Ricardo
Alarcón de Quesada, Presidente del Parlamento di Cuba, ha valutato che gli USA
sono il paese dove meglio può giudicarsi, come terrorista, Luis Posada
Carriles, accusato, in gennaio, di frode migratoria,
invece che per i suoi crimini.
Nell'incontro internazionale degli avvocati del lavoro, inaugurato ieri e che
finisce oggi a L'Avana, Alarcón ha ricordato che la nazione del nord è il
luogo dove ci sono più prove e documenti declassificati sull'attentato
organizzato, da Posada Carriles, ad un aeroplano civile cubano, nel 1976, dove
persero la vita 73 persone.
Ha aggiunto che é già scaduto il termine dell'ordine emesso da un giudice
federale di El Paso, Texas, che aveva ingiunto il Dipartimento di Sicurezza
Interna di certificare la liberazione o la presentazione di motivazioni per la
detenzione di chi sarà portato in giudizio per aver mentito sulla forma in cui
arrivò negli USA, invece che per il suo più grave delitto: il terrorismo.
L'attuale rifiuto di estradare Posada Carriles in Venezuela -
da dove Carriles è fuggito nel 1985, dov’era detenuto per il sabotaggio del 6
ottobre 1976 contro un aereo civile cubano - da parte del
Governo statunitense, ha sottolineato Alarcon, è 'imperdonabile e violatore'
della Convenzione di Montreal (Canada) sull' aviazione civile (1973) che
stabilisce la consegna o il giudizio, senza eccezione, dei terroristi nel
luogo dove siano identificati come tali.
Ha ricordato che, nonostante le richieste di consegna dell'assassino, da parte
dei precedenti governi di quel paese sud-americano, si vuole solo giudicarlo
per aver mentito rispetto a questioni burocratiche migratorie, col fine di
evitargli un giudizio per le sue azioni violente.
Il Governo USA evita di processare Posada Carriles, come terrorista,
per le compromettenti implicazioni che avrebbe, per la sua autorevolezza, nel
mezzo di una campagna contro questo fenomeno; mentre
Cinque Eroi cubani sono incarcerati, in
quel paese, quando sono più che ovvie le ragioni che giustificavano il loro
lavoro.
La difesa di Posada Carriles da parte di Washington è una prova che conferma
la dottrina dello Stato di necessità di Cuba di proteggersi, senza danneggiare
nessuno, come hanno fatto Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio
Guerriero, René González e Fernando González.
I Cinque sono incarcerati negli USA dal settembre 1998, per essersi infiltrati
in gruppi della estrema destra di Miami al fine di evitare azioni ostili
contro Cuba; lavoro patriottico che realizzarono a beneficio di una causa
maggiore, difendere il loro paese dal terrorismo.