbitrarie per le Nazioni Unite, per sommarsi alla richiesta del rispetto del diritto dei familiari ai Cinque antiterroristi cubani.

Ha menzionato che prossimamente ci saranno riunioni del Mercato Comune del Sud, vertice dove potrebbe canalizzarsi la domanda di solidarietà con Cuba coinvolgendo Brasile, Venezuela, Uruguay e Paraguay, indirizzandola alla commissione della Donna e a quella che si occupa dei Diritti umani nel blocco regionale.

Secondo la fonte, Colombo ha informato che la Cancelleria porrà attenzione davanti ai nuovi dati apportati dal movimento circa un ex repressore che fece dichiarazioni, nel maggio 2006, sul luogo dove furono inumati i corpi dei due diplomatici cubani spariti.

Secondo testimoni, il 9 agosto 1976, Galañena e Cejas uscirono dall'ambasciata di Cuba a Buenos Aires e quando si trovavano a pochi metri da Piazza Belgrano furono sorpresi e catturati da sconosciuti.

Gli aggrediti cercarono di difendersi ma immediatamente gli tapparono il naso con alcuni panni e coprirono le loro teste con cappucci neri.

Entrambi, rapidamente, furono spinti nell'interno di un auto, di quelle su cui si muoveva la polizia ed i mezzi di sicurezza di quell'epoca e da allora non sono stati più visti.