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5 novembre 2007 - www.granma.cu
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Campagna di solidarietà
con Cuba in Internet
La Rete delle Reti in Difesa dell'Umanità ha chiamato la comunità internazionale perché partecipi alla campagna in Internet, “No all'aggressione degli Stati Uniti contro Cuba”.
La convocazione di questa organizzazione condanna il discorso minaccioso e ricattatore del presidente George W. Bush del 24 ottobre, che ha annunciato nuove e crudeli misure senza precedenti nella sua politica di ostilità contro l'Isola.
La Rete delle Reti In Difesa dell'Umanità, creata nel 2003, sostiene le lotte dei popoli del mondo, è solidale con i processi di cambio sociale e difende la diversità culturale e i suoi diritti.
Questo appello spiega che Bush mente e diffama la Rivoluzione e il popolo cubano con velate minacce di aggressione armata.
Il presidente nordamericano, quando ha pronunciato questo discorso, era circondato delle famiglie dei mercenari che il suo governo paga, nell’inutile tentativo d’abbattere la Rivoluzione cubana, si legge nel sito Internet della Rete.
Bush ha sfacciatamente definito i mercenari “prigionieri politici” ed ha cercato di fare un’orribile analogia tra la gente che il suo governo finanzia per distruggere il governo di un paese sovrano e i Cinque antiterroristi cubani, reclusi illegalmente nelle prigioni statunitensi per aver difeso la loro Patria dalle aggressioni criminali dei terroristi che vivono liberi in Florida.
La risposta dei leader cubani è stata rapida ed energica: i cubani non sono come i mercenari che Washington paga, si afferma nella Rete, ricordando nell'appello che l'inquilino della Casa Bianca è isolato con la sua politica criminale, nella quale è accompagnato da pochissimi paesi.
La maggioranza delle nazioni ha condannato il blocco economico contro Cuba, e non appoggia la scalata irresponsabile della Cupola della Casa Bianca.
Le parole di Bush non rappresentano il popolo degli Stati Uniti, che non ha il desiderio o l’interesse di intraprendere una guerra contro Cuba e il presidente degli USA è irresponsabile ed arrogante.
Il suo fallimento in Iraq lo porta oggi a minacciare l'Iran, il Venezuela, ed anche Cuba.
La Rete “In difesa dell'Umanità” chiama gli statunitensi perché siano solidali con Cuba e respingano il programma di guerra infinita di Bush, oltre ad esigere il termine del blocco, la libertà per i Cinque e la fine di ogni minaccia contro l'Isola. http://www.defensahumanidad.cu
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