10 maggio 2007 - www.prensa-latina.it |
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Sottolineata la preparazione ad
affrontare nuove azioni terroriste
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Il tenente colonnello Roberto Hernandez, del Dipartimento dei Delitti contro la Sicurezza dello Stato, ha sottolineato che più di 49 anni di aggressioni terroristiche hanno obbligato a creare le condizioni tecniche necessarie per respingerli. In dichiarazioni a Prensa Latina ha indicato che la lunga lista di azioni contro la Rivoluzione “hanno forgiato non solo uno scudo ideologico, ma anche di specialisti capaci di scoprire il più sofisticato evento contro la sicurezza e la tranquillità del paese e della cittadinanza”. L'alto ufficiale della Sicurezza dello Stato, ha ricordato che molti di queste terroristi che agiscono contro Cuba, parteciparono all'Operazione Condor in America Latina, un sanguinario operativo realizzato dalle dittature militari del Cono Meridionale per eliminare i loro oppositori politici. “Si trattava, tra gli altri, di Luis Posada Carriles, Orlando Bosh, Guillermo Novo Sampol, Gaspar Jiménez Escobedo ed Alberto Hernández, che sono liberi ed appoggiati da Washington” ha osservato. Ha assicurato che tanto il Ministero dell'Interno come le Forze Armate Rivoluzionarie sono preparate ed adeguate alle distinte tappe e circostanze che hanno circondato le aggressioni terroristiche contro il paese, per annichilire i terroristi. Ha ricordato in tale senso i Cinque antiterroristi cubani condannati ingiustamente e l'agente della Sicurezza dello Stato J.F.Fernandez Gomez, che ha impedito l'infiltrazione di un mercenario in territorio nazionale con 1900 grammi di esplosivo. Inoltre, ha osservato, con tutte le prove possibili la Casa Bianca non ha mai agito per evitare e impedire queste aggressioni né giudicato i responsabili, nonostante queste azioni abbiano provocato più di 3000 vittime, di cui 120 bambini. Ig/is/crc |
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