Il terrorista Santiago Álvarez ha consegnato alla polizia statunitense, in cambio di una riduzione della condanna
per possesso illegale di armi, decine di mitragliatrici, carabine, detonatori,
esplosivo C-4, un lanciagranate e munizioni che dovevano essere usate contro
Cuba.
Álvarez e l'altro accusato ,
Osvaldo Mitat, hanno posto l'arsenale — mo lto
più grande di quello che fu a loro confiscato nel 2005 —
nelle mani delle autorità attraverso i loro avvocati, perché in questo modo
cercano di ridurre le rispettive condanne a quattro e tre anni di reclusione.
Secondo l'informazione, apparsa su El Nuevo Herald, l'insolita consegna non ha
relazione con la
recente accusa di una giuria
federale contro Posada Carriles, che l'imputa di sette reati, ma nessuno
riguardante ciò che è: un terrorista. I due imputati furono complici
dell'entrata illegale di Carriles negli Stati Uniti a bordo del
Santrina.
Frattanto, nella centrale Calle 8, di Miami, quattro giovani sono stati
aggrediti quando dispiegarono un cartello, di fronte ad una manifestazione di
sostegno a Posada, che qualificava questi come terrorista, poiché organizzazioni
della mafia controrivoluzionaria chiedono lo stesso perdono presidenziale che
Bush padre concesse all'altro coautore del crimine delle Barbados: Orlando Bosch.

A proposito di Bosch, egli ha
inaugurato la sua carriera come editorialista nell' Herald con un esteso
articolo in difesa di Posada, nel quale riconobbe cinicamente che i reati che
sono imputati al suo complice non sono "niente di rilevante" in confronto ai
servizi che prestò alla CIA ed al Pentagono.
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