Lo scrittore ed investigatore francese Salim
Lamrani ha affermato che il tentativo di liberare Luis Posada Carriles,
illustra l'inaccettabile doppia morale del governo degli Stati Uniti nella
sua supposta guerra contro il terrorismo.
In un'intervista a Prensa Latina, il giovane professore di spagnolo
nell'Università Denis-Diderot di Parigi ha qualificato Posada Carriles come
uno dei peggiori assassini del continente americano.
È uno spietato terrorista che ha confessato i suoi crimini e l'amministrazione
Bush (George W.) ha tutti gli elementi per processarlo come tale.
Lamrani è firmatario di una dichiarazione di
intellettuali di Europa, America Latina e Stati Uniti che si sono
pronunciati contro il trattamento concesso da Washington a Posada Carriles e
reclamano lo si giudichi "per tutti i crimini commessi".
Ha ricordato che per convincersi della colpevolezza di Carriles, basta solo
leggere la sua autobiografia "I cammini del guerriero" in cui rivendica la sua
lunga storia di brutale violenza contro innocenti.
Ha aggiunto che ugualmente servirebbe leggere l'intervista che concesse al
giornale The New York Times il 12 luglio 1998, nella quale si vanta essere
l'autore intellettuale dell'ondata di attentati che colpì l'industria
turistica cubana nel 1997.
Sarebbe ugualmente sufficiente leggere i documenti declassificati della CIA e
FBI, del 2005 e 2006, che implicano direttamente Posada Carriles nell'esplosione
dell'aeroplano della Cubana di Aviazione che costò la vita a 73 persone
innocenti, il 6 di ottobre 1976.
Lamrani, dell'Università della Sorbona di Parigi, ha concluso che è ben
eloquente la relazione della Corte di Panama dove, nel 2000, Posada Carriles
tentò assassinare il presidente cubano, Fidel Castro, con potenti cariche
esplosivi.
Washington
protegge noti terroristi come Posada ed Orlando Bosch e condanna a pene
inimmaginabili, quattro ergastoli più 77 ani,
cinque cubani che hanno rischiato la
loro vita per combattere questo flagello.
Gerardo Hernández, Rene González, Ramón Labañino, Antonio Guerriero e Fernando
González sono, da quasi nove anni, in una ingiusta reclusione soffrendo
trattamenti crudeli ed inumani. È urgente denunciare questa ingiustizia ed
esigere la loro immediata liberazione.
Lamrani, anche noto per i suoi articoli, ha osservato che la cosa peggiore è
l'atteggiamento dei media internazionali che accettano, assimilano ed
applicano la dottrina del terrorista buono e cattivo.
La grande stampa qualifica Posada Carriles come "militante anticastrista", ciò
che costituisce un inqualificabile ed imperdonabile atto di complicità col
terrorismo che aggredisce Cuba.
Quando non possono occultare la verità sul terrorismo contro Cuba, ha
proseguito, lo minimizzano ed assolvono i colpevoli in maniera indecente come
é dimostrato dalla descrizione che fanno di Posada Carriles.
I media giustificano un certo tipo di violenza. Dipende da chi è la vittima:
se è europea o statunitense, i responsabili sono assassini senza fede né
legge; se la vittima è cubana i terroristi si trasformano in "militanti
anticastristi".