Corruzione a Radio-TV Martì
 

Il "Chema" Miranda confessa

 

 

16 febbraio 2007 -  J.G.Allard www.granma.cu

 

 

Il 13 febbraio "Chema" Miranda, che fino allo scorso novembre era il direttore dei Programmi di TV Martí,  ha confessato, davanti ad un tribunale criminale di Miami,    di aver ricevuto 112000$ in subornazioni, nel primo scandalo per corruzione che scuote questa stazione della televisione fantasma gestita da protetti della mafia cubano americana.

La Procura federale ha annunciato che José "Chema" Miranda, 51 anni, ha ricevuto, tra novembre 2001 e dicembre 2004, 73 assegni della ditta produttrice Perfect Image Film and Video Productions in virtù di un accordo segreto per il quale Miranda riceveva la sua parte dei succosi contratti che egli stesso aveva concesso.

La confessione é avvenuta alcune settimane dopo la pubblicazione di una relazione del General Accountability Office del Governo statunitense che rivelava come Adolfo Franco, il funzionario che amministrava i fondi latinoamericani dell'USAID, per conto dei padrini della mafia cubano americana, fosse riuscito a dissimulare, in gran parte, la destinazione dei 65,4 milioni di dollari regalati, in una decade, da questo fondo federale alla fauna mafiosa di Miami.

Secondo un'indagine del quotidiano miamense The Miami Herald, che nessuno può accusare di simpatia verso Cuba, TV Martí ha speso, nell'ultimo anno fiscale, più di 10 milioni di dollari  per produrre e trasmettere una programmazione che neppure si vede nell'Isola.

Come direttore della programmazione "invisibile" di TV Martí, Miranda, un "duro" tra i capoccia del Cuban Liberty Council e di altre fondazioni dei contras di Miami, era l'addetto al pagamento di programmi, documentari, materiale di supporto, forniture alla stazione oltre a selezionare personalmente i collaboratori e fornitori.

Non è da escludere, ovviamente, che abbia ricevuto tali commissioni illegali da vari altri fornitori della più corrotta delle filiali della Voce dell' America che gestisce Radio e TV Martí.

Secondo il comunicato stampa emesso "l'accusato Miranda é arrivato a ricevere fino al 50% di quanto TV Martí pagava al venditore''.

Miranda si trova in licenza amministrativa, senza stipendio, per decisione dell'Ufficio delle Trasmissioni verso Cuba (OCB).

L'ex programmatore della TV Invisibile, finanziata col denaro del contribuente nordamericano, si avvantaggia di una cauzione di 250000 dollari.

Secondo le prove raccolte dalla Procura, Perfect Image Film and Video Productions ha ricevuto, grazie a Miranda, circa 239000$ tra il 2001 ed il 2006.

L'investigazione è stata realizzata congiuntamente da R. Alexander Acosta, procuratore federale per il distretto giudiziale del Sud della Florida, Eloísa D. Fernández, suo assistente, Howard Krongard, ispettore generale del Dipartimento di Stato, e Jonathan I. Solomon, attuale Capo dell' FBI di Miami, che hanno portato il caso davanti al Gran Giurì.

La Giunta dei Governatori delle Trasmissioni (BBG), l'agenzia federale responsabile di tutte le trasmissioni internazionali, non militari, del Governo o sostenute dal Governo USA, sovrintende ed ha la responsabilità dell'OCB.

In caso di colpevolezza, Miranda rischia una sentenza di cinque anni di prigione. La sentenza sarà pronunciata il 18 aprile dal giudice Federico Moreno.

Il fatto che Miranda abbia ammesso la sua colpevolezza evita che abbia luogo un giudizio dove venga descritto ogni dettaglio dei meccanismi corrotti che il "Chema" gestiva in un'organizzazione famosa per le "bottiglie" con le quali si lubrificano vari amici del clan Bush e il trio di corrotti congressisti composti da Ileana Ros-Lehtinen e dai fratelli Lincoln e Mario Díaz-Balart.

Radio e TV Martí ha circa 150 impiegati con salari medi di 80000$ annuali oltre a circa 200 collaboratori — tra essi vari
giornalisti "soffici" della stampa locale, recentemente pubblicamente denunciati.

Le trasmissioni di radio e televisione provenienti dagli Stati Uniti sono appena stati dichiarate non solo illegali bensì inammissibili da
Fabio Leite, direttore dell'Ufficio delle Radiocomunicazioni dell'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT).